Sodomia: cosa significa
Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI E ONLINE
La sodomia è un termine che ha avuto significati diversi nel corso della storia, spesso con connotazioni negative e stigmatizzanti. Questo termine riflette una lunga storia di atteggiamenti culturali e religiosi verso la sessualità ed è interessante conoscerne l’evoluzione per comprenderne davvero i significati.
Cosa significa “sodomia”?
Il termine sodomia deriva dal nome dell’antica città di Sodoma, che secondo la Bibbia (capitoli 8-19 del libro della Genesi) venne distrutta da Dio per le cattive azioni dei suoi abitanti (stessa sorte dell’altra città, Gomorra).
Cosa si dice nella Bibbia a proposito della città di Sodoma?
Secondo la tradizione, nella fertile valle del Mar Morto si trovavano 5 città: Sodoma, Gomorra, Adman, Zehoiim e Zoar. Il libro della Genesi, al capitolo 18, riferisce che Dio svelò ad Abramo di avere intenzione di distruggere la città di Sodoma, perché disgustato dai peccati che vi si commettevano.
Un giorno (cap. 19, versetti 1-38), due angeli, inviati dal Signore, entrarono in Sodoma, per recarsi a casa di Lot (nipote di Abramo, in quanto figlio di suo fratello Aran) ed informarlo che sarebbe stato meglio scappare dalla città, che stava per essere distrutta. Lot accolse i due angeli in casa sua e dette loro ospitalità.
Ad un certo punto, i Sodomiti bussarono alla porta di Lot, perché volevano i due angeli, per poter abusare di loro. Lot rifiutò, offrendo alle loro voglie le sue due figlie vergini (Datemi ascolto! Io ho due figlie ancora vergini. Ve le porterò fuori e potrete farne quel che vorrete, ma non toccate gli uomini: sono miei ospiti!), ma essi rifiutarono, insistendo nelle loro pretese.
Gli abitanti di Sodoma provarono così a sfondare la porta d’ingresso, ma i due angeli bloccarono la folla inferocita accecando tutti con un’abbagliante luce. A questo punto Lot fu consigliato di abbandonare immediatamente la città e così fece, insieme alla moglie e alle figlie.
Dio inviò quindi una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì tutto: Sodoma, con i suoi abitanti, e le altre città della pianura. L’ordine che Dio aveva dato ai fuggitivi era quello di non voltarsi indietro per guardare la città distrutta, ma la moglie di Lot si voltò e per questo fu trasformata immediatamente in una statua di sale.
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Cosa si intendeva, originariamente, per “sodomia”?
Originariamente, la sodomia si riferiva a vari atti sessuali non procreativi “in vase indebito” (cioè quando il seme viene riposto “in un orifizio illecito”).
L’orifizio illecito poteva essere quello anale (questi atti dal XIII al XVIII secolo venivano puniti con la morte sul rogo) o alla pratica della zooerastia (sodomia cum brutis, cioè rapporto sessuale con animali). Anche questo era punito con il rogo.
La repressione era spesso giustificata con riferimenti biblici, in particolare alla storia di Sodoma e Gomorra.
Cosa si intendeva per “sodomita”?
La parola “sodomia” fu usata spesso con significato vicino a quello attuale di “omosessualità” e pertanto il termine “sodomita” aveva significato analogo all’attuale “omosessuale”.
Oggi il termine significa ancora le stesse cose?
No. Il termine è ormai in disuso e viene utilizzato solo in un contesto storico.
Oggi, la maggior parte dei paesi occidentali ha decriminalizzato gli atti sessuali tra adulti consenzienti, indipendentemente dal sesso, anche se in alcune parti del mondo il termine viene ancora utilizzato e gli atti di “sodomia” vengono ancora puniti severamente. I movimenti LGBT continuano a combattere contro queste leggi discriminatorie e anacronistiche.
Dr. Walter La Gatta
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Immagine: Julius Schnorr von Carolsfeld, Lot fugge da Sodoma con le figlie e la moglie, Wikimedia
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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