Le funzioni cognitive nell’ospedalizzazione degli anziani
Un nuovo studio, pubblicato su Neurology del 21 marzo, ha scoperto che i soggetti più anziani che vengono ricoverati in ospedale possono subire un aumentato rischio di declino cognitivo.
Lo studio, condotto da ricercatori dell’Alzheimer’s Disease Center e del Rush Institute for Healthy Aging, presso la Rush University, ha scoperto in particolare che l‘ospedalizzazione degli anziani è associata ad un aumento dei problemi relativi alle capacità di memoria e di pensiero.
E ‘ risaputo che la memoria e le capacità di pensiero diminuiscono gradualmente nel corso del processo di invecchiamento, ma in questo studio i ricercatori hanno scoperto che le funzioni cognitive decadono con una rapidità doppia se il paziente viene ospedalizzato, rispetto alle prestazioni dello stesso soggetto prima del ricovero o in confronto ad un gruppo di controllo composto di soggetti non ospedalizzati. Su specifici test cognitivi, il tasso di declino cognitivo dopo la prima degenza in ospedale risultava triplicato su un test di memoria di lungo termine e 1,5 volte più veloce su un test di attenzione. I risultati sono rimasti gli stessi anche dopo aver preso in considerazione fattori come la malattia grave, la degenza più lunga e l’età avanzata.
In genere, la disfunzione cognitiva può rappresentare una complicazione della malattia dell’anziano e può accrescere le probabilità di ricovero del paziente in ospedale, ma in questo studio solo il 3 per cento dei pazienti ricoverati in ospedale avevano malattie gravi.
Lo studio ha coinvolto 1.870 persone di età superiore ai 65 anni residenti a Chicago, sia bianchi che neri. Essi sono stati intervistati ogni tre anni, per 12 anni, per testare la loro memoria e la capacità di pensiero. Di questi, 1.335 persone, o il 71 per cento, sono stati ricoverati almeno una volta durante lo studio. Ulteriori ricerche potrebbero aiutare a sviluppare strategie per prevenire i problemi di salute nelle persone anziane, per modificare le politiche sanitarie riguardo all’ospedalizzazione dei pazienti anziani.
Dr. Walter La Gatta
Fonte: Rush University Medical Center, via Science Codex
Immagine:
Yourdon, Flickr
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Dr. Walter La Gatta
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