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Alfred Adler (1870-1937) è stato uno dei pionieri della psicologia, fondatore della psicologia individuale e collaboratore di Sigmund Freud. La sua opera ha esercitato un’influenza significativa sullo sviluppo della psicoterapia, enfatizzando l’importanza del contesto sociale e delle dinamiche interpersonali nel determinare la salute mentale. Le sue idee sono state fondamentali per lo sviluppo di approcci terapeutici successivi, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale e la psicologia umanistica. Conosciamolo meglio.
Primi Anni e Formazione
Alfred Adler nacque il 7 febbraio 1870 a Rudolfsheim, un sobborgo di Vienna, in Austria, in una famiglia ebraico ungherese di modesta condizione economica. Era il secondo di sette figli.
Il fratello minore di Alfred morì nel letto accanto a lui quando Alfred aveva solo tre anni, e per tutta la sua infanzia mantenne una rivalità con il suo fratello maggiore.
Questa rivalità fu stimolata dal fatto che Adler era convinto che sua madre preferisse suo fratello a lui. Nonostante il suo buon rapporto con il padre, ebbe molti sensi di inferiorità nel rapporto con sua madre e con il fratello maggiore
Alfred era un bambino attivo e uno studente medio, ma soffrì di rachitismo ed ebbe frequenti malattie, esperienze che influenzarono profondamente il suo interesse per la medicina e la psicologia.
Dopo aver completato gli studi secondari, Adler studiò medicina all’Università di Vienna, dove si laureò nel 1895. Inizialmente si specializzò in oftalmologia, ma presto si spostò verso la psichiatria e la neurologia, attratto dai complessi intrecci tra mente e corpo.
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Collaborazione con Freud e Fondazione della Psicologia Individuale
All’inizio della sua carriera, Adler scrisse un articolo in difesa della teoria di Freud dopo aver letto una delle opere più famose di Freud, L’interpretazione dei sogni.
Nel 1902, a causa del suo articolo di difesa, Adler ricevette un invito da Sigmund Freud a unirsi a un gruppo di discussione informale che includeva Rudolf Reitler e Wilhelm Stekel.
Il gruppo, la “Società del mercoledì” ( Mittwochsgesellschaft ), si riuniva regolarmente il mercoledì sera a casa di Freud e fu l’inizio del movimento psicoanalitico, che si estese, nel tempo, fino a includere molti più membri.
Ogni settimana un membro presentava un documento e dopo una breve pausa con caffè e dolci, il gruppo ne discuteva. I membri principali erano Otto Rank, Max Eitingon , Wilhelm Stekel , Karl Abraham, Hanns Sachs , Fritz Wittels , Max Graf e Sandor Ferenczi .
Nel 1902, Adler divenne presidente della Società Psicoanalitica di Vienna.
Nel 1908, Adler presentò il suo articolo, “L’istinto aggressivo nella vita e nella nevrosi”, in un momento in cui Freud credeva che lo sviluppo sessuale precoce fosse il determinante principale della formazione del carattere, cosa che Adler contestava. Adler propose che le pulsioni sessuali e aggressive fossero “due istinti originariamente separati che si fondono in seguito”. Freud all’epoca non era d’accordo con questa idea.
Sebbene fosse uno dei collaboratori più stretti di Freud, Adler continuò a sviluppare idee proprie che divergevano significativamente da quelle del maestro.
Nel 1911, Adler si distaccò da Freud e fondò la propria scuola di pensiero, che chiamò psicologia individuale. A differenza della psicoanalisi freudiana, che poneva un’enfasi centrale sull’inconscio e sulla sessualità, la psicologia individuale di Adler sottolineava l’importanza delle dinamiche sociali, del sentimento di inferiorità e del perseguimento di obiettivi personali come motori del comportamento umano.
Adler e Freud si frequentarono complessivamente 9 anni e non si videro mai dopo la separazione. Si detestavano reciprocamente. Anche dopo la morte di Adler, Freud mantenne la sua avversione per lui.
Conversando sull’argomento con un collega, ebbe a dire: “Non capisco la tua simpatia per Adler. Per un ragazzo ebreo di un sobborgo viennese, la morte ad Aberdeen è di per sé una carriera inaudita e una prova di quanto sia lontano da lui. Il mondo lo ha davvero ampiamente ricompensato per il suo aver contraddetto la psicoanalisi.”
Nel 1929 Adler mostrò a un giornalista del New York Herald una copia della cartolina sbiadita che Freud gli aveva inviato nel 1902. Voleva dimostrare che non era mai stato un discepolo di Freud, ma piuttosto che Freud lo aveva cercato per condividere le sue idee.
Società di Psicologia Individuale
Adler fondò la Società di Psicologia Individuale nel 1912, dopo la sua rottura con il movimento psicoanalitico. Il gruppo di Adler inizialmente comprendeva alcuni seguaci nietzscheani ortodossi (che credevano che le idee di Adler sul potere e sull’inferiorità fossero più vicine a Nietzsche che a quelle di Freud).
A parte la loro inimicizia, Adler mantenne per tutta la vita un’ammirazione per le idee di Freud sui sogni e gli attribuì il merito di aver creato un approccio scientifico al loro utilizzo clinico (Fiebert, 1997).
Tuttavia, anche per quanto riguarda l’interpretazione dei sogni, Adler aveva un suo approccio teorico e clinico.
Le principali differenze fra Adler e Freud
Le differenze principali tra Adler e Freud erano incentrate sulla tesi di Adler secondo cui la sfera sociale (esteriorità) è importante per la psicologia quanto lo è la sfera interna (interiorità).
Le dinamiche del potere e della compensazione si estendono oltre la sessualità, e il genere e la politica possono essere importanti quanto la libido.
Adler contrapponeva alla teoria freudiana della libido, quella della “protesta virile”, cioè la reazione compensatoria di alcuni individui, specialmente uomini, che cercano di affermare la propria superiorità e potere per mascherare sentimenti di inferiorità e insicurezza. Questo comportamento si manifesta, secondo Adler, attraverso un’esagerata ricerca di controllo e successo.
Inoltre, Freud non condivideva le convinzioni socialiste di Adler , che era sposato con una donna che frequentava molti marxisti russi, fra cui Leon Trotsky.
Principi Chiave della Psicologia Individuale
- Sentimento di Inferiorità e Complesso di Superiorità
Adler introdusse il concetto di “sentimento di inferiorità”, una condizione naturale dell’infanzia che può motivare l’individuo a migliorarsi e a raggiungere obiettivi. Tuttavia, se questo sentimento diventa opprimente, può portare a un complesso di inferiorità. Come reazione compensatoria, alcune persone sviluppano un complesso di superiorità, esibendo comportamenti arroganti e dominanti per mascherare le proprie insicurezze. Adler riteneva che ogni individuo fosse spinto da un desiderio di superare sentimenti di inferiorità e di raggiungere un senso di realizzazione personale, concetti fondamentali nella sua psicologia individuale, che poi vennero assorbiti dalla psicologia umanistica. - Interesse sociale. Un altro concetto fondamentale nella teoria di Adler è l'”interesse sociale” (Gemeinschaftsgefühl), che rappresenta la capacità dell’individuo di cooperare e contribuire al benessere della comunità. Adler credeva che un forte senso di appartenenza e partecipazione sociale fosse essenziale per la salute mentale.
- Stile di vita. Adler introdusse l’idea di “stile di vita” (Lebensstil), un insieme di abitudini, attitudini e strategie che l’individuo sviluppa per affrontare le sfide della vita. Questo stile di vita si forma nell’infanzia e influenza profondamente il comportamento e le scelte future.
Carriera
Dopo la Prima Guerra Mondiale, Adler divenne sempre più coinvolto nell’educazione e nella prevenzione dei problemi psicologici. Fondò numerose cliniche di consulenza per bambini a Vienna e si impegnò a promuovere l’educazione dei genitori e degli insegnanti.
Nel 1934, con l’ascesa del nazismo, Adler, di origini ebraiche, emigrò negli Stati Uniti, dove continuò a insegnare e a scrivere. Fu professore di psicologia clinica presso il Long Island College of Medicine.
Tra le sue opere più importanti vi sono “La prassi e la teoria della psicologia individuale” e “La scienza della vita”.
Morte
Adler morì probabilmente a causa di un infarto, durante una visita di tre settimane ad Aberdeen, nel 1937, dove stava tenendo un ciclo di conferenze. Fu cremato, ma del suo scrigno per molti anni non rimase traccia.
I suoi resti sono sempre stati, dimenticati, nel cimitero di Warriston, presso Edimburgo, e sono stati ritrovati solo dopo una ricerca condotta nel 2007.
Le sue ceneri ritrovate sono state ora nuovamente seppellite in Austria, in una tomba degna della personalità che accoglie, presso il cimitero centrale di Vienna.
Al ricevimento funebre erano presenti i rappresentanti della Società austriaca per la Psicologia Individuale, i membri dello Scottish Institute of Human Relations e della Società Psicoanalitica Britannica.
Dr. Giuliana Proietti,
Dr. Giuliana Proietti - Videopresentazione
Fonte
Lost ashes of Alfred Adler return to Vienna, BBC News
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
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