L’interpretazione dei sogni per chi non ha letto il libro
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Tutti conoscono questo libro, ma pochi lo hanno realmente letto. Spero, con questo articolo, di poter far conoscere al lettore interessato, ma pigro, tutto ciò che c’è da sapere in merito, se ha deciso che non lo leggerà mai, oppure, chissà, di invogliarlo alla sua lettura. De gustibus non est disputandum !
Cosa è l’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud?
E’ uno dei libri più importanti del XX secolo. Pubblicato per la prima volta nel 1900, fornisce una rivoluzionaria teoria dei sogni e un metodo innovativo per interpretarli.
Quali teorie vuole esporre Freud in questo libro?
Il libro rappresenta il primo grande tentativo di Freud di esporre la sua teoria di un inconscio dinamico, che si viene a creare durante l’infanzia e che opera continuamente in ogni mente umana.
Cosa è il sogno per Freud?
Per Freud, il sogno è un’attività mentale che segue dei meccanismi logici. Identificando questi meccanismi, Freud tenta di gettare nuova luce sul funzionamento dell’inconscio e sul suo potente ruolo nella vita umana.
Quando è uscito esattamente il libro?
Il volume della Traumdeutung (Interpretazione dei sogni) uscì in realtà il 14 novembre 1899, ma l’editore preferì scrivere sul frontespizio la data del 1900. Fu una geniale intuizione, perché questo libro era destinato ad incidere profondamente sulla vita delle persone vissute in quel secolo.
Cosa è la frase in latino che vediamo nella copertina?
FLECTERE SI NEQUEO SUPEROS ACHERONTA MOVEBO (Virgilio)
Significa che Freud, con questo libro, vuole avviare un processo che permetta ad una persona di acquisire un sapere su di sé fino ad allora sconosciuto perché inaccessibile alla coscienza. Significa, in altre parole, trasformare ciò che era “inconscio” in sapere “cosciente”, di cui potrà finalmente disporre per meglio orientare la sua vita e le sue scelte.
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Quale è lo stile del libro?
Il libro, specialmente nell’edizione in lingua originale, ha un’esposizione particolarmente brillante, ricca di riferimenti culturali e di episodi della vita dello stesso Freud e dei suoi pazienti.
In modo del tutto insolito, per una monografia scientifica, L’Interpretazione dei Sogni è un libro profondamente personale.
Molti dei sogni discussi al suo interno sono una produzione onirica dello stesso Freud, anche se vi sono anche i sogni dei suoi pazienti.
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Come si compone il libro?
L’opera è composta di sette capitoli:
- Primo: si parla di ciò che si conosceva sul sogno fino ad allora.
- Secondo: si parla del metodo interpretativo in generale e si porta come esempio il sogno di Irma.
- Terzo: si parla del sogno come realizzazione di un desiderio.
- Quarto: si parla della deformazione del sogno, affinché non venga bloccato dalla censura.
- Quinto: Freud parla di alcuni sogni caratteristici e spiega da dove derivano, come nascono.
- Sesto: si parla del lavoro onirico: la simbolizzazione, la drammatizzazione, lo spostamento dell’enfasi, la condensazione, l’elaborazione secondaria.
- Settimo: si parla della psicologia del sogno.
Quali sono i sogni significativi di Freud citati nel libro?
Freud cita un sogno che riguarda la morte di suo padre, il suo matrimonio con Martha Bernays, la nascita dei loro figli, così come la decadente situazione politica a Vienna e l’ascesa dell’antisemitismo.
Nei suoi sogni, i dettagli di queste esperienze si combinano in modo inaspettato con ricordi che risalgono alla sua prima infanzia.
Si può dire che il libro sia, in qualche modo, l’invenzione di un nuovo genere letterario?
Si, si tratta della storia di una vita narrata attraverso i sogni.
“Nel mio modo di scoprire la soluzione del sogno vengono rivelate cose che non ero disposto ad ammettere nemmeno a me stesso.”
Sigmund Freud
Il libro fu subito un successo letterario?
Assolutamente no. Come spesso accade, i contemporanei non si resero immediatamente conto della portata storica e culturale del libro ed infatti furono vendute pochissime copie della prima edizione.
Freud pensava di aver scritto un testo importante?
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Assolutamente si. Freud era così fiducioso nella sua scoperta che scrisse scherzosamente al suo amico Wilhelm Fliess:
“Pensi che un giorno ci sarà una tavoletta di marmo sulla casa, dicendo: ‘In questa casa il 24 luglio 1895, il Dott. Sigmund Freud scoprì il segreto dei sogni’?”
Oggi c’è davvero una targa commemorativa che segna il punto in cui Freud ha iniziato a scrivere il libro.
Ma di cosa parla, in effetti, questo libro, che tutti conoscono, ma non tutti hanno letto?
Il libro parla di sogni, come è facile intuire, solo che per la prima volta questi sogni non vengono analizzati per cercarvi dei presagi, ma per scoprirvi una parte della nostra personalità, che è nascosta rispetto alla nostra percezione cosciente e che emerge invece nei pensieri e nelle emozioni della notte.
Cosa è il sogno, per Freud?
In questo libro Freud parla per la prima volta del sogno come di una ‘soddisfazione allucinatoria di un desiderio rimosso nell’infanzia’ e lo indica come la ‘strada maestra’ per raggiungere i contenuti dell’inconscio.
Questa strada maestra è quella attraverso la quale tutti possono viaggiare, per scoprire la verità dei processi inconsci che riguardano la propria persona.
“L’interpretazione dei sogni è la strada maestra per la conoscenza delle attività inconsce della mente.”
Sigmund Freud
Come considerava i sogni la scienza del tempo?
La scienza del tempo di Freud considerava i sogni come del tutto insignificanti. Ancora oggi la scienza li considera come sottoprodotti casuali del funzionamento del cervello durante il sonno REM. Per Freud, invece, ogni sogno è significativo, non importa quanto sembri assurdo o quanto poco lo ricordiamo.
In cosa si differenzia il libro dalle interpretazioni dei sogni che si facevano all’epoca?
Il libro si discosta totalmente dall’approccio popolare ai sogni, che era quello di interpretarli secondo un dizionario fisso di simboli: “Se sogni X, significa Y” (Si pensi alla Smorfia napoletana).
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Per Freud i simboli presenti nei sogni valgono per tutti?
No. Per Freud tutti gli elementi del sogno sono “simbolici”, ma hanno significati privati che possono essere scoperti solo attraverso le associazioni che fa il sognatore.
(Se due soggetti sognano una casa sul lago, il sogno non ha lo stesso significato per entrambi: l’analisi psicologica consiste proprio nel cercare di comprendere le associazioni che fa il sognatore fra il sogno e la sua vita reale)
Come funziona il metodo delle libere associazioni?
Freud invitava i suoi pazienti a dire qualunque cosa venisse loro in mente in relazione a ciascun elemento del sogno, seguendo i loro stessi percorsi di pensiero. Li incoraggiava a rilassare le loro facoltà critiche e ad astenersi dal trattenere pensieri che sembrano spiacevoli, banali o ridicoli.
Il metodo della libera associazione portò Freud alla conclusione che i sogni sono la realizzazione mascherata di desideri infantili repressi.
Devo affermare che i sogni hanno davvero un significato e che è possibile seguire una procedura scientifica che permetta di interpretarli.
Sigmund Freud
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Si può dire che, per Freud, il sogno è la realizzazione di un desiderio?
Si, Freud sostiene esattamente questo. Questo punto di partenza è stato visto come riduzionista, ma è in effetti la parte della sua teoria che è più vicina alle idee popolari sui sogni. Si tratta però di una realizzazione “mascherata”.
Obiezione: gli incubi come possono essere considerati la realizzazione di un desiderio?
La risposta di Freud: i sogni non devono essere interpretati nel loro contenuto manifesto! Occorre scoprire i pensieri che sono dietro i sogni per comprendere quali siano i desideri repressi che vengono realizzati nel sogno.
I sogni hanno dunque hanno più livelli di interpretazione?
Si. Freud fa una distinzione cruciale tra due livelli del sogno:
- il contenuto manifesto (il sogno come lo ricordiamo)
- il contenuto latente (i “pensieri del sogno” che sono nascosti)
I desideri espressi nei sogni si trovano a livello di il contenuto latente, che può essere messo in evidenza solo attraverso la libera associazione. Questi desideri sono rappresentati nel contenuto manifesto, ma in una forma mascherata.
Nelle parole di Freud:
“La mia teoria non si basa sulla considerazione del contenuto manifesto dei sogni, ma si riferisce ai pensieri che emergono dal lavoro di interpretazione dei sogni”.
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Cosa sono i desideri repressi?
I desideri repressi sono desideri che hanno incontrato un divieto. I divieti non necessariamente provengono dal mondo esterno: possono esserci anche dei divieti interni alla mente stessa.
Se il desiderio latente viene mascherato, Freud sostiene che nella mente deve esserci qualcosa che ci difende dal desiderio, che lavora per impedirgli di entrare nel contenuto manifesto, portando così il desiderio a consapevolezza.
Cosa è la censura?
Freud chiama “censura” di questi divieti interni e la paragona alla censura di lettere, giornali politici e opere d’arte.
“Quanto più severa è la censura”, afferma, “tanto più esteso sarà il travestimento”.
Per apparire nel sogno, il desiderio del sogno deve subire una distorsione per superare la censura. Il sogno è prodotto come una sorta di compromesso tra una forza che produce il sogno e un’altra che vuole censurarlo.
La conclusione di Freud è che la mente è in conflitto con se stessa.
Dove trovano origine i desideri rimossi?
Il desiderio rimosso di cui parla Freud ha le sue radici nella sessualità infantile: si tratta di fantasie sessuali che il bambino non può soddisfare nella realtà e che pertanto caccia nell’inconscio, una sorta di magazzino segreto, di cui nemmeno il proprietario ha le chiavi, dove questi desideri si depositano e restano vivi, ma sono come ‘prigionieri’ della censura onirica (parte dell’io cosciente).
Allo stato vigile essi non riescono quasi mai ad esprimersi, mentre nel sonno possono farlo, ma devono comunque sottoporsi a modifiche e ad attenuazioni, che rendono alla fine irriconoscibile il significato originale del sogno.
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Quale è la logica dietro ai sogni?
I sogni seguono una propria logica, che Freud chiama il “lavoro onirico”.
Cosa è il lavoro onirico?
Il lavoro onirico è ciò che consente ai sogni di superare la censura. È anche ciò che dà ai sogni la loro forma peculiare. Freud ha definito il lavoro onirico “l’essenza del sogno”.
Come funziona il lavoro onirico?
Il lavoro onirico utilizza diversi procedimenti:
- Condensazione Una parola può rappresentare un tutto. Numerosi elementi del sogno (temi, immagini, figure, idee, ecc.) possono essere combinati in un solo concetto. La condensazione può essere osservata, ad esempio, in due immagini sovrapposte l’una sull’altra: “Il viso che ho visto nel sogno era quello di un mio amico, ma anche di mio zio”.
La condensazione può mettere in luce una caratteristica comune di due o più elementi disparati: Hitler e Ghandi, ad esempio, erano persone diversissime, ma erano entrambi vegetariani.
Un singolo frammento di un sogno può portare con sé diversi pensieri latenti, anche contraddittori. - Simbolizzazione Il mondo dei sogni è pieno di simboli: culturali (condivisi con altre persone) o di carattere molto personale (elaborati dalla persona stessa).
- Spostamento Freud notò che le cose importanti del contenuto latente erano spesso rappresentate da cose apparentemente insignificanti nel contenuto manifesto e viceversa. Un sogno potrebbe sembrare che riguardi un qualcosa, ma l’analisi del contenuto latente può dimostrare che si trattava davvero di qualcos’altro.
- Revisione secondaria (o elaborazione) Sebbene molti sogni sembrino “non avere senso”, molti altri appaiono abbastanza coerenti e logici. Freud afferma che la funzione della revisione secondaria è quella di creare questo aspetto di coerenza narrativa: “colma le lacune nella struttura del sogno con brandelli e chiazze”. Come suggerisce il nome, la revisione secondaria si verifica alla fine del processo di costruzione del sogno e può essere considerata come l’applicazione dei processi di pensiero cosciente al materiale del sogno. Può essere collegata a una tendenza dell’Io a cercare di superare le incoerenze, facendo apparire le cose narrate nel sogno come sensate. Freud afferma che questo processo è “psicologicamente il più interessante”.
Questi meccanismi operano anche al di fuori del sogni?
Si, si possono osservare nell’arte, nella musica, nella letteratura, nei lapsus linguae e nella formazione dei sintomi.
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I sogni possono essere inutili?
Secondo Freud no: per cominciare essi sono i custodi del sonno e poi servono per soddisfare i desideri rimossi.
Quali sono, in sintesi, le novità del libro?
Le novità del libro sono anzitutto due: il riconoscimento dell’esistenza dell’inconscio e della sessualità infantile.
I desideri sessuali infantili, infatti, per Freud si esprimono inizialmente sul genitore di sesso opposto (complesso di Edipo), escludendo il genitore dello stesso sesso: questo concetto fu, più di ogni altra cosa, la pietra dello scandalo per la comunità scientifica del tempo.
Perché il libro è ancora di attualità?
Questo libro è ancora di attualità, perché a più cento anni da questa esposizione, questi concetti vengono ancora ritenuti importantissimi, anche se la pratica clinica ha portato ad estendere i contenuti dell’inconscio: non solo ai desideri sessuali, ma anche ai ricordi, ai traumi, alle prime relazioni con l’ambiente esterno.
A cosa serve l’interpretazione dei sogni in psicoterapia?
Interpretare i sogni in psicoterapia vuol dire imparare a conoscere profondamente i propri sentimenti, le ansie, le modalità difensive attuate nelle varie situazioni della vita, per imparare, nella visione di Freud, ad essere “meno infelici”.
In conclusione, perché leggere il libro e perché non leggerlo?
- Leggerlo: perché è una miniera di riflessioni interessanti ed è anche un libro autobiografico di Freud, che permette di conoscere meglio il padre della psicoanalisi.
- Non Leggerlo: in alcune parti può essere pesante, perché fa riferimento a personaggi e stili di vita del suo tempo che non sono di comprensione immediata per il lettore moderno.
Una lezione divulgativa su Freud e il suo libro "Totem e Tabù"
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
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mail: g.proietti@psicolinea.it
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www.giulianaproietti.it