Partners surrogati: le terapie sessuali “pratiche”
Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI E ONLINE
Come lavorano i sessuologi e i terapeuti sessuali?
I sessuologi, o terapeuti sessuali, parlano con i loro pazienti e li aiutano ad affrontare i problemi sessuali, a livello individuale e di coppia. Non vi è nessun contatto fisico fra un sessuologo e un paziente, anche perché è strettamente vietato dal codice deontologico.
Chi sono i partner surrogati?
I “partner surrogati” non hanno una qualifica professionale (medico o psicologo) e si occupano, di fatto, degli aspetti pratici delle disfunzioni sessuali lamentate dai loro clienti.
Quando sono nati i partner surrogati?
A concepire l’idea furono Masters e Johnson, il cui programma terapeutico si basava sulla osservazione che in molti casi una disfunzione sessuale poteva essere risolta grazie all’aiuto di un partner incline a collaborare, e alcune persone non avevano un partner. Cominciarono quindi a formare delle persone che lavorassero come partner surrogati. Questi partner surrogati lavoravano sotto la direzione di un terapeuta qualificato ed erano soprattutto donne.
Ha avuto successo questo tipo di pratica?
La pratica della Surrogate Partner Therapy raggiunse il suo apice all’inizio degli anni ’80 con alcune centinaia di partner surrogati che praticavano negli Stati Uniti. Da allora, la popolarità della Surrogate Partner Therapy è diminuita, ma è recentemente tornata alla ribalta dopo il film del 2012 The Sessions.
In cosa si differenziano i partner surrogati dai lavoratori del sesso?
I lavoratori del sesso offrono un’esperienza sessuale: il loro intervento somiglia a una transazione commerciale. Il partner surrogato si impegna non solo a offrire una prestazione sessuale, ma anche a insegnare la sessualità al proprio cliente, in modo che lui/lei possa risolvere il problema sessuale. Ai lavoratori sessuali ci si rivolge per ottenere un’esperienza immediata: lo scopo è meramente sessuale e legato al momento presente, il partner surrogato offre un’esperienza anche formativa, volta al benessere e che riguarda anche il futuro del cliente.
Chi si avvale di questo servizio?
In passato ne usufruivano principalmente gli uomini, ma ora sempre più donne stanno rivendicando il loro diritto all’orgasmo e alla soddisfazione sessuale e non esitano a rivolgersi a questo tipo di servizio.
I partner surrogati possono essere abbinati a una psicoterapia?
Si. In genere un partner surrogato lavora in collaborazione con un terapeuta per raggiungere gli obiettivi del proprio cliente. Questo modello triadico viene utilizzato per supportare due volte il cliente: mentre elabora le sue problematiche con il terapeuta, svolge esercizi pratici con il partner surrogato.
Esiste un’associazione dei partner surrogati?
Si. I partners surrogati, per non essere confusi con i semplici lavoratori del sesso si sono costituiti in un’associazione l’International Professional Surrogates Association (IPSA): assicurano una formazione ai loro membri, i quali devono rispettare un codice etico. Al culmine del suo successo, l’IPSA aveva 200-300 soci negli Stati Uniti, ma ora si sono ridotti a 50
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Dove si possono trovare dei partner surrogati?
Ad esempio nel centro di Tel Aviv, dove la Clinica della Dr. Ronit Aloni permette di essere presi in carico da partner sessuali qualificati. La sua teoria è semplice: per ballare il tango bisogna essere in due.
Dice la Aloni: “La terapia sessuale è, per definizione, una terapia di coppia e pertanto le persone che non hanno un partner non possono avere la terapia, per cui un partner surrogato ci consente di fare una cosa etica e fornire terapia alle persone che ne hanno bisogno.”
Dei circa 200 clienti che la clinica vede ogni anno da tutta Israele, circa un terzo lavora con un partner surrogato, con il quale si impegna in attività sessuali dirette. Circa il 65 percento dei clienti è di sesso maschile. I loro problemi includono disabilità fisiche, come paralisi o traumi cerebrali e disturbi mentali come l’autismo o la schizofrenia. Circa la metà ha disturbi sessuali, come spasmi vaginali o disfunzione erettile. Quasi tutti provano ansia per la vita sessuale.
“Non si tratta sempre di sesso: a volte dico al mio staff che siamo davvero una clinica per l’ansia” dice la Aloni, che impiega una trentina di terapeuti sessuali, fisioterapisti, assistenti sociali e medici, insieme a una dozzina di surrogati. Una volta alla settimana, i pazienti incontrano un surrogato, una “persona normale” che è addestrata in clinica e, separatamente, un terapeuta sessuale, che supervisiona il trattamento.
Il trattamento dura in genere dai tre ai quattro mesi, sebbene possa protrarsi per anni. I pazienti e i surrogati devono essere testati per le malattie a trasmissione sessuale e usare contraccettivi. I trattamenti possono costare fino a $ 2.000 al mese.
In genere, il cliente e il surrogato iniziano la loro relazione incontrandosi in un bar o in un altro luogo pubblico. Quando sono pronti a fare pratica si incontrano per una sessione di 90 minuti nelle stanze della clinica. La penetrazione è l’ultimo passaggio del trattamento e generalmente si verifica solo negli ultimi due incontri. I clienti vengono incoraggiati ad instaurare relazioni sentimentali e sessuali con altre persone, mentre sono in terapia.
“Talia”, che ha chiesto di adottare uno pseudonimo per proteggere la sua privacy, è stata una surrogata sessuale nella clinica di Aloni per alcuni anni e ha lavorato con tutti i tipi di pazienti, dai soldati quadriplegici agli uomini d’affari apparentemente sicuri di Tel Aviv. Una donna in forma, dai capelli scuri sulla cinquantina, attualmente vede tre pazienti a settimana. Dice si essere entrata a lavorare in questa clinica perché ha visto un’opportunità per curare le persone. “Forse sembra un cliché, ma ho la capacità di amare e non avere paura di essere compassionevole”, ha detto in un’intervista. “Coccolo i pazienti in un posto molto sicuro e li lascio crescere. Non mi piace che l’umanità soffra.
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Sebbene la maggior parte dei pazienti della clinica non siano religiosi, giovani uomini ortodossi e haredi che sono attratti dallo stesso sesso a volte frequentano la clinica per imparare a fare sesso con le donne. Nella maggior parte dei casi vengono inviati da rabbini. Sono trattati da terapeuti ortodossi e surrogati del sesso “kosher” che sono disposti a usare la mikvah, o bagno rituale, prima di impegnarsi nel sesso con i loro clienti. La Aloni ha specificato che non può cambiare le loro preferenze sessuali, ma solo aiutarli a gestirle. Rifiuta, inoltre, qualsiasi confronto con la discussa terapia di conversione.
Gli organizzatori sostengono che le sessioni sono ben pianificate e meno ansiogene per i pazienti degli incontri sessuali possibili nel mondo reale, dove tutto può accadere.
In genere, la terapia con le donne inizia con esercizi di contatto oculare e nel prendere per mano la cliente. Il rapporto sessuale, quando accade, avviene molto più avanti nel corso della terapia. Ogni cliente è diversa, ma la maggior parte di loro richiede un rapporto sessuale come parte del trattamento. I trattamenti di solito durano da tre a sei mesi, per un totale di 30 – 35 ore.
La Aloni ha aperto la sua clinica in Israele alla fine degli anni ’80 ed ha iniziato trattando i soldati kibbutznik gravemente feriti; nel 1999 ha aperto la sua clinica al grande pubblico. Il Ministero della Difesa le invia i suoi soldati gravemente feriti e paga per il loro trattamento. Così fanno anche gli ospedali e le cliniche in Israele. La Aloni è un membro rispettato dell’associazione professionale Israel Society for Sexual Therapy Training e una presenza regolare nella televisione israeliana; tiene inoltre un corso di riabilitazione sessuale presso la Tel Aviv University Medical School, conferenze all’estero ed ha contribuito a numerosi libri in lingua inglese sulla terapia sessuale.
La perplessità nell’uso di questi professionisti del sesso è che a livello legale non vi sono differenze fra le loro prestazioni e quello di persone dedite alla prostituzione. Un altro problema è che potrebbe inevitabilmente nascere un affetto tra la paziente e il partner surrogato, non necessariamente ricambiato dal “terapeuta”, che fa sesso per mestiere e che per questo desidera essere retribuito. Probabilmente inoltre, ciò che funziona in un rapporto protetto e “terapeutico” potrebbe non ripetersi in un rapporto normale, con un uomo conosciuto casualmente in un bar.
Dr. Walter La Gatta
Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Fonte:
Use of Surrogate Sex Partners Rising Among Women, Myhealthnewsdaily
This Tel Aviv therapist is selling the healing power of sex with a stranger; Jewish Telegraphic Agency
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
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