I disturbi alimentari delle donne in gravidanza

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L’anoressia, come la bulimia o il disturbo da alimentazione incontrollata, sono disturbi dell’alimentazione che compromettono sia lo stato di salute generale, sia i rapporti sociali. Questi disturbi alimentari sono più frequenti nelle donne adolescenti e nelle giovani adulte, ma persistono, a volte, anche durante la gravidanza.

La gravidanza è un periodo delicato per le donne: infatti, i disturbi del comportamento alimentare possono influenzare negativamente sia la gravidanza sia il post-partum, con conseguenze per la madre e il bambino. Vediamo di saperne di più.

E’ possibile che la gravidanza rappresenti una possibilità di recupero per una donna con disturbi alimentari?

In alcuni casi si, la gravidanza potrebbe essere un’opportunità di recupero, in quanto la futura mamma generalmente antepone l’interesse per la salute del bambino al proprio modello alimentare; per alcune donne tuttavia, la gravidanza rappresenta un periodo di particolare vulnerabilità, in cui si assiste non solo alla persistenza o alla recidiva dei sintomi , ma talvolta anche alla loro stessa insorgenza.

Cosa si intende per “pregoressia”?

Per “pregoressia” (dall’inglese pregorexia, un termine che nasce dall’unione delle parole pregnancy e anorexia, cioè gravidanza e anoressia) si intende il disturbo alimentare che affligge le donne incinte, coloro cioè che, per vari motivi, non vogliono aumentare di peso durante la gravidanza.

E’ un disturbo accettato dalla comunità scientifica?

Il disturbo non è citato nel DSM-5 (la bibbia degli psichiatri), e va considerato in modo simile all’ortoressia, cioè un disturbo alimentare che è stato frequentemente osservato nella clinica, ma che per il momento non rappresenta una diagnosi riconosciuta nella comunità scientifica.

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Perché molte donne sviluppano problemi alimentari in gravidanza?

Mettere su peso durante la gravidanza significa, per alcune donne, può significare perdere il controllo sul proprio corpo. Vedere l’immagine del proprio corpo trasformata durante la gravidanza non solo costituisce un duro attacco al proprio narcisismo, ma può essere molto doloroso perché tocca la parte più profonda della propria identità, quella cioè del controllo di sé.

E’ un comportamento pericoloso?

Si, perché potrebbe mettere a repentaglio la gravidanza provocando aborti, figli prematuri o con un peso molto basso alla nascita, oppure, una volta nato il bambino, potrebbero esserci dei casi in cui la madre non si riesce a rendere conto che il bambino ha bisogno di nutrirsi… In questo caso dunque il problema può spostarsi anche sul neonato.

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Come si osserva clinicamente un comportamento alimentare sbagliato in gravidanza?

I sintomi dei disturbi del comportamento alimentare possono essere difficili da individuare durante la gravidanza, poiché le donne possono attribuire i cambiamenti al normale processo di gravidanza. Tuttavia, alcuni segnali precoci possono essere l’ iperemesi gravidica, il mancato aumento di peso, il diabete gestazionale, l’eccessivo aumento di peso, la perdita di controllo di fronte al cibo, l’eccessivo ricorso al cibo fuori pasto l’ossessione per il calcolo delle calorie ingerite, il saltare i pasti, il mangiare da sole, così come un eccesso di attività fisica.

Per concludere

E’ importante che le donne con DCA in gravidanza ricevano un trattamento specializzato ed integrato per prevenire o gestire le possibili complicazioni, ma sarebbe anche opportuno che le donne, in generale, imparassero a conciliare le moderne esigenze dell’estetica con l’importanza della salute: sia riguardo ai loro corpi, sia a quelli dei loro bimbi: non è possibile pensare che qualche chilo in più, per un periodo così limitato, possa sconvolgere l’equilibrio di una persona e, se questo avviene, è necessario l’intervento di un terapeuta.

Dr. Giuliana Proietti