Quando la passione per il lavoro diventa un’ossessione
Relazione sulle Coppie Non Monogamiche
La passione per il proprio lavoro è spesso vista come una qualità positiva. Essa può motivare, stimolare la creatività e portare a grandi risultati professionali. Tuttavia, quando questa passione si trasforma in ossessione, il confine tra ciò che è salutare e ciò che è dannoso si fa sottile. Cerchiamo di capire meglio come stanno le cose.
Che differenza c’è tra passione e ossessione in campo lavorativo?
- Passione: È un coinvolgimento genuino, che genera entusiasmo e soddisfazione. Chi lavora con passione riesce a mantenere un equilibrio tra vita professionale e personale, vedendo il lavoro come una parte significativa della propria vita, ma non l’unica.
- Ossessione: Quando la passione si trasforma in un’attenzione eccessiva, il lavoro può diventare un pensiero costante, occupando ogni spazio mentale ed emotivo. Questo spesso porta a trascurare altri aspetti della vita, come le relazioni personali, la salute fisica e mentale.
Quali sono le cause della passione per il lavoro?
È importante identificare le cause della passione per il lavoro, che possiamo distinguere fra “ossessive” e “armoniose” (Ide Katrine Birkeland, 2014)
La prima forma non solo è negativa in quanto la persona soffre di idee ossessive per il proprio lavoro ma anche perché questo può condizionare negativamente anche l’ambiente e le relazioni con i colleghi, come hanno dimostrato le ricerche svolte in passato sulla passione ossessiva per lo sport o per il gioco d’azzardo.
Il secondo tipo di passione lavorativa, quella “armoniosa” è invece associata a benessere, creatività, impegno organizzativo. Il lavoro rappresenta in questo caso qualcosa di importante e piacevole, ma non è così imperativa.
Quali sono i segnali di un rapporto ossessivo con il lavoro?
Le persone ossessionate dal proprio lavoro si definiscono per quello che fanno, non per quello che sono (es: sono un tecnico informatico, non semplicemente “sono Gianni”). Questo genere di attaccamento al lavoro porta spesso al burnout, a conflitti lavoro/famiglia e ad una vita sempre sotto stress, perché il lavoro occupa un tempo eccessivo nella propria esistenza. Possono inoltre essere osservati:
- Pensiero costante al lavoro: anche durante momenti di svago o riposo, non si riesce a “staccare”.
- Difficoltà a delegare: si ha la sensazione di dover fare tutto da soli per garantire la perfezione.
- Sacrificio delle relazioni personali: amici, familiari e partner vengono messi in secondo piano.
- Trascuratezza della salute: riduzione delle ore di sonno, alimentazione disordinata e aumento dello stress.
- Perdita di piacere: il lavoro non è più una fonte di soddisfazione, ma una necessità compulsiva.
È un bene o un male l’ossessione per il lavoro?
L’ossessione per il lavoro può sembrare positiva in termini di produttività a breve termine, ma ha conseguenze potenzialmente gravi sul lungo periodo:
- Effetti positivi: Brevi periodi di intenso coinvolgimento possono portare a successi professionali o al raggiungimento di obiettivi importanti. Tuttavia, questa intensità deve essere temporanea e bilanciata.
- Effetti negativi: Il burnout è uno dei principali rischi di un rapporto ossessivo con il lavoro. A livello psicologico, può emergere ansia, depressione e una diminuzione dell’autostima. Dal punto di vista fisico, lo stress cronico può causare problemi cardiovascolari, disturbi del sonno e indebolimento del sistema immunitario.
Come si comportano gli ossessivi per il lavoro?
Gli “ossessivi” per il lavoro sono, in genere, più scorretti e maleducati nei confronti dei colleghi: essi non “brillano” affatto in un’organizzazione dove la collaborazione conta più della concorrenza tra dipendenti.
Come ritrovare un equilibrio?
- Riconoscere il problema: il primo passo è identificare i comportamenti ossessivi e i loro effetti sulla propria vita.
- Stabilire confini chiari: ad esempio, evitare di controllare le email fuori dall’orario lavorativo o dedicare serate alla famiglia e agli amici.
- Praticare la mindfulness: tecniche di meditazione o consapevolezza possono aiutare a mantenere il focus sul momento presente e a ridurre l’ansia legata al lavoro.
- Delegare e chiedere aiuto: accettare che non tutto dipende da sé è fondamentale per ridurre il carico di lavoro e lo stress.
- Prendersi pause regolari: concedersi vacanze, hobby e tempo libero è essenziale per ricaricare le energie.
Come evitare di assumere persone ossessive verso il lavoro?
- Identificare le ragioni per cui le persone amano il proprio lavoro: hanno qualcos’altro di cui occuparsi dopo l’orario di lavoro? Come spiegano la loro passione per il lavoro?
Dr. Walter La Gatta
Fonte citata:
BI Norwegian Business School. (2014, July 17). “Feeling passionate about one’s job is not always a good thing.” Medical News Today, via Feeling passionate about one’s job is not always a good thing, MNT
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Una intervista sulla Timidezza
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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