Skinner, il più influente psicologo del XX secolo, dopo Freud
Dopo Sigmund Freud, il più famoso e forse influente psicologo del XX secolo fu Burrhus Frederic Skinner (20 marzo 1904 – 18 agosto 1990), anche se il suo “comportamentismo radicale”, basato sull’idea che il comportamento sia causato solo da fattori ambientali e non da pensieri o sentimenti, lo ha reso bersaglio di numerose polemiche e interpretazioni errate, come quella che vedeva in Skinner addirittura un fascista, per le sue idee radicali relative alla adattabilità degli organismi agli stimoli ambientali. Chi era dunque B.F. Skinner? Conosciamolo meglio.
Infanzia e Formazione
B.F. Skinner nacque a Susquehanna, Pennsylvania, da William Arthur Skinner e Grace Madge Burrhus. Il padre era un avvocato e la madre una casalinga. Skinner fu un bambino curioso e pieno di inventiva, mostrando fin da giovane un interesse per la costruzione di oggetti e l’esplorazione scientifica.
Frequentò l’Hamilton College a New York, dove si laureò in lettere. Dopo la laurea, Skinner decise di intraprendere una carriera come scrittore, ma dopo alcuni anni frustranti, si rese conto che non avrebbe avuto successo. Decise quindi di dedicarsi alla psicologia, ispirato dalle opere di Ivan Pavlov e John B. Watson. Skinner conseguì un dottorato in psicologia presso l’Università di Harvard nel 1931.
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Carriera Professionale
Dopo aver completato il suo dottorato, Skinner rimase ad Harvard come ricercatore fino al 1936. Successivamente, insegnò all’Università del Minnesota e poi all’Indiana University. Nel 1948, tornò ad Harvard, dove rimase per il resto della sua carriera.
Contributi Teorici
Skinner è meglio conosciuto per il suo lavoro nel campo del comportamentismo e per l’invenzione della “Skinner box”, una camera sperimentale utilizzata per studiare il comportamento degli animali. Le sue principali teorie e contributi includono:
– Condizionamento operante. Secondo questa teoria, i comportamenti che sono seguiti da rinforzi (positivi o negativi) hanno maggiori probabilità di essere ripetuti, mentre i comportamenti seguiti da punizioni hanno minori probabilità di essere ripetuti.
– Rinforzo. Skinner identificò diversi tipi di rinforzo, inclusi il rinforzo positivo, il rinforzo negativo, la punizione e l’estinzione, ognuno dei quali influisce sul comportamento in modi specifici.
– Programmi di rinforzo. Skinner studiò anche vari programmi di rinforzo (intermittente, a intervallo fisso, a intervallo variabile, a rapporto fisso e a rapporto variabile), dimostrando come differenti programmi influenzano la frequenza e la stabilità del comportamento.
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Vita personale
Skinner sposò Yvonne Blue nel 1936 e il loro matrimonio durò fino alla morte di Skinner nel 1990. Yvonne Blue, conosciuta affettuosamente come Eve, svolse un ruolo significativo nella vita personale e professionale di Skinner. La coppia ebbe due figlie, Julie e Deborah, e la famiglia visse in diverse località a causa degli impegni accademici di Skinner, stabilendosi infine a Cambridge, Massachusetts, quando Skinner tornò ad Harvard.
Yvonne Blue non solo si occupava della casa e delle figlie, ma era anche profondamente coinvolta nel lavoro di Skinner. Spesso collaborava con lui, aiutandolo nella preparazione dei manoscritti e nella gestione della corrispondenza professionale. Questo sostegno permise a Skinner di dedicarsi pienamente alla ricerca e alla scrittura.
La famiglia Skinner divenne un vero e proprio laboratorio vivente per le teorie del comportamentismo. Notoriamente, egli sviluppò una “culla d’aria” (air crib), un ambiente controllato per neonati, che utilizzò con la sua seconda figlia, Deborah. Questo dispositivo, una specie di incubatrice con controllo climatico, era progettato per garantire un ambiente sicuro e stimolante per il bambino, riducendo le incombenze domestiche per i genitori.
I critici temevano che questa culla d’aria potesse causare problemi psicologici e sociali nei bambini. Tuttavia, Skinner e sua moglie usarono la culla solo come sostituto di una culla tradizionale, per dormire, e non come sostituto del contatto umano. Alcuni pensarono erroneamente che Skinner stesse sperimentando sui suoi figli come faceva con i suoi animali da laboratorio. Questa confusione contribuì a una percezione negativa del dispositivo.
Nonostante queste controversie e fraintendimenti riguardanti l’uso della culla d’aria, Skinner e sua moglie difesero sempre l’efficacia e la sicurezza del dispositivo.
Yvonne Blue visse fino al 1997, sopravvivendo a Skinner di sette anni.
L’influenza di Skinner sulla psicologia e sul comportamento umano è stata molto importante: le sue idee hanno trovato applicazione in molti campi, tra cui l’educazione, la terapia comportamentale e la gestione aziendale.
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Il carattere di Skinner
Restava però da capire meglio il carattere di questo personaggio, e questo è accaduto con uno studio ad hoc pubblicato nel 2012.
Dean Keith Simonton, psicologo presso la University of California Davis, era uno studente di Harvard nel periodo in cui Skinner insegnava in quella Università. Nei suoi ricordi le persone che conoscevano il professore in genere dicevano di lui che i suoi concetti erano molto più ampi di quello che potevano sembrare e che la persona era molto più aperta di quanto si credesse, per cui era necessario parlarci, prima di giudicarlo.
Simonton, insieme a Geir Overskeid e Cato Grønnerød della Università di Oslo, hanno studiato diverse fonti ed utilizzato uno strumento per la valutazione della personalità, per descrivere questo personaggio e metterlo a confronto con altri eminenti scienziati.
Lo studio, che appare in Perspectives in Psychological Science, una rivista pubblicata dalla Association for Psychological Science, rivela la personalità di un uomo complesso – ben diverso dal mostro che dipingevano alcuni suoi detrattori.
Per ricostruire la figura di Skinner in modo obiettivo, gli psicologi hanno prima setacciato le fonti biografiche ed autobiografiche pubblicate, il materiale d’archivio, i ritratti scritti da persone che lo avevano conosciuto. Da queste fonti hanno evidenziato 118 parole e frasi descrittive, da “fanatico” a “timoroso della polizia.”
Cinque valutatori non al corrente della vera identità del soggetto lo hanno classificato attraverso le categorie usate dal Big Five, il test usato per descrivere la personalità di un individuo attraverso 5 fattori: Estroversione, Amicalità, Coscienziosità, Stabilità emotiva e Apertura mentale, assegnando un punteggio che andava da -2 a +2. Tra gli autori c’è stato un accordo pressoché totale sulle valutazioni da dare al misterioso personaggio.
I risultati: Skinner era una persona molto coscienziosa (valutazione 1,8) capace di lavorare instancabilmente e meticolosamente su obiettivi ambiziosi. Del resto, egli stesso scrisse che aveva intenzione di rivedere l’ “intero campo della psicologia” e che vedeva il relax come un’abitudine pericolosa.
Gli studenti di Harvard avevano ragione riguardo all’apertura mentale di Skinner: infatti, oltre ad essere uno psicologo, dipingeva, scrisse un romanzo, suonava il sassofono e il pianoforte, e amava tutti i tipi di musica. Aveva anche lui le sue fragilità emotive, ed era un estroverso: molti lo giudicavano affascinante, divertente. Ed anche un donnaiolo.
Su molti aspetti, Skinner ha il profilo di un eminente scienziato: per la sua motivazione e la disciplina, per la versatilità creativa, e anche per la sua nevrosi, una caratteristica condivisa da ben il 45% dei maggiori scienziati, secondo una ricerca.
Quello che il profilo non fa emergere sono i tratti autoritari che gli vengono attribuiti.
“Questo articolo rende Skinner più umano”, dice Simonton, il quale ricorda che l’obiettivo dei ricercatori non era quello di portare i lettori ad amare o ad odiare questo personaggio, ma semplicemente a conoscerlo.
Dr. Walter La Gatta
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Una intervista sulla Eiaculazione Precoce
Fonte:
G. Overskeid, C. Gronnerod, D. K. Simonton. The Personality of a Nonperson: Gauging the Inner Skinner. Perspectives on Psychological Science, 2012; 7 (2), via Science Daily
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
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