Studio sull’efficacia degli interventi di psicologia positiva online
PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA ONLINE
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ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Abbiamo già pubblicato la parte introduttiva di uno studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research il 25-06-2012, che illustra alcune tecniche di psicologia positiva e la possibilità di utilizzarle in Rete. Questa seconda parte è invece relativa alla ricerca vera e propria, che si è proposta di studiare le modalità ottimali per coniugare tecniche di psicologia positiva e loro offerta in Rete.
ABSTRACT
Background: Il recente sviluppo della psicologia positiva ha portato ad una proliferazione di esercizi per migliorare i pensieri positivi, i comportamenti e le emozioni. Precedenti studi hanno mostrato che questi esercizi rappresentano un promettente approccio per la riduzione dei sintomi depressivi. Questa ricerca ha esaminato l’accettabilità di diversi programmi che contengono questo tipo di esercizi, attraverso la loro diffusione online.
Obiettivo: Lo scopo di questo studio era di valutare quali metodi di diffusione potevano aumentare l’accettabilità e l’efficacia degli esercizi di psicologia positiva. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati messi a confronto pacchetti di esercizi di psicologia positiva composti di 2, 4, o 6 esercizi.
Metodi: I partecipanti allo studio sono stati selezionati tra gli utenti che cercavano consigli di self-help in un motore di ricerca online. Tutti i partecipanti consenzienti sono stati divisi in modo casuale per ricevere 2, 4, o 6 esercizi di psicologia positiva (o le sole valutazioni) per un periodo di 6 settimane. Questi esercizi traggono spunto da sedute di gruppo di psicoterapia positiva. I partecipanti dovevano visitare un sito che distribuiva in automatico consigli di self-help, inviava promemoria via email, e prevedeva uno spazio per le valutazioni di follow-up. Dopo ogni esercizio, i partecipanti dovevano valutare il loro gradimento dell’esercizio, specificando quanto spesso avevano usato ogni tecnica e misurarne gli esiti.
Risultati: In totale, 1364 persone hanno dato il loro consenso alla partecipazione. I tassi di abbandono per i gruppi di 2, 4 e 6 esercizi sono stati molto simili. Rispettivamente: 55,5% (181/326), 55,8% (203/364), e 52,7% (168/319) , ma tutti sono stati significativamente maggiori del tasso di logoramento del 42,5% (151/355) ottenuto nella condizione di controllo (χ23 = 16,40, P). I partecipanti che hanno ricevuto 6 esercizi hanno avuto maggiori probabilità di chi aveva ricevuto 4 esercizi di utilizzare sia il terzo esercizio (F1, 312 = 5.61, P = .02) che il quarto (F1, 313 = 6.03, P = .02). Per 5 dei 6 esercizi, il gradimento era legato ad un uso continuato dell’ esercizio a 6 settimane di follow-up (r = 0,12-0,39). Tutte le condizioni hanno prodotto una significativa riduzione dei sintomi depressivi (F1, 656 = 94,71, P < .001);
Conclusione: L’aumento del numero degli esercizi presentati ai partecipanti ha aumentato l’uso delle tecniche, ma non la diminuzione dei sintomi. I partecipanti possono essere più propensi a usare queste tecniche quando esse vengono loro presentate con una varietà di opzioni. Aumentare il numero degli esercizi forniti ai partecipanti produce un effetto curvilineo dove coloro che avevano 2 o 4 esercizi da svolgere hanno riportato una maggiore diminuzione dei sintomi depressivi, rispetto ai partecipanti che avevano 6 esercizi da svolgere, o al gruppo di controllo. Anche se la ricerca si occupa generalmente di un singolo esercizio per cercare di misurarne gli effetti, lo studio della variabilità nella diffusione potrebbe produrre importanti risultati .
Una Conferenza sulla Paura
Studio
Finora, sono stati presentati alcuni approcci di psicologia positiva e due limiti importanti di questi approcci: di fattibilità (la maggior parte degli interventi sono gestiti in prima persona, spesso da un terapeuta) e di durata (la maggior parte degli interventi sono costituiti da un singolo esercizio). L’obiettivo di questo studio è quello di affrontare entrambi questi problemi, offrendo un intervento basato sul Web della durata di 2-6 settimane. L’obiettivo dei ricercatori era quello di esaminare sistematicamente gli effetti degli interventi di maggiore durata per valutarne l’efficacia, ma anche di acquisire i dati di base sulla usabilità e l’accettabilità di un intervento online di psicologia positiva, che offra più di un singolo esercizio.
L’attuale studio ha adeguato un gruppo di esercizi di PPT (terapia di psicologia positiva) in ambiente on-line, al fine di indagare su questi obiettivi. Come detto in precedenza, una meta-analisi degli attuali interventi positivi ha dimostrato che interventi di maggiore durata e gruppi di esercizi con diverse tecniche di solito indicano effetti maggiori. Questo esperimento online sugli interventi di psicologia positiva è stato progettato per indagare su questi punti, mettendo a confronto gruppi di 2, 4, o 6 esercizi, con un gruppo di controllo che doveva esprimere solo delle valutazioni, per quanto riguarda l’utilizzo delle tecniche (attrito e self-report) e la loro efficacia (se diminuiscono i sintomi depressivi). Gli esercizi sono stati i seguenti:
Nome dell’esercizio* | Descrizione dell’esercizio | Supporto empirico (autori, anno di pubblicazione) |
Active-constructive responding | I partecipanti imparano a rispondere positivamente alle buone notizie condividendole con altri, allungando la conversazione e aiutando l’altro a rivivere l’esperienza. | Gable et al, 2004 |
Gratitude visit | I partecipanti scrivono una lettera di gratitudine e la leggono ad alta voce al destinatario. | Seligman et al, 2005; Seligman et al, 2006 |
Life summary | I partecipanti scrivono un sommario della propria vita, così come vorrebbero fosse trasmessa ai posteri. | Seligman et al, 2005; Seligman et al, 2006 |
Three good things | I partecipanti devono identificare tre cose buone che sono andate bene ogni giorno e il perché. Queste tre cose vengono riportate nel “diario della gratitudine”. | Emmons and McCullough, 2003 ; Seligman et al, 2005 |
Savoring | I partecipanti devono prendersi del tempo e concentrarsi ogni giorno su un aspetto positivo della loro vita, 2 o 3 volte al giorno. | Seligman et al, 2006 |
Strengths | I partecipanti devono individuare i loro punti di forza e imparare ad utilizzare uno dei primi cinque ogni giorno. | Seligman et al, 2005; Seligman et al, 2006 |
* Il nome dell’esercizio è stato lasciato in inglese per permettere un più facile confronto con altri studi similari.
E’ stato postulato che, come accade nelle sedute di PPT, la somministrazione online di questi esercizi porti a riduzioni significativamente maggiori dei sintomi depressivi. Inoltre, in linea con i risultati della meta-analisi sugli interventi positivi, i ricercatori hanno previsto che i partecipanti che ricevono più esercizi, conseguano poi maggiori benefici.
Metodi
Reclutamento
I partecipanti sono stati reclutati attraverso un portale di ricerca associato al Positive Psychology Center e al libro Authentic Happiness di Seligman presso la University of Pennsylvania. Un link sui siti web e www.authentichappiness.org www.ppresearch.sas.upenn.edu invitava le persone interessate a partecipare a uno studio di ricerca su esercizi di psicologia positiva.
Studio delle modalità
Questi siti hanno offerto ai partecipanti diverse opportunità di valutazione e di ricerca. Dal sito iniziale, gli individui potevano ricevere feedback su questionari di valutazione che riguardavano: emozioni, impegno, significato e soddisfazione nella vita. A coloro che avevano cliccato sul link per lo studio sugli esercizi di psicologia positiva è stato detto che sarebbero stati assegnati a caso a al gruppo che riceveva 2, 4 o 6 esercizi di psicologia positiva o al gruppo di controllo che doveva solo occuparsi di valutazione delle proprie condizioni per un periodo di 6 settimane e che avrebbero dovuto tornare sul sito ogni settimana per completare le misure di valutazione. I partecipanti hanno sottoscritto il consenso online, dopo aver letto un consenso informato, attraverso la firma elettronica.
Dopo aver completato i questionari che valutavano i dati demografici di base così come i disturbi dell’umore o depressivi, i partecipanti sono stati assegnati in modo casuale ad uno dei quattro gruppi. Quelli assegnati ad una delle tre condizioni di trattamento hanno ricevuto istruzioni per il primo esercizio di psicologia positiva e sono stati invitati a praticare anche esercizio fisico nel corso della settimana seguente. Gli esercizi sono stati forniti nel seguente ordine fisso: three good things, strengths, gratitude visit, savoring, active-constructive responding, life summary. I partecipanti al gruppo di 2 esercizi, ad esempio, hanno ricevuto i primi due esercizi in questa sequenza ( three good things, strengths) e sono stati incoraggiati ad utilizzare questi esercizi nelle settimane successive per poi tornare sul sito e completare le valutazioni di follow-up. I partecipanti del gruppo di controllo ricevevano semplicemente il messaggio di tornare la settimana successiva, per completare ulteriori valutazioni. I partecipanti di tutti i gruppi hanno ricevuto dei promemoria via email ogni settimana per tornare al sito e completare le valutazioni settimanali. Dopo il completamento di queste misure, i partecipanti hanno ricevuto l’esercizio successivo nella sequenza indicata (fino all’esaurimento del numero di esercizi loro destinati).
Relazione fra sesso e cibo
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Misure
I partecipanti hanno fornito i loro dati anagrafici, per quanto riguarda: età, sesso, etnia, stato civile, livello di istruzione, reddito e regione (prime tre cifre del proprio codice di avviamento postale). I partecipanti hanno inoltre risposto alle domande riguardanti la storia delle loro malattie psichiatriche e il trattamento ricevuto. Durante la valutazione di base e ad in ogni settimana di follow-up, i partecipanti hanno completato il Center for Epidemiological Studies-Depression Scale (CES-D), un questionario di auto-valutazione composto di 20 items, progettato per misurare l’attuale livello di sintomi depressivi. Il CES-D contiene elementi per valutare i sintomi negativi come umore depresso (per esempio, “Mi sono sentito depresso”) e disturbi dell’appetito (ad esempio, “Non ho voglia di mangiare, il mio appetito è scarso”), così come sintomi positivi (ad esempio, “Mi sento ottimista riguardo al futuro”), che sono speculari a quelli dei sintomi depressivi.
Analisi dei dati
Al fine di indagare le ipotesi di questo studio, sono state condotte prove di confronto chi-quadro per i tassi di abbandono nelle quattro condizioni. Date le elevate percentuali del tasso di logoramento indicate negli studi su Internet, sono state condotte analisi dei completers, ovvero dei dati forniti dai partecipanti nel pre-test e post-test. Sono state utilizzate ripetute analisi della covarianza dei completers per valutare i cambiamenti, nel corso delle 6 settimane, dei sintomi depressivi, nelle 4 condizioni, tenendo sotto controllo i livelli di base dei sintomi.
Risultati
Campione
Hanno partecipato tutti coloro che hanno visitato il sito e acconsentito di partecipare allo studio nel corso di un periodo di 20 mesi da febbraio 2007 al novembre 2008. I partecipanti erano prevalentemente donne (1038/1364, 76,1%) e di mezza età con una età media di 42,38 anni (DS 12,08). La maggior parte dei partecipanti viveva negli Stati Uniti (743/1364, 54,5%), anche se molti partecipanti provenivano da altri Paesi (621/1364, 45,5%). La maggior parte dei partecipanti erano sposati (602/1364, 44,1%), mentre il 35,0% (477/1364) ha riferito di non essere mai stato sposato, e i restanti 20,9% (285/1364) erano separati, divorziati o vedovi. Si tratta di un campione con un alto livello di istruzione, con il 77,2% (1053/1364) dei partecipanti che dichiarano di aver ricevuto un diploma di laurea o superiore. Il reddito era generalmente elevato: il 24,7% (337/1364) ha riportato un guadagno di oltre 99.000 dollari, e solo l’11,7% (160/1364) ha riferito di guadagnare meno di 20.000 dollari.
Logoramento
Tra i 1364 partecipanti che hanno acconsentito a partecipare, 1140 (83,6%), 966 (70,8%), 851 (62,4%), 770 (56,4%), 705 (51,7%), e 661 (48,4%) hanno completato le valutazioni ogni settimana, dalla prima settimana alla sesta, rispettivamente. Alla fine del periodo di 6 settimane di valutazione,il tasso di lorogramento nelle condizioni di trattamento attivo erano simili: 55,5% (181/326) per 2 esercizi, 55,8% (203/364) per 4 esercizi, e 52,7% ( 168/319) per 6 esercizi, ma tutti erano significativamente maggiori del tasso di abbandono del 42,5% (151/355) per la condizione di controllo (χ23 = 16,40, P <.001).
Messa in pratica degli Esercizi
La compliance (cioè la messa in pratica dell’esercizio) è stata valutata per ciascun esercizio alla prima settimana e nelle valutazioni successive. Non ci sono state differenze significative tra i 6 esercizi sull’uso della tecnica. Gli individui che avevano 6 esercizi hanno avuto maggiori probabilità rispetto al gruppo dei 4 esercizi, di utilizzare il terzo esercizio (F1, 312 = 5.61, P = .02) e il quarto (F1, 313 = 6.03, P = .02) . Alla fine delle 6 settimane, le tre condizioni attive differivano significativamente nel numero dei giorni in cui le tecniche erano state usate (F2, 358 = 33,84, P <0,001). Per il gruppo dei 2 esercizi, la media di utilizzo è stata di 6,1 giorni (DS 3,56), per il gruppo dei 4 esercizi, la media di utilizzo è stata di 7.94 giorni (DS 4,77) e per il gruppo dei 6 esercizi la media di utilizzo è stata di 12,1 giorni (DS 7,36 ). Per 5 dei 6 esercizi (tutti e 6 ad eccezione del riassunto vita), il beneficio era legato ad un uso continuato dell’esercizio alla sesta settimana di follow-up (r = 0,12-0,39, P <0,05) .
Efficacia degli esercizi
Per analizzare l’efficacia del pacchetto di interventi, è stata condotta ripetutamente un’analisi della covarianza sulle valutazioni dei sintomi depressivi. I punteggi medi di CES-D sono stati coerenti con sintomi depressivi di intensità lieve-moderata (media 16,93, DS 12,64). Non vi erano differenze significative tra i gruppi sui livelli di base dei sintomi depressivi: le medie erano rispettivamente di 16,22, 15,95 e 18,10 per i partecipanti dei gruppi 2-4-6 esercizi, mentre la media per la condizione di controllo è stata di 17,49. Un effetto principale significativo del tempo (F1, 656 = 94,71, P <.001) dimostra che i livelli di depressione sono scesi nel corso del tempo in tutte le condizioni. Inoltre, una condizione significativa di interazione nel tempo (F3, 656 = 4.77, P = 0,003) indica che queste diminuzioni differivano tra le varie condizioni. Il test Post-hoc Tukey HSD (differenza onestamente significativa) è stato utilizzato per analizzare le differenze tra le quattro condizioni. Queste analisi hanno mostrato che alla fine del periodo di intervento, i partecipanti sia nella condizione di esercizio di 2 e di 4 esercizi hanno riferito sintomi depressivi significativamente minori rispetto a quelli indicati dalle persone che facevano parte del gruppo di 6 esercizi, numericamente (ma non significativamente) inferiori a coloro che partecipavano alla condizione di controllo. I sintomi depressivi riportati dai partecipanti nelle 6 condizioni di esercizio non differiscono significativamente da quelli riportati dai partecipanti nella condizione di controllo.
Da ulteriori analisi statistiche effettuate è emerso che il numero dei giorni di impegno non aveva correlazioni con i cambiamenti nel livello dei sintomi depressivi.
Dr. Giuliana Proietti - Videopresentazione
Discussione
I risultati di questo studio hanno evidenziato delle considerazioni in merito alla possibilità di fornire contenuti aggiuntivi per i partecipanti a gruppi di intervento online di psicologia positiva. In primo luogo, aumentare la quantità e la varietà dei contenuti non ha portato a differenze nei tassi di abbandono. I partecipanti delle condizioni di esercizio 2-4-6 hanno abbandonato più o meno allo stesso ritmo. In secondo luogo, ricevere più esercizi ha prodotto un maggiore utilizzo di questi esercizi. I partecipanti che hanno ricevuto 6 esercizi in totale hanno riportato un maggiore ricorso alla visita di gratitudine e agli esercizi del savoring rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto solo 4 esercizi. Inoltre, i partecipanti alla condizione dei 6 esercizi ha riferito un tempo maggiore per eseguire tutte le tecniche, nel follow-up. I partecipanti alla condizione dei 6 esercizha riferito una riduzione dei sintomi depressivi dopo aver completato gli interventi, tuttavia, essi non hanno mostrato differenze nella riduzione dei sintomi depressivi rispetto al gruppo di controllo. I partecipanti che hanno ricevuto 2 o 4 esercizi, invece, hanno mostrato riduzioni significative rispetto ai partecipanti al gruppo di controllo e al gruppo della condizione 6 esercizi. Questo suggerisce una relazione curvilinea tale che alcuni esercizi sono meglio di niente, ma che ai 6 esercizi è associato un minor numero di benefici.
L’obiettivo principale di questo studio era quello di tradurre un pacchetto precedentemente convalidato di esercizi di psicologia positiva per la loro diffusione online. Infatti, in questo studio, i partecipanti che, in media, sperimentavano sintomi depressivi di livello medio-moderato, hanno sperimentato una riduzione dei sintomi depressivi. Un ulteriore scopo di questo studio era di valutare un relazione cura-risposta per determinare se la ricezione di più elementi nell’intervento portasse a differenze di aderenza o efficacia. Aumentare il contenuto di esercizi consegnato ai partecipanti non riduce i tassi di follow-up e corrisponde ad un aumento dei tassi riportati di utilizzo delle strategie insegnate attraverso l’intervento. Questo risultato potrebbe essere dovuto al fatto che, aumentando il numero di scelte prestabilite, aumenterà la probabilità di chi troverà un esercizio (o diversi esercizi) una buona soluzione, e quindi continui ad utilizzare la tecnica.
Nonostante altre ricerche abbiano dimostrato una relazione tra aderenza all’intervento e efficacia, questo studio ha scoperto che i partecipanti che hanno ricevuto meno contenuti hanno effettivamente realizzato benefici maggiori rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto maggiori contenuti. Questo non supporta l’ ipotesi iniziale che la fornitura di ulteriori esercizi porti a maggiori vantaggi. Invece, i risultati dimostrano un rapporto più complesso tra la quantità di contenuto consegnato e l’efficacia del gruppo di tecniche. E’ possibile che, aumentando la diversità degli esercizi si porti i partecipanti a suddividere il loro tempo tra le varie tecniche non concentrandosi su una di esse abbastanza a lungo, tanto da trarre da essa un vantaggio sostanziale.
Questa scoperta, se replicata, fornisce il suggerimento più costruttivo per coloro che sono interessati alla creazione e diffusione di interventi basati su Internet: non sopraffare i partecipanti. Ricerche condotte in passato sugli interventi di psicologia positiva hanno scoperto che la varietà è un moderatore importante nei benefici dati dalle tecniche di intervento e che alcuni di essi sono più efficaci di una singola tecnica. In uno di questi studi, i partecipanti che erano stati autorizzati a variare degli atti di gentilezza in un elenco specificato in precedenza, in un periodo di 10 settimane, hanno ricevuto maggiori vantaggi in termini di felicità rispetto ai partecipanti cui era stato richiesto di ripetere gli stessi atti di gentilezza ogni settimana. Coerentemente con i risultati dello studio attuale, tuttavia, i partecipanti che erano stati autorizzati alla completa libertà di creare nuovi atti ogni settimana, in realtà hanno avuto peggiori risultati rispetto a coloro che potevano variare gli atti, ma secondo un elenco stabilito in precedenza.
Questi risultati nel loro insieme indicano che l’aumento dei contenuti potrebbe fornire ulteriori competenze e strumenti ai partecipanti, ma fino ad un certo punto. Ma dopo questo punto, i partecipanti potrebbero non sapere quali strumenti utilizzare e potrebbero essere sopraffatti dal numero di scelte offerte loro. Infatti, la vasta letteratura sulla scelta suggerisce che, sebbene più opzioni siano un fattore positivo, il rapporto tra la scelta e la felicità umana è curvilinea e troppe opzioni in realtà portano con sé vari fattori psicologici ed economici (diminuzione della qualità, rimorso, ruminazione, etc) che diminuiscono il benessere psicologico. Anche se il rapporto ottimale quantità-qualità è ancora un discorso aperto alla considerazione empirica, sembra si possa dire che meno esercizi sono, meglio è.
Limiti dello studio
Come per altri studi basati su Internet, i partecipanti a questa ricerca erano soprattutto di sesso femminile, molto benestanti e di ottimo livello culturale. Anche se questo studio era potenzialmente aperto a partecipanti di tutto il mondo che visitavano il sito web, il campione realizzato non è rappresentativo della popolazione mondiale. In parte, questo potrebbe essere dovuto alla procedura di reclutamento, che è stata pubblicizzata attraverso un sito web associato ad un libro popolare di psicologia positiva e al Centro di Psicologia Positiva della Pennsylvania. La ricerca futura su questi interventi dovrebbe adottare procedure di reclutamento alternative, per attirare persone verso lo studio piuttosto che fare affidamento sul flusso dei visitatori alle risorse esistenti. Un’altra limitazione è che, anche se questo studio ha sperimentalmente manipolato la quantità di contenuti offerta ai partecipanti, i contenuti sono stati presentati attraverso un sistema automatizzato, e quindi i ricercatori non possono essere sicuri che i partecipanti abbiano effettivamente letto e compreso le istruzioni. Inoltre, le istruzioni sono state consegnate gradualmente nelle settimane, e ai partecipanti è stato chiesto di utilizzare una sola attività alla settimana, anche se nel mondo reale, i partecipanti hanno più probabilità di ricevere diverse attività possibili in una sola volta e di usarle poi a proprio piacimento. Sarebbe dunque ujtile approfondire la questione della qualità e della quantità degli interventi in un formato in cui i partecipanti possano accedere anche a contenuti aggiuntivi.
Una Conferenza su Edward Bernays e l'invenzione della Propaganda
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Nel complesso, questo studio fornisce un ulteriore esempio della flessibilità e dell’adattabilità degli interventi di psicologia positiva. La maggior parte della ricerca esistente in materia sugli interventi basati su Internet ha valutato soprattutto le tecniche di base cognitivo-comportamentali; i lavori futuri dovrebbero continuare ad integrare altre strategie convalidate per promuovere il benessere psicologico. La scienza degli interventi su Internet può essere migliorata attraverso l’uso di varie opzioni e varie strategie per promuovere il benessere in tutto il mondo.
Ringraziamenti
Stephen Schueller lavora presso il Dipartimento di Psichiatria, University of California, San Francisco. Parchi Acacia lavora presso l’Hiram College. Questo studio è stato completato presso il Centro di Psicologia Positiva della University of Pennsylvania. Gli autori sono particolarmente grati a Marty Seligman per il suo sostegno e la guida mel completare questa ricerca. Altri riconoscimenti vanno a Patty Newbold e Peter Schulman per gli aspetti tecnici dell’intervento in Rete e a Ricardo Muñoz per gli utili commenti su una prima versione dello studio.
Traduzione, Sintesi ed Adattamento: Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti
Fonte:
Schueller SM, Parks AC
Disseminating Self-Help: Positive Psychology Exercises in an Online Trial
J Med Internet Res 2012;14(3):e63
URL: http://www.jmir.org/2012/3/e63/
doi: 10.2196/jmir.1850
PMID: 22732765
Nel citare questa fonte specificare che è tratta da www.psicolinea.it (traduzione, sintesi ed adattamento Dr. Giuliana Proietti)
Per la bibliografia si rimanda all’articolo originale
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE
La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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