Rosa Freud, la sorella preferita di Sigmund:
una vita davvero sfortunata
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Sopra: Le sorelle Freud. Da sinistra: Adolfine [Dolfi], Marie [Mitzi], Rosa, and Pauline [Pauli] Prints & Photographs Division Library of Congress (186)
Freud nacque il 6 Maggio 1856, dal padre Jacob Freud, il quale si era sposato nel 1832 con Sally Kanner, con la quale ebbe due figli, Emanuel e Philipp. Dopo la morte di Sally, nel 1852, Jacob si sposò ancora con una donna, Rebecca, che però morì subito dopo.
Sposò Amalia Nathanson, la madre di Sigmund Freud, solo nel 1855, il 29 luglio, e dopo 10 mesi nacque il primogenito, Sigmund, cui seguirono altri sette figli: Julius, Anna, Rosa, Marie, Adolfine, Pauline, Alexander. Regina Deborah Freud (Rosa per i familiari) era la sorella preferita di Sigmund. Nacque il 21 Marzo del 1860, quando il fratello maggiore aveva quattro anni, e morì alla rispettabile età di 82 anni, ma purtroppo non di morte naturale. Rosa infatti morì nel famigerato campo di concentramento nazista di Treblinka.
Freud considerava Rosa la sua sorella preferita, anche se in lei poteva vedere ‘una leggera tendenza verso la nevrastenia’, che del resto riconosceva anche in se stesso.
Il 22 Ottobre 1874, Freud scrisse a Eduard Silberstein:
“Rosa ha iniziato a frequentare un nuovo liceo artistico che insegna alle ragazze a perfezionarsi nei lavori femminili. Io mi sono assunto la responsabilità di istruirla sul resto e per questo devo sacrificare una delle mie conferenze”.
Rosa comunque ricambiò il favore ricevuto occupandosi del lavaggio della biancheria del fratello, ad esempio, quando lui era a Parigi, oppure occupandosi dei suoi figli durante le vacanze.
Rosa non fu molto fortunata. Dopo una storia d’amore finita male, si sposò a 36 anni con Heinrich Graf (classe 1852), un professionista benestante, il 17 Maggio 1896.
Heinrich però morì nel 1908, all’età di 56 anni. Rosa ebbe due figli, un maschio e una femmina, che non ebbero migliore destino.
Infatti, il figlio, Hermann Adolf, nacque il 13 luglio 1897 e morì durante la prima guerra mondiale, nel 1917, a soli venti anni. La figlia Cäcilie invece, nata il 18 Ottobre 1899, soprannominata Mausi, a sua volta ‘nipote preferita’ dello zio Sigmund, a 23 anni rimase incinta senza essere sposata e per questo si suicidò con una overdose di barbiturici il 18 Agosto del 1922.
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L’ultimo documento che ci rimane di Rosa è una sua lettera trasmessa dalla Croce Rossa Internazionale all’indirizzo londinese dei Freud, che si erano trasferiti in Inghilterra per sfuggire alla persecuzione razziale. Nella lettera le furono autorizzate solo 25 parole (fra esse leggiamo ‘tristezza’ ‘dolore’ e “saluti affettuosi”).
Rosa fu deportata a Theresienstadt il 28 Agosto 1942, come le sue tre sorelle, con le quali viveva. Secondo alcuni testimoni, durante il Processo di Norimberga, nell’Ottobre 1943, nel campo di concentramento di Treblinka ella si presentò come la sorella di Sigmund Freud.
Le fu detto che probabilmente si trattava di un errore: un treno l’avrebbe riportata a Vienna dopo due ore: doveva lasciare le sue cose, farsi la doccia e poi tornare a prendere documenti e biglietto ferroviario.
Rosa naturalmente entrò nella doccia e non ne uscì più. (Leupold Löwenthal, 1989).
Fonte:
Foto: Museo Freud
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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