STEM: Stereotipi sessisti e lo studio della matematica
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Le ragazze che si avvicinano alle discipline STEM spesso affrontano pregiudizi sessisti che possono scoraggiarle dal perseguire carriere in questi campi. Stereotipi di genere, mancanza di modelli di riferimento femminili e un ambiente educativo poco inclusivo contribuiscono a creare barriere significative, limitando il potenziale delle giovani donne e perpetuando il divario di genere nelle professioni scientifiche e tecnologiche.
Le ragazze di oggi studiano la matematica e le materie scientifiche come i coetanei maschi?
No. Secondo la National Science Foundation, le ragazze continuano a essere sottorappresentate nei settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Rappresentano infatti solo il 27% dei dottorati in matematica, il 15% in fisica, il 20% in informatica e il 20% in ingegneria.
Da cosa dipende questa situazione?
Le ricerche suggeriscono che lo status sottorappresentato delle ragazze in questi campi possa derivare dal sessismo vissuto durante gli anni della formazione scolastica di base.
In che cosa consiste il sessismo a scuola?
In particolare si tratta di commenti negativi sulle loro potenzialità in matematica o nelle scienze. I commenti sessisti possono essere di natura “benevola” (ad es. “Devi essere un genio perché non molte ragazze capiscono la fisica come te”) o denigratoria (ad esempio, “Ti hanno ammesso in questa scuola solo perché sei una bella ragazza”).
Come reagiscono le ragazze a queste forme di sessismo scolastico?
Le ragazze sono portate a interiorizzare gli stereotipi culturali negativi sulle loro capacità intellettuali, in favore di quelle maschili. In verità tali stereotipi sono stati ripetutamente rilevati come falsi da molteplici ricerche, ma questo non impedisce che le ragazze interiorizzino questi stereotipi, perdano la motivazione ed abbiano risultati scolastici modesti in questo settore.
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Cosa dovrebbero fare gli insegnanti?
Gli insegnanti dovrebbero essere incoraggianti e mostrare di credere nelle capacità degli allievi, indipendentemente dal loro genere sessuale. Non dovrebbero poi dimenticare che per i loro allievi sono dei modelli di ruolo importanti, in cui i ragazzi si identificano. Ciò nonostante, questi consolidati stereotipi che riguardano le materie scientifiche, nei contesti misti portano ancora gli insegnanti a considerare i maschi come più naturalmente dotati in matematica e scienze rispetto alle ragazze.
Cosa possono fare i genitori?
I genitori possono e debbono sostenere le passioni e gli interessi delle ragazze che sono legati all’area STEM. Quando le ragazze sentono la pressione di conformarsi ai tradizionali stereotipi femminili, sono meno motivate a perseguire interessi legati alla matematica. Se le ragazze sentono che i loro interessi sono attivamente supportati e convalidati dai loro genitori, è più probabile che si sentano più libere di scegliere settori di studio in sintonia con i loro interessi, piuttosto che sentirsi in obbligo di soddisfare le aspettative stereotipate legate al loro genere sessuale.
Dr. Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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