Perché la paura ci fa tremare… Di piacere
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Le fantasie e gli scenari sessuali sono praticamente tutti legati a situazioni che non hanno nulla a che fare con il piacere, o con qualcosa di sensuale, ma al contrario sono le situazioni stressanti e pericolose che ci eccitano. Possiamo trovarvi un collegamento con il mito della Medusa?
Ne L’Irrésistible pouvoir du sexe, lo psicoanalista Gérard Bonnet, analizza la sessualità con piacevole ironia. Il tono è già impostato nell’introduzione:
“Quando si tratta di sessualità, è in primo luogo al sesso genitale che si pensa spontaneamente, che regola l’unione tra i due sessi e apre l’accesso al corrispondente orgasmo.”
Per Gérard Bonnet, alla base della sessualità, c’è dunque una storia di organi che si compenetrano: foro e barra. Orifizio e collettore. Bullone e vite. Facendo riferimento ai principi fondamentali della fisica, i nostri genitali evocano la nascita dell’umanità nella sua forma più binaria. E’ così che abbiamo scoperto di poter creare il fuoco, strofinando un bastone in una cavità. Come nasce la scintilla: un polo positivo che si congiunge ad un polo negativo. La sessualità genitale, è così un pieno che riempie un vuoto… E’ il calore che ci pervade.
Ci sono un numero considerevole di studi sulla questione, che hanno l’obiettivo di insegnare a praticarla nelle migliori condizioni possibili, ha commentato Gérard Bonnet, con molta ironia.
Ciò che conta è che la sessualità non è una questione di piacere, ma di preoccupazione, dice. E questo vale per tutti, perché abbiamo tutti una parte maschile e una parte femminile dentro di noi. Tutti noi, maschi e femmine cresciamo in una società che ci priva dell’ “altro”, costringendoci ad entrare in una sorta di stampo. Da un lato i maschi, dall’altro le femmine. Occorre scegliere. E’ necessario tagliare una parte di noi stessi… Cosa che avviene non senza dolore.
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Anche se il ragionamento di Gérard Bonnet è focalizzato sull’ansia di castrazione, esso si basa su una teoria interessante che molti studi sembrano confermare: ciò che stimola la nostra libido, non è l’evocazione di un campo di margherite in primavera, popolato da cervi e conigli… È piuttosto la sagoma di uno squalo o la testa di una Medusa spaventosa, dai capelli irti come serpenti.
Pioniere di questa teoria fu Freud, che la formulò nel maggio 1922, in un articolo molto breve, pubblicato solo nel 1940, nella rivista Imago. L’articolo si intitola “testa di Medusa”. Gérard Bonnet spiega: “come suo solito, Freud adotta il punto di vista dell’uomo, ma l’esperienza è trasponibile da un sesso all’altro, a seconda di come ci si pone all’interno del discorso. Ci sono più rappresentazioni della testa di Medusa. Esse incarnano sempre in un modo o nell’altro la testa decapitata della Gorgone, una testa orribile da guardare. Questa immagine, dice Freud, rappresenta il sesso femminile come l’uomo se lo immagina, a priori, un sesso castrato, che esprime la differenza sessuale nei suoi aspetti più brutali e più terrificanti, dal suo punto di vista. (…) Ora, nei confronti di questa immagine, la reazione psichica umana è duplice: da un lato vi è orrore, angoscia di castrazione, un’esperienza che è simile, a livello psichico, alla perdita di un organo vitale, a livello biologico. Con rappresentazioni di questo stesso tipo: sangue versato, mutilazioni, esecuzioni, alcuni svengono. D’altra parte, allo stesso tempo, si produce un evento che il mito formula in termini di pietrificazione. Sessualmente, scrive Freud, questo si traduce nell’erezione. Ciò che angoscia al massimo livello, la perdita o la mancanza propria dell’altro sesso, permette al soggetto di reagire, prendendo coscienza, in particolare di quello che ha, dei suoi mezzi. Lo studio clinico ci dice infatti che gli impulsi masturbatori si verificano quando si prova una estrema angoscia, principalmente per rassicurarsi”.
E così, dice Gérard Bonnet, noi avremmo delle «vampate di calore» in presenza di situazioni perturbanti o inquietanti. E’ possibile ? In Occidente, questa teoria sembra pertinente.
Fu l’americano Ramsey, nel 1943, che elencò per primo le situazioni apparentemente non sessuali che possono produrre eccitazione. Curiosamente, questa lista include situazioni angoscianti, umilianti o dolorose. L’erezione (umidità) è allo stesso modo provocata dalle punizioni, dalla paura di essere puniti, dalla boxe, dalla lotta, dall’ avere paura, dalla collera, dagli insulti, dall’essere perseguitati da persone più grandi di età e più forti…
Qualche anno dopo, Kinsey – zoologo specializzato nel comportamento delle vespe delle galle («che raccolse in migliaia di esemplari per concludere, stupito, che non ve ne sono due uguali, come accade anche in due fiocchi di neve, né nell’aspetto, né nel comportamento» 1) – pubblicò in un rapporto il risultato di una minuziosa analisi di massa sulla sessualità umana. «Invece che raccogliere le vespe, spiega Elisa Brune (ne La révolution du plaisir féminin), Kinsey iniziò a raccogliere prove sulla sessualità attraverso lunghe interviste dettagliate – e scoprì, ancora una volta, con rinnovato stupore, che non ci sono due uguali. Ottenuto un finanziamento da parte della Fondazione Rockefeller, che gli permise di assumere del personale, raccolse nel corso degli anni migliaia di testimonianze (diciotto chilometri in tutto) che si tradusse poi in due relazioni enormi, una sulla sessualità maschile l’altra sulla sessualità femminile. Questi due studi evidenziano la frequenza e la varietà di attività sessuali insospettabili, sia nelle donne che negli uomini, e un divario enorme rispetto alla morale ufficiale. Per la prima volta, diventata oggetto di studio su larga scala, la realtà sessuale emerge attraverso la cortina di fumo della norma sociale.”
Risultò da questa indagine, tra le altre cose, che i bambini e i pre-adolescenti hanno spesso emozioni palpabili senza alcuna stimolazione manuale: essi si eccitano attraverso una sorta di meccanismo emotivo legato allo stress e allo sconvolgimento. Kinsey descrive più di una dozzina di scenari emozionanti che includono: la paura, la vista di un incidente, parlare in classe, essere interrogati vicino alla cattedra, ecc.
Raggiunta l’età adulta, dal 10 al 20% degli uomini e il 3-12% delle donne fanno del sadomasochismo il motore della loro sessualità, ma molte più persone di quelle che possiamo immaginare fantasticano su storie di bondage , di stupri o di sesso di gruppo (che comporta l’idea un po’ paurosa di essere in competizione con rivali o potenziali concorrenti ) …
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Il motore della libido degli adulti rimane dunque legato all’idea del pericolo. Cosa c’è di più rischioso che incontrarsi? Fare l’amore con uno sconosciuto? Andare ad un appuntamento con uno sconosciuto in un hotel?
Nel 1980, uno studio pubblicato negli Archives of Sexual Behavior, da Claude Crépault e Marcel Couture (Université du Québec) accreditava questa tesi: il 46% degli uomini intervistati dicono di sognare di essere rapiti e “violentati” da parte delle donne, il 12% si eccitano all’idea di essere umiliati, il 36% amerebbe consegnarsi agli appetiti sessuali di una donna …
Nel 1985, i ricercatori Arndt, Foehl e Good (1985) sostennero che il 33% delle donne e il 50% di uomini fantasticavano all’idea di violentare o legare la loro partner.Nel frattempo, altri studi sui meccanismi dell’erezione hanno avanzato l’idea che la paura, lungi dall’impedire la tumescenza può addirittura crearla. Nel 1982, Sarrel e Master raccolsero una serie impressionante di casi di adulti di sesso maschile vittime di abusi sessuali: costretti ad avere rapporti sessuali sotto la minaccia di donne armate o fisicamente violente, sono stati in grado di mantenere l’erezione, nonostante la paura, la vergogna e l’imbarazzo.
Nel 1983, Barlow et al sottomisero alcuni soggetti ad un duplice vincolo: stimoli erotici insieme alla “minaccia di una scossa elettrica” Curiosamente, questi uomini si eccitarono di più e più a lungo degli uomini che furono sottoposti solo a stimolazione erotica, senza minaccia. Che cosa significa?
Per Gérard Bonnet, la risposta è quasi ovvia: di fronte ciò che li spaventa, gli umani si eccitano come reazione di difesa. Trasformano la paura in energia assorbendo il calore e il piacere di questa paura erotizzata, ritrovando così la fiducia in sé stessi … “Gli atti genitali sono come un catalizzatore per affrontare la differenza sessuale, proprio perché si è in due, due differenti che si rimpallano l’angoscia individuale e si forniscono ampie rassicurazioni” dice.
Al di là della sua funzione primaria (riproduttiva), la sessualità genitale ha la virtù di essere un esorcismo: permette di superare magicamente le angosce. Queste angosce variano nelle diverse culture così come negli individui, naturalmente, e la grande importanza che Bonnet Gérard attribuisce all’angoscia della differenza sessuale non è certamente universale.
Ma l’idea che la sessualità venga usata per affrontare i nostri demoni è probabilmente valida per molte persone. E’ un gioco che consiste nel farsi paura, oh così delizioso.
Ne approfitto per allegare una delle mie scene preferite del cinema.
(Vedi la Versione del film La Bella e la Bestia (1946) in Italiano)
Nota 1/ La révolution du plaisir féminin, Elisa Brune, ed. Odile Jacob
L’irrésisitible pouvoir du sexe, Gérard Bonnet, ed. Payot.
Altre informazioni sul mito della medusa : Alfred Jarry et l’obsession de la castration, Qu’est-ce qui nous met en érection?
Agnès Giard
Leggi l’articolo in francese: Pourquoi la peur nous fait frissonner… de plais, Les 400 culs, Liberation
Traduzione a cura di psicolinea.it
Riproduzione autorizzata
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Una Conferenza sulla Paura
Relazione La sessualità femminile fra sapere e potere
Convegno Diventare Donne
18 Marzo 2023, Castelferretti Ancona
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
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Agnès Giard autrice di libri, giornalista e dottore in antropologia, ha lavorato in passato su nuove tecnologie, artisti underground e cultura popolare giapponese, prima di dedicarsi alla sessualità. Nel 2000, è diventata corrispondente per la rivista giapponese SM Sniper con cui lavora da più di dieci anni. Nel 2003 ha pubblicato un libro d’arte in Giappone: Fetish Fashion poi ha iniziato una serie di ricerche che saranno pubblicate in collaborazione con artisti contemporanei giapponesi come Tadanori Yokoo, Makoto Aida, Toshio Saeki, etc. Il suo primo libro, L’Imaginaire érotique au Japon, tradotto in giapponese, è classificato 4 ° tra i libri stranieri più venduti. La sua biografia completa è disponibile qui:
http://sexes.blogs.liberation.fr