Si sente sola a 15 anni – Consulenza online
Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE
Tel. 348 3314908
Ciao, mi chiamo R. e ho 15 anni.
Il mio problema principale è il fatto che mi sento tanto sola. ho solo un amico gli altri ormai sono conoscenti, e durante tutti gli anni di scuola (anche l’asilo) sono sempre stata “da sola” avevo pochi amici che poi si sono dimostrati falsi. Dalla terza elementare è stato tutto un declino fino alla terza media, in 2^ mi era passata per la testa l’idea di uccidermi ma non l’ho fatto. In 3^ elementare ho cambiato scuola e sono capitata in una classe divisa in tre, dove c’erano due “capette”, ogniuna col suo gruppo, e i maschi. circa dalla metà della 3^ avevo più di mezza classe che mi prendeva in giro, e c’erano due miei compagni che si sono “alleati” e mi hanno bullizzato per tutti e tre gli anni. l’unica cosa positiva è stata conoscere L. che è stata la mia prima e unica migliore amica fino alla 5^, e poi una delle due “capette” ha fatto di tutto per interrompere la nostra amicizia e purtroppo ci è riuscita. Alle medie avevo gli stessi compagni che ho avuto in 1^ e 2^ elementare (non tutti) e non è andata benissimo, anzi proprio di m****. Avevo 2 amiche in classe che poi si sono rivelate false e approfittatrici e avevo l’INTERA classe che mi prendeva in giro alle spalle e non solo. Durante quegli anni si sono messi in mezzo pure i prof, che mi umiliavano senza problemi davanti l’intera classe che ogni volta si metteva a ridere e mi prendeva in giro di nascosto pensando che io non me ne rendessi conto. e non è finita qui. durante quegli anni i miei si sono separati e sia prima che dopo la separazione litigavano sempre, infatti il clima in casa in quegli anni era uno schifo. io avendo tutte queste cose che mi pressavano non riuscivo ad andare bene a scuola, prendevo sempre note e brutti voti, un po’ per il fatto che alcuni prof si divertivano a fare così con me (ne ho le prove). i miei non si erano mai resi conto della mia situazione “psicologica” infatti continuavano a rimproverarmi e a picchiarmi invece di capire, e ogni volta che facevano un colloquio con un prof dicevano sempre che ero io “l’asina, quella che non vuole fare niente”, volevo parlarne con un prof ma loro credevano ai miei e non a me. Mio padre era molto violento con me infatti avevo paura ogni volta che lo dovevo vedere. in quegli anni mi ha sfiorato l’idea di uccidermi ma non ce l’ho fatta, perchè mio fratello era piccolo e ho pensato al fatto che i miei sarebbero stati distrutti e mio fratello più di loro. cercavo sempre un modo per “alleviare” lo stress e alla fine l’ho trovato. Può sembrare una cosa stupida e da pazzi ma il mio rimedio erano e sono tutt’ora le caramelle. non so per quale assurdo motivo ma mi hanno sempre aiutato, il problema è il fatto che ne ho sempre mangiate molte anche se sono consapevole che rischio di prendere il diabete e che mi rovino i denti. non riesco a smettere, mi aiutano ancora ma non riesco a mangiarne di meno. tornando ai miei problemi, io sono sola, senza amici e senza un ragazzo per il fatto che troppe persone mi hanno ferito/si sono rivelate false e ormai non mi fido più di nessuno e sono diventata sensibilissima e timida a liivelli inconcepibili. ovunque vado ho la costante sensazione che i ragazzi vicini alla mia età mi prendano in giro alle mie spalle, non ho rapporti con nessuno (solo col mio unico amico) per paura che siano falsi e che mi piantino in asso, mi vergogno di qualsiasi cosa faccio in classe/pubblico soprattutto per paura che mi prendano in giro, non esco mai se non con mio fratello/il mio amico, non sono mai stata fidanzata ma ne avrei un grosso bisogno. Ci sarebbe molta altra roba da scrivere ma è lunga, allora ho abbreviato. Grazie, ciao.
A27/A6
Gentilissima,
La tua lettera fa passare qualche brivido: per gli adulti sei ancora una bambina e invece dentro la tua testa passano tutti questi pensieri negativi, queste tristezze, queste sconfitte e, soprattutto, colpisce la tua mancanza di fiducia in un possibile cambiamento.
Credo tu abbia un grande bisogno di parlare con una persona adulta: meglio sarebbe uno psicologo/a, perché è tenuto al segreto professionale e, considerato quanto ti è successo in precedenza, per te è vitale che le tue confidenze restino segrete e non vengano nuovamente usate per prenderti in giro o per bullizzarti.
Quello che vorrei raccomandarti, nel frattempo, è di non stare a rimuginare tutto il giorno su questi pensieri negativi: se hai avuto esperienze deludenti in passato, non è detto che queste si ripresentino nuovamente. Cerca dunque di farti un nuovo gruppo di amici, scegliendo gruppi dove potrebbero essere persone a te affini: per gusti, sensibilità e comportamenti.
Gli amici che trovi a scuola sono affini solo per età anagrafica, ma se tu ti inserisci in un gruppo che coltiva le tue stesse sensibilità e capacità, sicuramente potrai trovare delle persone più adatte per ricevere stimoli positivi e per poterti aprire come vorresti.
Un altro consiglio è quello di avere fiducia in te stessa e nelle tue possibilità: la vita non è tutta una m., per usare la tua definizione: se sei stata sfortunata una volta non è detto che dovrai esserlo per sempre! Prova a fare dei progetti, cerca di porti degli obiettivi gratificanti, a breve e medio termine, impegnati per raggiungerli.
Quanto alle caramelle, per carità, fanno male, ma se in questo momento ti aiutano a stare meglio, non ti privare anche di questo piccolo piacere… L’unica cosa che potresti eventualmente fare è fare un conteggio medio di quante ne mangi al giorno e quindi a settimana, per poi fare un programma di auto-riduzione, per cui cominci a diminuire una- due caramelle al giorno, ad esempio, fino a che non arriverai a un numero che ritieni più accettabile.
Un altro consiglio è quello di esprimere le tue sofferenze in qualcosa di esterno a te: ad esempio, scrivi un diario/romanzo, dipingi, componi una canzone. Questo potrà aiutarti moltissimo.
Inoltre, hai bisogno di ridurre lo stress mentale: fai lunghe passeggiate, vai a correre, fai qualche giro in bicicletta, impara a fare yoga, mindfulness o training autogeno. Puoi trovare, per cominciare, dei corsi gratuiti online.
Spero di averti dato qualche dritta, ti faccio i miei migliori auguri e con la raccomandazione di essere più ottimista: a volte non si nasce ottimisti, ma lo si può diventare, se questo aiuta a vivere meglio 😉
Ciao,
Dr. Walter La Gatta
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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