Perché le persone comprano i biglietti della lotteria (ed altro ancora)
Se le persone veramente si rendessero conto delle loro probabilità di vincere la lotteria, non acquisterebbero mai un biglietto.
Eppure, i biglietti vengono acquistati così di frequente che le lotterie ben gestite sono, per gli organizzatori, quasi una licenza per stampare denaro.
Tutte le lotterie sfruttano una semplice distorsione del modo in cui la mente umana funziona, chiamata availability bias (in italiano “pregiudizio di disponibilità”, cioè attribuzione di un peso eccessivo ai dati e alle informazioni più facilmente reperibili, ndt) (che è la disperazione del popolo).
Si tratta della tendenza a giudicare le probabilità sulla base di quanto facilmente viene alla mente attraverso degli esempi.
Dal momento che gli organizzatori della lotteria pubblicizzano largamente le vincite del jackpot, la gente sente sempre parlare di persone che hanno vinto alla grande. Non si è invece saputo quasi nulla sulla stragrande maggioranza di persone che non hanno vinto un fagiolo.
Così le persone ritengono di avere più probabilità di vincere alla lotteria di quelle che realmente hanno.
La lotteria del Regno Unito è pubblicizzata con la frase “Potresti essere tu“, che, naturalmente, è tecnicamente vero. A dire tutta la verità dovrebbe essere letta così: “Potresti essere tu, ma quasi certamente non sarai”
Attacco di squali!
Questa tendenza interessa tutti i tipi di giudizi che produciamo su base mnestica. Ecco alcuni esempi:
- Un medico che ha appena diagnosticato due casi di meningite batterica è probabile che gli sembri di riconoscerla anche nel paziente successivo, anche se ha solo l’influenza, cui l’altra malattia assomiglia.
- Le persone ritengono di avere maggiori probabilità di essere assassinate rispetto all’ammalarsi di cancro allo stomaco, perché gli omicidi sono così frequentemente riportati nella cronaca giornalistica (Brinol et al., 2006). In realtà si hanno cinque volte maggiori probabilità di morire di cancro allo stomaco (che è già abbastanza raro) che di essere assassinati.
- Lo stesso vale per attacchi di squalo, che si pensa siano relativamente frequenti a causa della cronaca riportata sui media. In realtà è molto più probabile essere uccisi da un pezzo caduto da un aereo, che in sé è già incredibilmente improbabile (Read, 1995).
- Quando due dei tuoi amici hanno appena avuto incidenti d’auto, si ritiene che le strade stiano diventando sempre meno sicure e si pensa di avere maggiori probabilità di avere un incidente.
Uno dei miei esempi preferiti, però, è che gli studenti universitari spesso pensano che in un test a scelta multipla, si dovrebbe sempre rispettare la prima risposta, piuttosto che cambiarla. In realtà questo è sbagliato e spiego qui il perché: Multiple-Choice Tests: Why Sticking With Your First Answer is (Probably) Wrong. (Perché confidare nella tua prima risposta è (probabilmente) sbagliato).
E gli esempi potrebbero continuare …. Quando l’informazione è più evidente, vivida o più facile da ricordare, tende ad influenzare il nostro modo di valutare la probabilità di tale evento.
Il motivo per cui abbiamo questi pregiudizi è che qualche volta essi rappresentano un modo efficace per prendere decisioni rapide. Per esempio, alcuni eventi memorabili, come subire una intossicazione alimentare da un cattivo piatto di gamberi al curry, insegnano importanti lezioni (circa i ristoranti a buon mercato).
Chiedere aiuto è il primo passo!
Superare il pregiudizio
Spesso, però, questi pregiudizi servono a renderci più nervosi di quanto sia necessario. Ma c’è un modo per batterli senza ricorrere ad un manuale di statistica, un attuario o un super-computer. La chiave è quella di cercare di ricordare gli esempi di quell’evento che non sono così memorabili. Ad esempio, quante persone conoscete che :
- non sono state assassinate;
- non sono riuscite a vincere il jackpot della lotteria;
- non sono state uccise da un attacco di squali.
Se siete come me, scoprirete che queste persone sono realmente tante. Trovo che questi pensieri siano una buona ricetta per una vita meno stressante.
Jeremy Dean
Link all’articolo originale: The Availability Bias: Why People Buy Lottery Tickets, PsyBlog
Riproduzione autorizzata. Traduzione a cura di psicolinea.it
Immagine:
Pexels
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Jeremy Dean
è un ricercatore presso lo University College London.
E’ laureato in legge e in psicologia. In precedenza ha lavorato anche nel mondo di Internet.
Buongiorno,
ottimo articolo…
credo che la gente giochi alla lotteria perchè spera, sogna o si illude, forse, di riuscire a risolvere i propri problemi in questo modo. Più il nostro paese scende in basso più questo genere di illusioni si fanno strada tra le persone che non riescono a portare a casa la pagnotta.
Credo che la disperazione che c’è in questo periodo offuschi la logicità e la razionalità che dovrebbe far parte di ognuno di noi.
Michele