L’abbandono dei minori in Europa
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Un gruppo di studiosi del Centro di Psicologia Forense e della Famiglia della Università di Nottingham ha condotto un progetto di studio biennale per saperne di più sul problema dell’abbandono minorile e sulla sua prevenzione nei 27 Paesi dell’Unione Europea.
La ricerca, finanziata dal programma Daphne della Commissione europea, ha studiato i bambini che sono stati abbandonati presso le unità di maternità degli ospedali, quelli abbandonati segretamente, compreso l’uso delle controverse “ruote degli esposti” in alcuni paesi europei, che consentono alle madri di abbandonare i loro bambini in forma anonima.
Il Professor Kevin Browne, che ha condotto lo studio, ha affermato: “L’Articolo 7 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo (CRC) afferma chiaramente che ogni bambino ha il diritto di conoscere e di essere allevato dai propri genitori. Quando un bambino è abbandonato, questo diritto viene violato. I neonati e i bambini piccoli sono quelli più a rischio di abbandono e il tasso di abbandono del bambino all’interno dell’UE è abbstanza consistente, anche per la particolare situazione economica attuale”.
“L’abbandono dei bambini è un problema trascurato in Europa. Pochi Paesi tengono un registro nazionale riguardante il numero dei bambini abbandonati, l’abbandono è raramente definito legalmente nelle legislazioni nazionali, ed esistono pochissime ricerche per quanto riguarda l’entità, le cause e le conseguenze di questo fenomeno.”
I ricercatori hanno consultato il personale di 100 unità di maternità e 100 programmi di prevenzione in 10 Paesi europei: Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Ungheria, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Regno Unito – per comprendere quale sia il livello di abbandono dei minori , le sue cause, le sue conseguenze e cosa fare in termini di prevenzione.
Sono stati contattati anche dipartimenti governativi e organizzazioni non governative (ONG) nel resto della UE per ricevere informazioni relative alle dell’abbandono minorile nei loro Paesi.
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Dai dati ottenuti dai 22 Paesi che hanno risposto, si osserva che:
– la Slovacchia ha registrato il maggior numero di bambini minori di 3 anni che sono stati dati in adozione, cioè 4,9 bambini ogni 1.000 di nati vivi, seguita dalla Repubblica ceca (4,1 per 1.000 nati vivi), dalla Lettonia (3,9 per 1.000 nati vivi) e dalla Polonia (3,7 per 1.000 nati vivi).
I ricercatori hanno trovato poche informazioni riguardo al numero dei bambini abbandonati segretamente, in luoghi aperti o in spazi pubblici, ma alcuni Paesi tengono registri nazionali relativi ai bambini abbandonati dalle loro madri nelle unità di maternità degli ospedali.
La situazione dei bambini abbandonati in Ospedale è la seguente:
– in Romania vengono abbandonati 8,6 bambini ogni 1.000 nati vivi, seguita dalla Slovacchia (3,3 per 1.000 nati vivi), la Polonia e la Lituania (1,7 per 1.000 nati vivi) la Francia (1 ogni 1.000 nati vivi) . Si è anche visto che i bambini che vengono lasciati in un reparto di maternità sono poi il maggior numero dei bambini al di sotto dei tre anni seguiti dai servizi socio-sanitari.
Quanto all’abbandono segreto del bambino, va detto che in alcuni Paesi europei non è più illegale abbandonare il bambino, a condizione che il piccolo venga lasciato in un luogo sicuro. Dei 27 paesi membri dell’UE, 11 hanno in funzione le “ruote”: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo e Slovacchia – una pratica che risale al Medioevo.
Lo studio ha rilevato che, sebbene la ragione della persistenza di queste ruote sia dovuta al fatto che la madre possa lasciare spontaneamente il figlio in questi luoghi, vi sono crescenti evidenze che sono spesso gli uomini a lasciare lì il bambino, il che solleva dubbi su dove si trovasse la madre in quel particolare momento e se lei abbia effettivamente acconsentito ad abbandonare il suo bambino.
La natura anonima delle ruote degli esposti comporta anche ulteriori complicazioni, tra cui la mancanza di informazioni sulla storia medica della famiglia del bambino e la mancanza di opportunità per il bambino di rimanere in contatto con altri suoi parenti.
La ricerca ha rilevato che la Repubblica Ceca e la Lituania hanno entrambe una media di 7 neonati abbandonati in questi luoghi ogni anno, seguite dalla Polonia con 6 e dall’Ungheria e dalla Slovacchia con 4.
In Francia e in Olanda, le donne hanno il diritto di rimanere anonime dopo il parto, mentre nel Regno Unito rimane un crimine l’abbandono segreto del bambino. In una precedente ricerca britannica erano stati segnalati 124 casi di abbandono segreto infantile su tutto il Regno Unito, tra il 1998 e il 2005.
Bene, abbiamo elencato fin qui i dati della ricerca. A queste informazioni va aggiunto e precisato che anche in Italia, così come nelle altre due nazioni europee citate, è possibile partorire in ospedale senza lasciare le proprie generalità e lasciando il proprio bambino alla struttura sanitaria, che provvede ad avviarlo all’adozione.
Inoltre, quanto alla pratica medioevale della “ruota degli esposti”, questa non è una tradizione che, almeno in Italia, dura da secoli, ma è stata reintrodotta molto di recente in alcune strutture sanitarie, perlopiù gestite da religiosi, come incentivo alla prevenzione dell’aborto. L’idea infatti è che la donna che non desideri avere un figlio, invece di ricorrere all’aborto, possa portare a termine la gravidanza, far nascere il figlio, lasciarlo in queste strutture ricettive e poi tornare alla sua vita di tutti i giorni, in pieno anonimato. Una scelta religiosa (per chi crede), ma assolutamente fuori dalla realtà, quando esiste la pillola abortiva RU-486 ( il mifepristone in essa contenuto blocca l’azione progestinica sui recettori inibendo lo sviluppo embrionale e causando il distacco e l’eliminazione della mucosa uterina, con un processo simile a ciò che accade durante le mestruazioni). Inoltre la scelta di far passare il proprio figlio “per ruota”, come si diceva un tempo, lascia molti dubbi, come specificato nella ricerca stessa, circa l’effettiva volontà della madre di abbandonare il proprio bambino: visto che a lasciare questi piccoli sono soprattutto degli uomuni, questo potrebbe essere un comodissimo modo, per gli sfruttatori delle prostitute, di eliminare quei piccoli rompiscatole che distolgono le loro madri dai loro impegni di “lavoro”.
Dr. Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti
Fonte:
Study Of Child Abandonment In Europe, Medical News
Immagine:
Peter Griffin, PDP
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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