L’Io e l’Es – Freud (1922)
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Da questa superficie di contatto, l’Io gradualmente si differenzia e si separa, conformandosi come una proiezione psichica della superficie corporea. La percezione ha nell’Io quella funzione dinamica che nell’Es è data dalla pulsione.
In questa nuova topica l’Io dipende dal mondo esterno, è radicato nel corpo, nel suo sistema di energie e di rappresentazioni fantasmatiche. L’Io rappresenta, nei confronti dell’Es, la realtà esterna e, nell’adempiere a tale funzione, deve osservare il mondo, conoscerlo, memorizzarlo, distinguere ciò che è obiettivo dalle deformazioni apportate dai desideri (esame di realtà). Scrive Freud:
” Per incarico dell’Es l’Io domina gli accessi alla motilità, ma ha inserito tra pensiero e azione la dilazione dell’attività di pensiero (…). In tal modo ha detronizzato il principio del piacere e l’ha sostituito con il principio di realtà, che promette più sicurezza e maggior successo “
Oltre che tenere conto della realtà, l’Io deve anche mediare tra le pressanti richieste dell’Es e quelle del Super Io. Per poter fare questo è dotato della capacità di sintetizzare i contenuti, di gerarchizzare le domande, di riassumere i processi psichici, di unificare ciò che è frammentario e caotico.
Relazione La sessualità femminile fra sapere e potere
Convegno Diventare Donne
18 Marzo 2023, Castelferretti Ancona
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Il Super Io (Uber-Ich) è una formazione in gran parte inconscia, che si contrappone all’Io e lo giudica criticamente. E’ la coscienza morale, che si forma quando il soggetto esce, nel suo sviluppo psicosessuale, dal periodo dell’Edipo (il SuperIo è infatti “l’erede del complesso edipico”, e si forma intorno ai 6 anni), interiorizzando la figura paterna, i suoi dettami ed i suoi insegnamenti.
Il SuperIo diventa dunque una sorta di giudice interno, che regola il comportamento messo in atto dall’Io attraverso una serie di valori, dogmi, precetti, censure, sensi di colpa. Freud specifica che il SuperIo si forma non tanto ad immagine del padre, quanto ad immagine del SuperIo paterno, di quella istanza cioè che si è formata nell’infanza del padre, dall’introiezione del nonno: in tal modo si stabilisce una trasmissione generazionale che trascende la famiglia nucleare.
Ne risulta una arcaicità di questa istanza di cui bisogna tenere conto, avverte Freud, nella elaborazione dei cambiamenti sociali. Una parte della personalità infatti sarà sempre riottosa ad accogliere norme e comportamenti nuovi.
Dr. Giuliana Proietti,
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Autori:
Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta
Fonte: Silvia Vegetti Finzi, Storia della Psicoanalisi, Mondadori
Immagine: grafico sulla seconda topografia (Io, Es, SuperIo) che Sigmund Freud pubblicò nel libro L’Io e l’Es, nel 1922 da Wikimedia
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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