La vera storia dell’antropologo Gerardo Reichel-Dolmatoff
In una storia che potrebbe essere la trama di un film, si è scoperto che uno dei pionieri dell’antropologia nel mondo, era un membro sia della SS nazista che della resistenza francese, durante la seconda guerra mondiale.
Gerardo Reichel-Dolmatoff è divenuto una leggenda in antropologia e in particolare in Colombia, dove ha vissuto con molte persone indigene del Paese nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta e ha fondato il primo dipartimento di antropologia. Morì nel 1994, ma la sua leggenda non ha fatto che crescere, dalla sua scomparsa.
In molti modi, Reichel-Dolmatoff ha plasmato l’immagine classica dell’antropologo. Ha vissuto con le comunità di origini più remote per imparare la lingua e le visioni del mondo delle società sconosciute del passato. Ha camminato attraverso la giungla e ha partecipato alle cerimonie allucinatorie delle religioni locali. Ha aperto la strada all’archeologia non della civiltà gigante, ma di popoli sperduti in specifiche valli e crinali.
Era in realtà nato in Austria, ma parlava poco del suo passato. Questo non sorprende, alla luce delle nuove rivelazioni.
Augusto Oyuela-Caycedo, un antropologo presso l’Università della Florida, ha svolto una ricerca approfondita su questa figura leggendaria, ma ha scoperto molto più che l’eco di un mito.
Chi parla spagnolo può guardare la sua presentazione ad una recente conferenza. In ogni caso, è facile constatare la sua assenza dalle discussioni accademiche.
Oyuela-Caycedo ha iniziato la sua indagine in omaggio al suo amico e mentore solo per scoprire un passato triste ben documentato negli archivi nazisti. A un certo punto della presentazione, è arrivato fino alle lacrime mentre stava leggendo una descrizione di come il futuro antropologo austriaco aveva ucciso un uomo anziano con la pistola.
Si è scoperto che Reichel-Dolmatoff era un membro del partito nazista e delle SS, egli stesso nella guardia personale di Hitler, e un partecipante agli squadroni della morte della Gestapo. In seguito aveva allenato le guardie del campo di concentramento di Dachau.
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Alla luce della sua successiva vita in Colombia, sarebbe facile pensare a questo come ad un altro triste racconto di un nazista sfuggito alla giustizia attraverso l’anonimato in America Latina, ma Reichel-Dolmatoff non sembrava il tipico nazista fuoriuscito dall’Europa. Nel 1936 ebbe una vagamente descritta ‘crisi mentale’ e fu dichiarato inadeguato alle SS e pubblicamente espulso dal partito nazista.
Curiosamente, subito dopo lavorò per la resistenza francese anti-Hitler, e continuò a sostenere la resistenza francese dopo il suo arrivo in Colombia nel 1939, al punto che alla fine fu insignito dell’Ordine Nazionale del Merito, da parte del Presidente francese.
Il successivo lavoro antropologico di Reichel-Dolmatof è completamente privo di sfumature naziste: non un accenno di ‘igiene razziale’ eugenetica e per tutta la sua vita ha cercato di dimostrare la straordinaria diversità dei popoli indigeni della Colombia, del Rio delle Amazzoni e delle montagne della Sierra Nevada.
Il caso solleva una serie di domande difficili. La natura della “crisi mentale” di Reichel-Dolmatof rimane completamente oscura. La rivista in lingua spagnola Arcadia si chiede: come ha fatto un giovane nazista a lavorare in Colombia per un movimento di resistenza contro Hitler? Si è trattato di una crisi di coscienza o di qualcosa più opportunistico?
Ma forse più importante è la questione se Reichel-Dolmatof potrà mai redimersi. La sua vita e la sua opera saranno per sempre infangate? Il suo buon lavoro verrà sepolto dal suo oscuro e violento passato ?
Lui stesso potrebbe essersi posto questa domanda molte volte.
Link in lingua inglese alla scoperta di questa storia
Link alla presentazione di Oyuela-Caycedo in lingua spagnola
Link all’articolo della rivista Arcadia.
Vaughan Bell
Articolo originale: A dark and complex past
Immagine: Mind Hacks
Traduzione Psicolinea.it © Settembre 2012 – Riproduzione autorizzata
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Vaughan Bell è uno psicologo clinico e un ricercatore, interessato al trattamento delle lesioni cerebrali e del disagio mentale. Lavora al King’s College di Londra ed è membro internazionale della cattedra di psicopatologia presso il Departamento de psyquiatría, Ospedale Universitario San Vicente de Paúl e Universidad de Antioquia, Medellín, Colombia.