Simone de Beauvoir, un’icona del femminismo
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Simone de Beauvoir (1908-1986) è stata una delle più importanti figure del femminismo, della filosofia esistenzialista e della letteratura del XX secolo. Conosciamola meglio.
Infanzia e Adolescenza
Simone-Lucie-Ernestine-Marie-Bertrand de Beauvoir, nacque il 9 gennaio 1908, a Parigi, da una famiglia dell’alta borghesia francese. Ricevette, come racconta lei stessa nella sua autobiografia, un’educazione borghese, severa e cattolica.
La bancarotta di suo nonno materno, banchiere, fece però precipitare la famiglia nel disonore e la rese priva di risorse. Per questa ragione il padre di Simone si impegnò per accendere nelle figlie Simone e Hélène il gusto per la letteratura e per gli studi: l’unico mezzo, secondo lui, per fare in modo che le figlie potessero affrancarsi dalle mediocri condizioni economiche e sociali in cui la famiglia era di colpo precipitata.
All’età di quattordici anni, Simone de Beauvoir divenne atea: questo segnò la sua emancipazione dalla famiglia e la portò a dilettarsi nella scrittura molto più che in passato.
Tempo dell’Università
Simone si iscrisse nel 1926 alla Sorbona, laureandosi con una tesi su Leibniz e ottenendo nel 1929 l’agrégation (idoneità all’insegnamento riservata ai migliori allievi francesi) in filosofia. Nel 1929 conobbe Jean-Paul Sartre, suo professore, che la introdusse nella cerchia degli intellettuali esistenzialisti.
Relazione fra sesso e cibo
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Relazione con Sartre
L’incontro e la relazione con Jean-Paul Sartre furono cruciali per la sua carriera e la sua vita. Pur mantenendo una relazione aperta, de Beauvoir e Sartre formarono una coppia intellettuale unica. Entrambi rifiutarono l’istituzione del matrimonio e condivisero una visione esistenzialista del mondo.
Nel 1929, Simone de Beauvoir vinse il secondo posto nel concorso di insegnante di filosofia, proprio dietro a Jean-Paul Sartre. Simone ebbe l’incarico a Marsiglia mentre Jean-Paul Sartre venne assegnato a Le Havre. Per facilitare il loro rapporto, Sartre le propose a questo punto di sposarlo, ma Simone si rifiutò, perché per lei “il matrimonio raddoppia gli obblighi familiari e tutti gli impegni sociali. Cambiando le nostre relazioni con gli altri, sarebbe inevitabile cambiare anche ciò che esiste tra noi “.
L’anno successivo Simone riuscì ad avvicinarsi al suo compagno, ottenendo un lavoro a Rouen. Gli anni trenta furono anni di intenso legame affettivo ed intellettuale con Sartre, anche anni di viaggi in Europa ed in Africa settentrionale, di intense letture, scoperte culturali, tentativi di espressione letteraria.
Simone in questo periodo ebbe anche altri “amori contingenti”, che però non mettevano in pericolo il patto di coppia con Jean Paul Sartre, della qual cosa il suo compagno venne informato, come da accordi.
Orientamento Sessuale
Gli amori di Simone non furono tutti eterosessuali: dall’autobiografia emerge il nome della sua amatissima amica d’infanzia Zaza, ma vi furono amori lesbici anche con alcune sue allieve, che determinarono probabilmente il suo trasferimento a Parigi, poco prima della guerra.
L’esistenzialismo
Secondo questa filosofia, l’individuo è radicalmente libero e deve creare il proprio significato in un universo privo di significato intrinseco. La libertà, tuttavia, comporta anche una grande responsabilità, poiché ogni azione ha implicazioni per l’intera umanità.
Les Tempes Modernes
Con Sartre, Raymond Aron, Michel Leiris, Maurice Merleau-Ponty, Boris Vian e altri intellettuali di sinistra,
nel 1945 la Beauvoir fondò la rivista “Les Tempes Modernes”, il cui scopo era far conoscere l’esistenzialismo attraverso la letteratura contemporanea.
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Carriera intellettuale e scrittura
La De Beauvoir è nota per la sua ampia produzione letteraria e filosofica. Sebbene abbia scritto romanzi, saggi e memorie, il suo contributo più significativo è probabilmente il suo lavoro filosofico sulla condizione della donna, culminato nella sua opera più famosa, “Il secondo sesso” (In francese Le Deuxième Sexe), pubblicato nel 1949.
Il Secondo Sesso
Quest’opera del 1949 è un’analisi approfondita della condizione femminile, attraverso una lente filosofica esistenzialista. De Beauvoir esplora come le donne siano state storicamente oppresse e ridotte a “l’altro” rispetto agli uomini, i quali occupano la posizione dominante nella società.
La famosa frase “Donna non si nasce, lo si diventa” cattura l’essenza del suo pensiero: l’idea che il genere femminile sia una costruzione sociale piuttosto che un destino biologico.
Il secondo sesso è considerato uno dei testi fondamentali per la teoria femminista e ha ispirato diverse generazioni di attivisti per i diritti delle donne. Con questo appello accademico e appassionato, la Beauvoir chiese l’abolizione di quello che lei chiamava il mito dell’ “eterno femminile“.
Politica
Durante la Seconda guerra mondiale, la Beauvoir partecipò attivamente alla Resistenza francese contro l’occupazione nazista, e negli anni successivi divenne una voce critica contro il colonialismo e la guerra d’Algeria.
Femminismo
Negli anni ’60 e ’70, Simone de Beauvoir si dedicò sempre di più al movimento femminista. Il suo lavoro aveva già anticipato molte delle questioni centrali del secondo femminismo, come l’autonomia del corpo femminile, la libertà sessuale e il diritto all’aborto.
Partecipò attivamente a manifestazioni e fu una figura pubblica di rilievo per la difesa dei diritti delle donne. Nel 1971 firmò il celebre “Manifesto delle 343”, un documento in cui 343 donne ammettevano pubblicamente di aver abortito, un atto di disobbedienza civile che contribuì a far avanzare la legalizzazione dell’aborto in Francia.
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Romanzi
Nei suoi romanzi, così come nei saggi, la de Beauvoir discusse prevalentemente del suo impegno per il comunismo, l’ateismo e l’esistenzialismo. Il successo dei suoi libri le permise di ottenere la sua indipendenza economica e di scegliere definitivamente di dedicarsi alla scrittura e ai viaggi, lasciando l’insegnamento.
Tra i suoi romanzi più noti ci sono L’invitata (1943), I mandarini (1954), vincitore del prestigioso premio Goncourt, e Le belle immagini (1966).
I Mandarini
In questo romanzo la Beauvoir racconta la vita e il pensiero degli intellettuali dopo la fine della seconda guerra mondiale, che abbandonano il loro status di “mandarini” (élite istruita) e si impegnano nell’attivismo politico. Il libro è dedicato a Nelson Algren.
Altri amori
Nel 1947 la Beauvoir si innamorò dello scrittore americano Nelson Algren, uno scrittore comunista americano, ma non per questo decise di lasciare Sartre.
Viaggi
Simone de Beauvoir viaggiò in molti paesi dove incontrò personaggi del calibro di Fidel Castro, Che Guevara, Mao Tse-Tung, Richard Wright.
Autobiografia
Nel 1958 con Memorie di una ragazza perbene, iniziò a pubblicare un ciclo autobiografico che comprende anche L’età forte (1960) e La forza delle cose (1963) e che si conclude con A conti fatti (1972).
Morte di Sartre
Dopo la morte di Jean-Paul Sartre nel 1980, Simone adottò Sylvie Le Bon, una giovane studentessa di filosofia conosciuta negli anni ’60, che divenne sua figlia adottiva e erede del suo lavoro letterario.
Morte
Simone de Beauvoir morì a Parigi il 14 aprile 1986. È sepolta accanto a Jean-Paul Sartre nel cimitero di Montparnasse.
Cosa ci ha lasciato
Le sue idee continuano a essere oggetto di studio e discussione, e Il secondo sesso è considerato un testo chiave non solo per il femminismo, ma per la comprensione della condizione umana in generale, sui concetti di libertà e di responsabilità individuali.
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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