Sigmund Freud e le sue donne
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E’ appena uscito un libro: Sigmund Freud e le sue donne (La Tartaruga, pagg. 524, euro 17,50) di Lisa Appignanesi e John Forrester. Il saggio è dedicato alle donne che fin dall’inizio giocarono un ruolo importante nella nascita della nuova scienza: la psicanalisi.
Nonostante le sue grandi intuizioni e le rivoluzionarie scoperte sui meccanismi della psiche, c’è una domanda alla quale Sigmund Freud non ha saputo rispondere: cosa vuole una donna?
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Eppure la psicoanalisi si è sviluppata in un contesto dove le donne sono state protagoniste fin dall’inizio. Dalle pazienti isteriche che ispirarono il giovane dottore a ricercare cause non organiche di questo fenomeno, alle analizzate che esercitarono in seguito questa professione, la partecipazione femminile è stata costante.
Ecco le protagoniste del libro:
– Anna Freud, che divenne la guardiana del tempio della psicoanalisi e della parola del padre”,
– Lou Andreas-Salomé, «donna straordinaria», di «pericolosa intelligenza» l’«animale felice» come la definì Freud. Quando la Salomé arrivò a Vienna, nel 1912, aveva già 51 anni, ed aveva già incrociato i destini di Nietzsche e di Rilke, di Wedekind e di Schnitzler, ma era comunque una delle donne più affascinanti d’Europa, il prototipo del moderno femminino. Non è un caso che per i 25 anni successivi ebbe un ruolo attivo nella psicoanalisi, come discepola e musa, ispiratrice e seguace.
– Marie Bonaparte, pronipote di Napoleone, moglie di Giorgio di Grecia, zia di Filippo di Edimburgo. Soprannominata «Freud a dit» per la sua ortodossia verso il fondatore della psicoanalisi, fu il ministro degli Esteri della psicoanalisi in Francia e si autoproclamò depositaria del verbo, al punto da scomunicare Jacques Lacan.
Grafomane, eccessiva negli entusiasmi e negli amori sebbene fosse assillata da un’eterna frigidità, Marie, a 42 anni, lesse l’Introduzione alla psicoanalisi e scoprì in Freud un altro padre, forse l’unica figura che nella sua mente potesse competere con l’ingombrante fantasma del grande antenato e che desse un senso, una missione alla sua vita dispersa tra salotti e amanti.
La principessa Marie Bonaparte occupò un posto fondamentale nella vita di Freud: diventata uno dei membri più autorevoli del movimento psicanalitico francese; grazie alle sue conoscenze e al suo denaro mise in salvo i manoscritti di Freud e lo aiutò a emigrare in Inghilterra durante le persecuzioni razziali.
Una lezione divulgativa su Freud e il suo libro "Totem e Tabù"
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– Sabina Spielrein, la donna «per cui Jung nel 1906 decise di scrivere a Freud, inaugurando così un rapporto triangolare che sarebbe stato determinante per entrambi i colleghi nonché per la storia della psicoanalisi.
– Loe Kann, una delle tante pazienti di Freud, con in più il fatto che fosse la moglie di Ernest Jones, colui il quale per primo fece conoscere la nuova scienza in Inghilterra.
– Helene Deutsch, una delle prime psicanaliste, icona del femminismo del Novecento, la prima delle donne della cerchia di Freud a fornire un sostanziale contributo all’analisi del femminile pur restando nei confini dell’ortodossia.
– Alix Strachey e Joan Riviére, ambasciatrici di Freud in Inghilterra; vicine al famoso circolo di Bloomsbury, si assunsero il gravoso compito di tradurre tutta l’opera di Freud in inglese, favorendo la rapida diffusione delle sue idee nei Paesi anglofoni.
– Hilda Doolittle, conosciuta come H.D., poetessa, scrittrice e traduttrice americana. Figura di spicco del movimento imagista, H.D. è nota per la sua poesia lirica e densa di immagini, che esplora temi di mitologia, amore e identità femminile. Fu in analisi con Freud per oltre quattro mesi.
– Melanie Klein, psicoanalista austriaca, nota per aver fondato la psicoanalisi infantile, in antitesi con le teorie di Anna Freud.
E tante altre. Buona lettura!
Fonti: La Tartaruga,
Dott.ssa Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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