Sesso a 70 anni: sfatare i miti legati all’età Relazione sulle Coppie Non Monogamiche
Oggi, che la longevità è sempre più diffusa, la sessualità nelle persone anziane diventa un tema sempre più importante e rilevante. Questo articolo si propone di analizzare il sesso a 70 anni e oltre, sfatando miti e stereotipi legati all’età.
Il sesso per gli anziani è altrettanto frequente e soddisfacente come per le persone più giovani?
In passato non esistevano molte ricerche in questo settore, per cui si pensava che, con l’età, il sesso diventasse piano, piano, un bel ricordo del passato. Ora sappiamo con certezza che le persone di età pari o superiore a 70 anni hanno una vita sessuale attiva e soddisfacente.
Una intervista sulla Eiaculazione Precoce
Come sono cambiate le cose negli ultimi anni?
Se solo facciamo riferimento alle più antiche ricerche, come quella svedese del 1971, in cui solo il 52 % degli uomini sposati di età pari o superiore a 70 anni riferiva di essere ancora sessualmente attivo, vediamo che oggi questa cifra si è spostata al 68%. Allo stesso modo, solo il 38% delle donne sposate di età superiore ai 70 anni dichiarava di essere sessualmente attiva nel 1971, rispetto al 56% citato in ricerche più recenti.
Gli atteggiamenti nei confronti della sessualità sono diventati maggiormente positivi negli ultimi anni e la percentuale di anziani che riporta di avere una relazione molto felice è aumentata. Inoltre, sono diminuite le disfunzioni sessuali (disfunzione erettile tra gli uomini, disfunzione orgasmica nelle donne).
Si può ipotizzare che i cambiamenti riflettano livelli educativi più elevati, un migliore stato socioeconomico, una migliore salute fisica generale, riflessa da una crescente aspettativa della vita media.
Una intervista sui rapporti familiari
Quante volte fanno sesso gli over settanta?
Sicuramente più di quanto si pensi. Di tutti gli adulti più anziani sessualmente attivi, il 25 percento riferisce di fare sesso almeno una volta alla settimana (rispetto al 10 percento degli anni ’70).
Quali anziani hanno maggiori probabilità di essere sessualmente attivi a 70 anni?
I fattori associati all’essere sessualmente attivi all’età di 70 anni sono:
- Atteggiamento positivo verso la sessualità
- Essere sposati o conviventi
- Avere una relazione molto felice
- Avere un partner fisicamente e mentalmente sano
- Buona salute fisica e mentale
- Dormire bene
I fattori associati al fare meno sesso sono invece i seguenti:
- Avere un partner più anziano
- Diabete
- Malattie coronariche
- Depressione
Perché gli anziani fanno sesso più spesso?
Le persone vivono più a lungo e sono più sane. A 70 anni oggi le persone sono più sane rispetto ai 70 anni di qualche decennio fa e si ha un’aspettativa di vita più lunga. Le disfunzioni sessuali vengono prontamente affrontate e curate. Gli uomini hanno accesso a una serie di farmaci (come il Viagra) per il trattamento della disfunzione erettile. La cultura è cambiata e le aspettative degli adulti più anziani sono molto diverse da quelle degli anni ’70. Oggi sempre più persone stanno dunque entrando nell’età avanzata mantenendosi sessualmente attive.
Cosa cambia nella sessualità over 70?
- GLI UOMINI E IL “CLIMATERIO MASCHILE”
Prima di avere delle serie risposte scientifiche sull’argomento, ci si è chiesti per tanto tempo se esistesse un ‘climaterio maschile’. In effetti le analisi cliniche ci dicono che c’è un reale calo nella produzione di androgeni, gli ormoni sessuali maschili.
Negli uomini però questo calo è lento e porta con sé diverse modifiche, dall’afflosciamento della pelle e della muscolatura, alla diminuzione della elasticità dei vasi sanguigni, l’aumento della pressione e, in molti casi una diminuzione della capacità sessuale. Per molti anni si è creduto che la causa della graduale perdita della capacità sessuale fosse imputabile alla involuzione dei testicoli.
Nel 1889 un fisiologo originario delle isole Mauritius, di cultura francese, Charles Edouard Brown Séquard, a quel tempo settantaduenne, riferì di esperimenti condotti su sé stesso allo scopo di ritrovare una seconda giovinezza : prelevò dei testicoli ad alcuni tori appena uccisi, li pestò in un mortaio, poi vi aggiunse dell’acqua in proporzione da 20 a 1 e dell’acido borico come disinfettante; questo ‘estratto testicolare fresco’ se lo iniettò poi sotto cute, raggiungendo, a suo dire, una ‘rigenerazione veramente sorprendente’.
Probabilmente non si fece tanti scrupoli, anche perché era particolarmente motivato dal fatto di essersi da poco risposato, per la terza volta, con una donna molto più giovane. In ogni caso questo tipo di ricerca aprì la strada alla moderna endocrinologia. Qualche anno dopo infatti il fisiologo viennese Eugen Steinach (1862-1944) trapiantò ghiandole sessuali su vecchi topi, sostenendo di aver raggiunto il risultato di allungare loro la vita, oltre che fargli riprendere attività e vigore. Oggi sappiamo con certezza che questo tipo di procedimenti non possono assolutamente allontanare l’invecchiamento degli organi genitali maschili.
Con l’avanzare dell’età infatti si verifica una lenta e graduale modificazione degli organi genitali, che riguardano in particolare la produzione di testosterone, che ha effetti sulla ghiandola prostatica, il peso e la consistenza dei testicoli. L’ipertrofia prostatica è presente nella maggior parte degli uomini di età superiore ai 65 anni. L’apparato spermatogenico invece rimane intatto, la produzione di seme maschile si riduce ma non si estingue, ed è per questo che gli uomini possono essere fertili anche in età molto matura.
– Modificazioni fisiologiche della sessualità maschile in età matura:
- Durante l’eccitamento si può avere necessità di una stimolazione diretta maggiore di quella necessaria per il giovane, ovvero di un tempo due o tre volte più lungo per raggiungere una piena erezione;
- Una volta raggiunta l’erezione la si può mantenere per un periodo di tempo più protratto prima di avere l’eiaculazione;
- Si verifica una riduzione significativa della vasocongestione scrotale come risposta alla tensione sessuale;
- La fase di plateau è più lenta, durante l’eiaculazione si può assistere più ad un gocciolamento del liquido seminale che una vera emissione; l’intera eiaculazione può essere meno violenta.
- L’orgasmo può non verificarsi ad ogni rapporto, specialmente se questi sono abbastanza frequenti. La caratteristica più significativa della fase di risoluzione della persona anziana consiste nella maggiore durata.
Secondo Masters e Johnson si può dire che, in genere, ‘se vengono mantenuti elevati livelli di attività sessuale dagli anni più giovani e non interviene nessuna inabilità fisica, acuta o cronica che sia, l’uomo anziano è normalmente in grado di continuare le sue forme di attività sessuale fino a 70 ed anche 80 anni di età.
Secondo gli stessi autori, quando vi sono problemi nell’attività sessuale del maschio ciò è riconducibile ad una di queste 6 possibilità :
- monotonia del rapporto sessuale
- preoccupazione per la carriera o problemi economici
- affaticamento fisico e mentale
- eccessiva quantità di cibo o bevande
- infermità fisica o mentale del partner
- paura della prestazione sessuale
Un altro cambiamento riguarda il periodo refrattario dopo l’orgasmo : i maschi giovani e adulti possono raggiungere l’acme sessuale anche diverse volte al giorno, anche diverse volte di seguito; dopo i 50 anni invece si può avere un solo orgasmo alla volta ed il periodo refrattario può durare dalle 12 alle 24 ore.
- LE DONNE DOPO LA MENOPAUSA
Per alcune donne la menopausa, ossia la brusca interruzione della capacità di procreare, può rappresentare un momento di crisi. Qualche anno prima della fine delle mestruazioni si verifica infatti una diminuzione graduale della secrezione ciclica di estrogeno e progesterone: ci si accorge del sopraggiungere della menopausa quando le mestruazioni si fanno più deboli, più brevi e più distanziate. In genere ciò capita fra i 48 ed i 52 anni.
In seguito a questa modificazione, le ovaie smettono di produrre estrogeno e non liberano più l’ovulo mensile, contemporaneamente si riduce drasticamente anche il livello di progesterone, (cioè di quell’ormone che ha fatto crescere tutti i mesi il rivestimento uterino per accogliere l’uovo fecondato) e ciò segna il termine definitivo dell’età feconda.
I due sintomi principali che accompagnano la menopausa sono le vampate di calore ed il calo di umidità ed elasticità vaginale (atrofia vaginale). La vampata di calore consiste in una improvvisa ondata di calore che si verifica dalla vita in su e che dura da pochi secondi a qualche minuto.
Le vampate possono comparire 4-5 volte al giorno ed anche durante il sonno notturno. La secchezza vaginale, che dipende dalla minori secrezioni delle pareti vaginali, si presenta in genere 5-10 anni dopo la fine delle mestruazioni; essa è causa di irritazioni e di una maggiore predisposizione alle infezioni vaginali.
Sono inoltre presenti altri disturbi neurovegetativi, quali la sudorazione, la cefalea, le palpitazioni, ed alterazioni metaboliche (dislipidemia e osteoporosi). La riduzione del livello di ormoni fa inoltre mutare la tonicità della pelle, favorendo la comparsa di alcune rughe, la maggiore distribuzione di adipe nel corpo.
Una donna su cinque tuttavia sembra avere pochi o nessun disturbo dalla menopausa grazie anche alla terapia sostitutiva con estrogeni, che fa notevolmente regredire questi disturbi.
Oggi l’orientamento di tutti gli specialisti è che si dovrebbe cercare di superare con la ragione e con le nuove tecniche farmacologiche quanto avviene a livello fisiologico. Dopo tutto ci sono nella vita altre circostanze anche molto più spiacevoli della menopausa che le donne imparano ad affrontare.
Le modificazioni ormonali non sembrano avere un’influenza diretta sulla libido femminile, ma diverse ricerche concordano sul fatto che le donne, con il passare del tempo, mostrano livelli di interesse e di attività sessuali minori dei loro coetanei di sesso opposto.
Del resto ciò è abbastanza comprensibile : a che serve ad una donna avere la consapevolezza che, in teoria, la sua capacità sessuale può durare fino alla fine dei suoi giorni se poi non si sente più desiderata e non si accetta più fisicamente ?
La capacità di attività sessuale e di risposta orgasmica della donna matura sembra inoltre dipendere molto dalla continuità e dalla frequenza dei rapporti avuti negli anni precedenti : se questi sono mancati, anche l’interesse per la sessualità viene fatalmente meno. Un’altra motivazione la si potrebbe ricercare nell’allungamento del tempo di lubrificazione vaginale.
In altri casi la menopausa può invece portare una nuova ondata di sessualità, perché la donna sente questo periodo come la fine delle limitazioni che le erano imposte dal ruolo genitoriale e dalla paura di nuove gravidanze.
– Modificazioni fisiologiche della sessualità femminile in età matura:
Le caratteristiche principali della sessualità femminile in età adulta si possono così riassumere :
- Le donne, a differenza degli uomini, anche in età avanzata possono avere diversi orgasmi, uno di seguito all’altro;
- Durante la fase di eccitazione, la donna anziana ha la risposta clitoridea e l’erezione dei capezzoli simile a quelle che si osservano nella donna più giovane;
- L’arrossamento sessuale causato da vasocongestione superficiale su risposta cutanea non si verifica frequentemente;
- Si ha un minore aumento della tensione muscolare in risposta agli stimoli sessuali;
- Le piccole labbra reagiscono in modo più blando;
- L’attività secretoria delle ghiandole del Bartolino è ridotta, così pure in vario modo la lubrificazione vaginale;
- L’espansione delle pareti vaginali durante la fase di eccitamento è minore;
- La fase di plateau è ridotta, non vi è inturgidimento dell’areola mammaria come avviene nelle più giovani;
- Nell’orgasmo la donna matura ha contrazioni vaginali nello stesso modo della giovane, ma di minore durata.
Dr. Walter La Gatta
Psicoterapeuta Sessuologo
Tel. 348 3314908
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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