Piercing: come e perché si usa
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Il piercing è una pratica antica e diffusa in tutto il mondo, che consiste nell’inserimento di gioielli in varie parti del corpo, attraverso la perforazione della pelle. Originariamente legato a rituali e simbolismi culturali, oggi il piercing è diventato una forma di espressione personale e uno degli elementi più comuni nella moda contemporanea. Cerchiamo di saperne di più.
Cosa è il piercing?
Il piercing (dall’inglese to pierce, forare) consiste nella perforazione di alcune parti del corpo (labbra, naso, guance, ecc.) per inserirvi anelli, orecchini, spille.
Da quanto tempo si pratica il piercing?
Il piercing è un’usanza che ha origini tribali. Infatti, in molte società primitive, il piercing veniva usato come forma di decorazione del corpo, sia per ragioni puramente estetiche, sia per ragioni rituali, ovvero per affermare la propria appartenenza a una particolare classe o etnia.
I primi ornamenti che sono stati indossati dagli esseri umani sono state le collane, fatte di fibre vegetali, nelle quali venivano infilati artigli di animali feroci: le portavano gli uomini, per dimostrare la propria capacità di cacciatori e dunque il loro valore, oppure erano simboli religiosi e di potere. Nel 4-5 mila a.C., anche le donne cominciarono ad indossare degli ornamenti, come ad esempio nella popolazione dei sumeri, ma solo quelle delle classi più elevate.
Gli antichi egizi praticavano il piercing dell’ombelico come segno di nobiltà e divinità. Anche i lobi delle orecchie erano comunemente perforati.
Molte tribù native americane usavano il piercing come parte di cerimonie religiose e riti di passaggio. I più comuni erano i piercing al naso e ai lobi delle orecchie.
In molte culture africane, il piercing del labbro e delle orecchie è una pratica diffusa, spesso legata a credenze spirituali e a marcatori sociali.
In India, il piercing del naso è tradizionalmente associato a simboli di bellezza e di status sociale.
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Oltre al piercing, in che modo gli esseri umani hanno cercato di cambiare i loro corpi?
Nella storia dell’essere umano c’è sempre stata la ricerca di ornamenti ‘permanenti’ al proprio corpo, eseguiti mediante marchi, tatuaggi, cicatrici, anelli ed altro impressi o infilati nella pelle. In alcuni casi si è voluto addirittura trasformare il corpo, ad esempio allungandone il collo attraverso la sovrapposizione di collane, oppure allungare con sistemi simili i lobi delle orecchie, restringere il giro vita, accorciare i piedi, circoncidere gli organi genitali ecc.
Cosa rappresenta il piercing nella cultura moderna?
In Occidente, la pratica del piercing ha preso il via sul finire degli anni ’70: la moda si è sviluppata prima negli Stati Uniti, fra i gay, poi è arrivata in Europa, soprattutto nell’ambiente artistico. Era molto diffuso anche nelle comunità che praticavano il sado-maso: chi portava il piercing era solitamente lo “schiavo”, ed i suoi anelli ai genitali o ai capezzoli erano il simbolo di sottomissione al “padrone”. Oggi il fenomeno non è più di nicchia e sta raggiungendo sempre più persone, di tutti i ceti sociali e di tutte le età.
Questo cambiamento è stato influenzato da vari fattori, tra cui l’industria della moda, la musica e la cultura pop.
Molte celebrità, infatti, hanno adottato e reso popolare il piercing, contribuendo a normalizzare questa pratica: icone della musica pop e rock come Madonna, Britney Spears e David Bowie hanno avuto un ruolo significativo nella sua diffusione.
Contemporaneamente, movimenti punk, goth e alternative hanno abbracciato il piercing come forma di ribellione contro le norme sociali. Il piercing è così diventato un simbolo di identità e appartenenza a queste comunità.
Cosa si intende per “piercing pesanti”?
I piercing ‘pesanti’ sono ad esempio il taglio della lingua, in modo da renderla biforcuta ed il dental piercing, con applicazione di capsule d’oro e brillantini, oppure lo scaring (tagli in profondità per ricavare cicatrici indelebili) ed il branding (marchi a fuoco), o il cutting (il corpo viene tagliuzzato). In questo caso si tratta di scelte ‘estreme’: una sorta di acting out, ovvero compiere un atto che esprima e riesca a sedare i pensieri angosciosi che affollano la mente.
Quanti tipi di piercing “leggero” esistono?
Esistono numerosi tipi di piercing “leggero”, ognuno con caratteristiche e tecniche specifiche:
- Lobo dell’orecchio: è il piercing più comune e socialmente accettato. Sin dagli albori dell’umanità, uomini e donne si sono perforati i lobi delle orecchie. Nella maggior parte delle tribù, i fori venivano progressivamente allargati di diametro. Nel Medioevo, in Europa, furono costretti a indossare un anello nell’orecchio tutti i criminali che si erano macchiati di qualche reato, come segnale di non appartenenza alla comunità, in modo che le persone potessero identificarli facilmente ed evitare i contatti con loro.
- Naso Il piercing al naso è molto popolare e può essere fatto attraverso la narice, il setto o il ponte. La sua origine risale a 4000 anni fa, in Medio Oriente; questa pratica si diffuse in India e Pakistan in particolare nel 16 °secolo. In occidente, dagli anni 1960-70, fu adottato dagli Hippy e dai Punk.
- Ombelico Particolarmente popolare tra le donne. La prima traccia di piercing all’ombelico risale agli Egizi, quando il gioiello in oro massiccio veniva indossato dal popolo delle alte caste (faraoni) come segno di purezza.
- Lingua è un piercing piuttosto audace che richiede una buona igiene orale per evitare complicazioni. Nei templi aztechi e maya, i sacerdoti si perforavano la lingua durante i rituali per comunicare con gli dei. Questo piercing li aiutava a impedire che gli spiriti malvagi entrassero nei loro corpi attraverso il cibo. Fra gli eschimesi e nelle tribù africane era frequente anche il piercing sulle labbra: le donne lo usavano come mezzo di seduzione
- Sopracciglio: Aggiunge un tocco di ribellione e stile.
- Piercing al petto Il piercing al petto era considerato un segno di forza, virilità, resistenza. I romani si trafiggevano i capezzoli per tenere agganciati i loro mantelli e per mostrare i loro alti ranghi. Dal 1890, le donne cominciarono ad adornare il seno con anelli, per abbellire i loro decolletés.
- Piercing ai genitali femminili Il piercing alle piccole labbra veniva praticato alle donne in alcune società tribali, ma anche alle schiave al tempo dei romani, per impedire loro di fare sesso: le due labbra venivano perforate e collegate da un anello.
- Piercing ai genitali maschili Spesso il fine del piercing nelle parti intime maschili ha uno scopo funzionale più che di seduzione: si pensava infatti che questo intervento possa aumentare la sensibilità delle parti forate.
- L’Ampallang è un piercing rituale dell’età adulta diffuso tra i Borneo Dayaks. Si tratta di un tipo di piercing genitale maschile che trapassa completamente il glande del pene in senso orizzontale. L’apadravka è originario dell’India ed è menzionato nel Kama Sutra: è un tipo di piercing genitale maschile che trapassa completamente il glande del pene in senso verticale, generalmente passando per il centro e attraversando quindi l’uretra. Il frenum, o piercing del frenulo era considerato conveniente per i monaci al fine di evitare qualsiasi pratica sessuale: consiste in una sequenza di piercing del frenulo paralleli che si estende dal glande fino alla base dell’asta peniena. L’hafada proviene dai paesi arabi e consiste in un piercing sullo scroto.
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Perché oggi le persone usano il piercing?
Oggi, molte persone scelgono di farsi un piercing per esprimere la propria individualità e creatività. È un modo per adornare il corpo e manifestare la propria estetica personale. Il piercing offre a ciascuno la possibilità di esprimere la propria identità e il proprio stile unico. Il fenomeno interessa persone di differente età, cultura e ceto sociale, anche se a praticarla sono soprattutto i giovani, che si infilano monili sulle sopracciglia, le labbra, il seno, la lingua, l’ombelico e tante altre parti del corpo, coperte o meno.
La ricerca scientifica ha suggerito le seguenti spiegazioni:
- consente di raggiungere gli ideali di bellezza dettati dalla moda del momento;
- suscita stupore e curiosità, catalizzando l’attenzione di chi guarda ed in molti casi crea scandalo;
- è un modo per essere al centro dell’attenzione, per uscire dall’anonimato, per trasgredire;
- è un’espressione di ‘diversità’ dalla massa (anche se poi la moda tende invece ad omologare i comportamenti, rendendo tutti simili nel loro voler essere diversi);
- è l’affermazione decisa di un diritto di disporre del proprio corpo come della propria identità e della propria vita;
- può rappresentare un forte impegno con sé stessi a ricordare un’esperienza, un amore, una persona per tutta la vita ;
- può servire, specie nel piercing ‘pesante’ ad esorcizzare il dolore e la morte e guadagnarsi così un pezzo di eternità.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
Il Dr. Walter La Gatta si occupa di:
Psicoterapie individuali e di coppia
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