L’artista e la sua musa
Una intervista sulla violenza domestica
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Le “muse” hanno giocato un ruolo centrale nell’arte, ispirando opere che hanno attraversato i secoli e segnato profondamente la cultura visiva e letteraria. Dal Rinascimento ad oggi, l’influenza di queste figure è stata fondamentale, non solo per la produzione artistica, ma anche per la vita privata e la crescita personale degli artisti.
Una musa è tutto, meno che una semplice modella: è la parte femminile dell’artista maschio, con la quale egli deve avere rapporti, se desidera concepire un nuovo lavoro. E’ l’anima del suo animus, lo yin del suo yang, tranne che per il fatto che è lei, la musa, a penetrare il suo artista, in una completa inversione dei ruoli di genere, ed è lui, l’artista, a portare avanti la gestazione, a partorire il suo lavoro, dall’utero della mente. (cit. Germaine Greer)
Ecco alcune delle muse più celebri del passato e di oggi, con le loro storie e l’impatto che hanno avuto sugli artisti a cui erano legate.
Simonetta Vespucci – Sandro Botticelli
Simonetta Vespucci, considerata una delle donne più belle del Rinascimento, è stata la musa di Sandro Botticelli. Si pensa che Simonetta abbia ispirato i tratti ideali femminili in opere come “La nascita di Venere” e “La Primavera”. La bellezza di Simonetta divenne leggendaria, ed è stata idealizzata come incarnazione della perfezione rinascimentale. Sebbene i due non fossero amanti, Botticelli chiese di essere sepolto ai suoi piedi, in segno di eterna ammirazione.
Margherita Luti – Raffaello Sanzio
Margherita Luti, meglio conosciuta come la Fornarina, era così chiamata per essere figlia di un fornaio di Trastevere. Celebre è un ritratto della ragazza, chiamato proprio La Fornarina, conservato oggi presso Palazzo Barberini, a Roma. Un dettaglio del quadro è il bracciale sul braccio sinistro della donna, sul quale si legge la firma dell’autore, Raphael Urbinas. Di lei si racconta che amasse Raffaello al punto che, alla sua morte, lacerata dal dolore, si rinchiuse nel convento di Sant’Apollonia.
Relazione La sessualità femminile fra sapere e potere
Convegno Diventare Donne
18 Marzo 2023, Castelferretti Ancona
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Klimt scelse Flöge, che aveva 12 anni meno di lui, e ne fece una sua amante virtuale. I rapporti sessuali furono infatti cercati dall’artista unicamente con donne di una classe sociale diversa dalla sua (ed infatti sembra che avesse avuto 14 figli). Quando Klimt morì, i figli ricevettero solo una piccola somma della sua fortuna, che fu invece divisa fra Flöge e la famiglia Klimt. Vediamo i lineamenti di Emilie nella maschera bianca, disegnata al centro della pittura del 1913, La vergine, custodita nella Národní Gallery di Praga.
Monique Bourgeois – Matisse
Monique curò Matisse a partire dal 1941, quando l’artista si ammalò di cancro. La Bourgeois divenne sua modella ed infermiera. Nel 1943, dopo che i due erano stati separati dalle vicissitudini della guerra, la Bourgeois entrò in convento e non incontrò più Matisse fino al 1946, quando lo cercò per chiedergli di dipingere la Cappella del Rosario, il suo ultimo e grandissimo lavoro completo.
Jeanne Hébuterne –Amedeo Modigliani
Jeanne Hébuterne fu l’amante e musa di Amedeo Modigliani, nota per la sua bellezza delicata e malinconica, che il pittore italiano ritrasse in molti suoi celebri dipinti. La loro relazione fu intensa e tragica: dopo la morte di Modigliani nel 1920, Jeanne, incinta del loro secondo figlio, si tolse la vita il giorno seguente, lasciando un segno profondo nella storia dell’arte.
Dora Maar – Pablo Picasso
Fotografa e artista, Dora Maar fu per Pablo Picasso una musa intensa e drammatica. Conosciuta per il suo talento fotografico, la Maar immortalò la creazione del famoso “Guernica” e divenne una parte centrale della vita e delle opere di Picasso negli anni ’30 e ’40. L’influenza della Maar è evidente in molte delle opere cubiste di Picasso, anche se il loro rapporto turbolento influenzò profondamente il loro lavoro e la loro vita. La separazione portò la Maar verso un periodo di crisi emotiva e spirituale, ma alla fine la condusse anche a una fase di riflessione artistica personale.
Dr. Giuliana Proietti - Videopresentazione
Gala Éluard – Salvador Dalí
Gala Éluard, inizialmente compagna del poeta Paul Éluard, fu la musa e compagna di Salvador Dalí per decenni. Dalí vedeva Gala come l’incarnazione della perfezione e della sua ispirazione artistica. La loro relazione fu al centro della vita di Dalí, e Gala apparve in molte delle sue opere, raffigurata come una figura divina e mistica. La sua presenza portò Dalí a una produzione artistica estremamente prolifica e a sperimentazioni artistiche che consolidarono la sua carriera.
Camille Claudel – Auguste Rodin
Camille Claudel fu più di una musa per Auguste Rodin: fu anche sua allieva e amante, oltre che scultrice di talento. La loro relazione, complessa e appassionata, influenzò profondamente l’opera di entrambi. Camille ispirò molte sculture di Rodin e collaborò attivamente a progetti come “La porta dell’inferno”. Tuttavia, la relazione tormentata condusse Claudel a un periodo di instabilità psicologica, fino alla reclusione in un ospedale psichiatrico, dove visse isolata fino alla morte.
Yoko Ono – John Lennon
Yoko Ono è una delle muse contemporanee più note, avendo ispirato non solo la musica di John Lennon, ma anche il suo attivismo per la pace e la sua visione artistica. La loro collaborazione produsse opere come “Imagine”, e la Ono fu anche al centro di molte performance artistiche. La loro unione rappresentò un cambiamento radicale nella carriera di Lennon, influenzando profondamente il suo percorso, come musicista e pacifista.
Sandra Fisher – RB Kitaj
Una musa ispiratrice del ventesimo secolo è stata Sandra Fisher, moglie di RB Kitaj; non per il ruolo da lei svolto durante la sua vita, bensì per quello che rappresentò nella vita intellettuale di Kitaj, dopo la sua prematura scomparsa. Solo allora l’artista poté riconoscerla come fonte della sua ispirazione, espressione della divinità, come furono Beatrice per Dante e Laura per il Petrarca.
Edie Sedgwick – Andy Warhol
Edie Sedgwick fu la musa di Andy Warhol negli anni ’60 e un’icona della Factory, il laboratorio creativo di Warhol. Edie rappresentava la bellezza e la vulnerabilità del periodo, diventando una figura di culto nel panorama artistico e mediatico. Apparve in molti dei film di Warhol e divenne il volto della cultura pop di quel tempo. Tuttavia, la sua ascesa fulminea fu seguita da un rapido declino, portandola a una tragica e prematura fine.
Pattie Boyd – George Harrison ed Eric Clapton
Modella e fotografa, Pattie Boyd fu musa di due grandi musicisti: George Harrison e Eric Clapton. Boyd ispirò famose canzoni come “Something” dei Beatles e “Layla” di Clapton, che esprimono sia l’amore sia la sofferenza dei due artisti. La sua influenza non si limitò alla musica, ma si estese anche alla fotografia, in cui Boyd ha saputo catturare lo spirito degli anni ’60 e ’70.
Amanda Lear – Salvador Dalí e David Bowie
Cantante, attrice e modella, Amanda Lear fu la musa e compagna di Dalí per molti anni, e in seguito una figura ispiratrice per David Bowie. La Lear rappresentava una bellezza enigmatica e ambigua, incarnando l’ideale di trasformazione che permeava la cultura del tempo. La sua relazione con Dalí è spesso ricordata come uno dei legami più eccentrici e creativi del XX secolo.
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Kiki de Montparnasse – Man Ray
Kiki de Montparnasse, artista e modella, fu una delle muse più emblematiche di Man Ray e della scena parigina degli anni ’20. Rappresentata in molti dei ritratti surrealisti di Ray, Kiki incarnava l’avanguardia e la libertà artistica di quel periodo. La loro relazione simboleggiava lo spirito sperimentale dell’epoca, e le immagini di Kiki sono oggi icone dell’arte moderna.
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Kiki de Montparnasse, musa di Man Ray
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
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