Studiare la felicità
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Studiare la felicità significa concentrarsi sugli effetti positivi e negativi del benessere, della qualità e del livello di soddisfazione della vita. Il campo di studi è cresciuto enormemente negli ultimi decenni.
Secondo lo psicologo Martin Seligman, che ha dedicato la sua vita professionale allo studio della felicità e della psicologia positiva, gli esseri umani mostrano di essere più felici quando sperimentano la sensazione di piacere (cibi gustosi, bagni caldi, ecc.), quando si sentono assorbiti in una attività stimolante, quando hanno relazioni sociali soddisfacenti, quando danno un significato alla propria vita e si sentono realizzati, avendo raggiunto obiettivi tangibili.
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Alcuni studi hanno preso in esame il rapporto fra religione e felicità. Le relazioni causali fra le due cose rimangono poco chiare, ma si è osservato che le persone religiose sono più felici. Questa correlazione può essere il risultato dell’appartenenza ad una comunità e non necessariamente dovuta alla fede stessa. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di avere a che fare con dei rituali (es. preghiera), che sono tranquillizzanti. (Frontiers in Evolutionary Neuroscience, 2009).
Sonja Lyubomirsky è uno dei ricercatori americani più famosi sulla felicità. Ha scritto il bestseller internazionale (Sonja Lyubomirsky, The How of Happiness, 2007) Secondo questa autrice, circa il 50% del livello di felicità di un dato essere umano è determinato geneticamente. Circa il 10% della sua felicità è influenzato da condizioni di vita esterne, ma ben il 40% della sua felicità può essere influenzato dalla sua mente.
Secondo la Lyubomirsky, il segreto della felicità duratura è rivolgere la propria attenzione principalmente a quel 40% che è sotto il proprio controllo e mantenere costantemente un buon livello di felicità interiore. Come fare? Evitare pensieri negativi e incoraggiare i pensieri positivi, mantenere le proprie relazioni sociali e dedicarsi ad attività positive. Molti studi dimostrano gli effetti positivi della meditazione sulla felicità.
L’aspetto principale per questa autrice è la gratitudine. Dobbiamo concentrarci sugli aspetti positivi della nostra vita ed essere grati. Dovremmo vivere secondo principi come ottimismo, gioia, disponibilità, perdono, buone relazioni sociali, attività positive, se vogliamo ottenere una vita felice e appagante.
Richard Layard (nato nel 1934) è un economista britannico. È stato fondatore e direttore negli anni novanta del Center for Economic Performance della London School of Economics. Sostiene che le persone in Occidente potrebbero vivere una vita più felice, se invece di concentrarsi sulla crescita della ricchezza esteriore, si concentrassero sulla crescita della felicità interiore.
Al momento, l’egoismo sfrenato distrugge la crescita della felicità. Le persone in Occidente, secondo questo autore, hanno bisogno di una nuova filosofia di vita per la ricerca della felicità. L’obiettivo dovrebbe essere la felicità di tutti (Richard Layard, Happiness, Lessons from a New Science).
Richard Layard ha dichiarato: “Sebbene le persone in Occidente siano diventate più ricche, non sono diventate più felici. (…) Gli studi dimostrano che le persone non sono più felici oggi di 50 anni fa. E questo nonostante il fatto che il il reddito medio in questo periodo sia più che raddoppiato. ” Al contrario, le persone più si arricchiscono esternamente e più sono infelici. La probabilità di soffrire di una depressione clinica è ora dieci volte più grande di un secolo fa (Sonja Lyubomirsky)
In qualsiasi articolo sulla felicità non può essere evitata la citazione dello stato del Bhutan, un piccolo paese senza sbocco sul mare nell’Asia meridionale, situato all’estremità orientale dell’Himalaya e delimitato a sud, ad est e ovest dalla Repubblica dell’India e a nord dalla Repubblica popolare cinese. La felicità nazionale lorda (GNH) è un concetto introdotto in questo Paese dal re, nel 1972, come alternativa al prodotto interno lordo. Sebbene il il concetto di GNH rifletta le sue origini buddiste, si basa sulla ricerca empirica della felicità, sulla psicologia positiva e il benessere. La filosofia della felicità del Bhutan si basa su quattro pilastri: un ambiente sano, una buona economia, un governo democratico e l’ancoraggio a una religione / cultura positiva.
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I risultati di anni di ricerca sulla felicità possono essere riassunti in dieci punti:
1. Essere capaci di organizzare le proprie attività per ottenere dei risultati (essere proattivi)
Le persone felici hanno obiettivi da raggiungere. Le persone proattive sono più soddisfatte del 15% rispetto alle persone più passive. Il ricercatore sulla felicità Ed Diener spiega: “le persone felici si prefiggono continuamente obiettivi da raggiungere”.
2. Essere fisicamente attivi
Una regolare attività fisica mantiene il corpo sano e rende felice lo spirito. Le passeggiate quotidiane aumentano il livello di felicità del 12%. David Niven afferma che “le persone che restano in forma attraverso lo sport sono più sane, più positive e hanno più successo”.
3. Fare del bene
Coloro che fanno regolarmente cose buone per gli altri sono più felici del 24% rispetto alle persone che vivono solo per se stesse. John A. Schindler ha scritto: “Diventa una persona generosa. Coloro che danno sono più felici di coloro che prendono e basta. Coloro che danno agli altri scoprono la bellezza del mondo. ”
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4. Riposo e relax
Il punto centrale di una vita sana e felice è trovare l’equilibrio tra riposo e attività. Oltre al lavoro, all’attività fisica e al tempo trascorso con gli altri,
dobbiamo pensare anche al tempo per riposarci e rilassarci. Dobbiamo dormire abbastanza. La ricerca scientifica mostra che le persone rilassate pensano in modo maggiormente positivo e sono più felici. Ogni ora di sonno persa riduce la positività che si può sperimentare durante il giorno. E’ dunque importante organizzare la propria vita in modo intelligente, per facilitare la felicità e trovare il modo personale per raggiungere l’equilibrio interiore.
5. Pensiero positivo
Chi pensa in modo positivo raddoppia la possibilità di realizzare la felicità. Coloro che desiderano essere felici dovrebbero pensare in modo positivo. La vita dovrebbe essere basata su un desiderio di saggezza, amore, pace, consapevolezza e gioia nella vita. Nei momenti tristi ci si potrebbe ad esempio chiedere: “come posso passare la giornata in modo positivo?”
6. Evitare la TV
Ogni ora di televisione riduce la qualità generale della vita del 5%“. La TV orienta le persone ad interessarsi di cose superficiali e ad una felicità superficiale. Aumenta il desiderio, aumenta l’aggressività e crea dolore. Coloro che vorrebbero crescere in termini di felicità, dovrebbero smettere di guardare la TV. (David Niven: Die 100 Geheimnisse glücklicher Menschen. München 2000, Seite 32 f.)
Per non rinunciare completamente alla Tv si possono mettere in pratica alcune regole: a) scegliere attentamente i programmi. Evitare i film negativi. b) Ridurre il tempo davanti alla TV. I bambini dovrebbero guardare al massimo un’ora al giorno di televisione. c) Dopo aver visto la TV, si dovrebbe praticare qualche forma di esercizio spirituale (come yoga, meditazione, camminare, leggere, contemplare il significato della vita).
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7. Amicizie positive
Costruirsi una cerchia di amicizie positive. Le donne che parlano con altre persone si è visto che riducono le preoccupazioni del 55%. Le donne colpite dal cancro che si incontrano con un gruppo una volta alla settimana aumentano le loro possibilità di sopravvivenza di due volte rispetto alle persone più solitarie. Nel mondo occidentale, c’è una forte tendenza all’isolamento. Ci sono molte persone sole. Le persone che hanno una buona cerchia di amici sono più felici. Dovremmo prenderci cura delle nostre amicizie e praticare attività positive con loro.
8. Facilitare la gioia
Coloro che riescono a trovare piccoli elementi di gioia nella loro vita possono aumentare il livello di felicità del 20%. A volte la gioia non si trova nelle cose materiali, ma nei pensieri positivi, nei bei ricordi, nelle buone letture.
9. Umorismo
Le persone con un buon senso dell’umorismo aumentano la loro felicità del 33%. Dobbiamo promuovere il nostro senso dell’umorismo e imparare a non prendere le cose esageratamente sul serio. Dovremmo imparare a ridere di noi stessi. Coloro che sono in grado di farlo, possono vivere in modo più soddisfacente. È consigliabile vedere film allegri, leggere libri divertenti e frequentare persone spiritose.
10. Fiducia in se stessi
Le persone felici credono in se stesse. Credono nei loro obiettivi, nella loro saggezza e nelle loro possibilità. I seguaci della felicità interiore sono alla continua ricerca di saggezza, autodisciplina e fiducia in se stessi per evitare di essere guidati dal materialismo e dall’incertezza.
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)
mail: g.proietti@psicolinea.it
Visita anche:
www.giulianaproietti.it