Thomas Mann sulla psicoanalisi
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Thomas Mann, celebre scrittore tedesco del XX secolo, ebbe un rapporto profondo con la psicoanalisi, soprattutto per la sua ammirazione e il suo interesse nei confronti delle teorie di Sigmund Freud.
La sua attrazione verso questo campo nasceva anche dal fatto che la psicoanalisi era al centro del dibattito intellettuale dell’epoca, influenzando arte, letteratura e filosofia.
Mann non fu uno psicoanalista in senso stretto, ma era sicuramente affascinato dal modo in cui Freud esplorava l’inconscio, i sogni e la natura dell’identità umana.
Nelle sue opere, troviamo molti riferimenti alle teorie freudiane, non tanto come una ripetizione didattica delle idee di Freud, ma piuttosto come un’elaborazione letteraria di temi come la repressione, il conflitto tra pulsioni e cultura, e il senso di colpa.
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Il rapporto di Mann con la psicoanalisi può essere colto in alcune delle sue opere più note, come La montagna incantata (1924) e Morte a Venezia (1912).
In queste opere, Mann esplora la fragilità psicologica dei suoi protagonisti, il desiderio e la morte, e il modo in cui l’inconscio può influenzare il comportamento umano.
Il legame tra Thomas Mann e la psicoanalisi è anche biografico. Infatti, Mann intrattenne una lunga corrispondenza con Sigmund Freud, dimostrando la sua attenzione e rispetto per il lavoro dello psicoanalista viennese.
Per l’ottantesimo compleanno di Freud, Thomas Mann scrisse in suo onore delle parole che potremmo usare ancora oggi e che per questo riproponiamo:
”… Anche se il futuro riplasmerà o modificherà questo o quel risultato delle sue ricerche, mai più potranno essere messi a tacere gli interrogativi che Sigmund Freud ha posto all’umanità; le sue scoperte scientifiche non si possono né negare, né occultare.
I concetti che egli ha formulato, le parole che egli ha scelto per esprimerli, sono già entrati con naturalezza nella lingua vivente.
In tutti i campi delle scienze e dello spirito, nelle indagini sulla letteratura e sull’arte, nella storia delle religioni e nello studio della preistoria, nella mitologia, nel folklore e nella pedagogia, e non da ultimo nella stessa creazione poetica, la sua opera ha lasciato un’impronta profonda, e siamo certi che, se mai alcuna impresa della nostra specie umana rimarrà indimenticabile, questa sarà proprio l’impresa di Sigmund Freud, che ha penetrato le profondità dell’animo umano.
Noi tutti non potremmo neppure immaginare il nostro mondo spirituale senza la coraggiosa opera che Freud ha svolto nell’arco della sua esistenza”.
Tratto da Silvia Vegetti Finzi, Storia della psicoanalisi, Mondadori
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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