La politica, la personalità e il linguaggio di Twitter
Relazione sulla Terapia di Coppia dopo un Tradimento - Festival della Coppia 2023
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI E ONLINE
Da quando esiste la politica, probabilmente, si tenta di attribuire delle caratteristiche psicologiche ai diversi gruppi politici in modo da capirne meglio la personalità, i desideri, le aspettative. Sappiamo infatti che le persone che votano per differenti partiti non votano solo per un partito o per l’altro, ma esprimono attraverso l’adesione ad un programma politico o all’altro, alcuni aspetti della loro personalità, del modo in cui ragionano e prendono decisioni.
Per fare degli studi sulla personalità (e dunque non in termini di psicopatologia) si usa generalmente il modello “Big Five”, che distingue cinque dimensioni chiave della personalità:
- Estroversione
- Amicalità
- Coscienziosità
- Stabilità emotiva
- Apertura mentale
Carney et al [Carney DR, Jost JT, Gosling SD, Potter J. , 2008], hanno però dimostrato che basta una sola di queste cinque dimensioni, l’apertura mentale, per poter predire le preferenze politiche di una persona: i liberali infatti ottengono un punteggio notevolmente più elevato dei conservatori su questa dimensione. Il secondo fattore di personalità che sembra differenziare le persone sul piano politico è la coscienziosità, dimensione nella quale i conservatori ottengono punteggi superiori rispetto ai liberali. Altre dimensioni sono più deboli e poco predittive, tranne per il fatto che i liberali tendono ad un punteggio più elevato sulla dimensione della nevrosi, che in italiano è chiamata stabilità emotiva (cioè sono più instabili) e un punteggio inferiore nella amichevolezza.
Uno studio con partecipanti italiani e olandesi ha scoperto che i liberali sono più propensi ai comportamenti prosociali rispetto ai conservatori [Van Lange PAM, Bekkers R, Chirumbolo A, Leone L, 2012].
Ulteriori studi hanno mostrato che essere liberali è piuttosto correlato alle capacità empatiche di una persona, mentre essere conservatori è legato ai valori della cortesia e della buona educazione [Hirsh JB, DeYoung CG, Xiaowen Xu, Peterson JB, 2010]. Una meta-analisi ha inoltre mostrato che i conservatori sono negativamente correlati con l’apertura mentale e con la propensione al rischio, e positivamente correlati con la necessità di ordine sociale [Jost JT, Glaser J, Kruglanski AW, Sulloway FJ, 2003]. È interessante notare inoltre che, in questa review, i due maggiori predittori di adesione ai valori conservatori, trovati in diversi studi, sono stati l’ansia della morte e il timore per l’instabilità del sistema.
Il modello morale, sviluppato da Haidt [2013], considera le differenze psicologiche nel comportamento etico. Questo modello sembra essere particolarmente adatto per studiare la psicologia politica dal momento che ogni gruppo tende a pensare che le proprie opinioni siano le uniche giuste ed eque. Il modello di Haidt individua sei aspetti principali dei comportamenti morali: preoccupazioni per il danno agli altri, equità, libertà, identificazione in un gruppo, autorità e purezza. I liberali ottengono in questo modello un punteggio pari o superiore ai conservatori sugli aspetti del danno e della correttezza, ma inferiore per l’aderenza al gruppo sociale, all’autorità, alla purezza e alla libertà economica [Iyer R, Koleva S, Graham J, Ditto P, Haidt J, 2012].
I liberali si interessano maggiormente della cura per gli altri e soprattutto del rispetto della giustizia, mentre i conservatori sono guidati, in misura simile, da tutte le categorie dei valori morali [Graham J, Haidt J, Nosek BA, 2009].
Un altro approccio psicologico per la misurazione delle differenze individuali è il modello dei valori personali di base, proposto da Schwartz [1992]. Il modello è composto da 10 fattori motivazionali, che rappresentano l’ampio spettro di valori che guidano il comportamento individuale nelle varie culture. Utilizzando un campione di elettori italiani Schwartz e colleghi hanno dimostrato che le differenze nei valori personali spiegano molto più delle differenze del Big Five le differenze in campo politico.
In questo studio si è visto che gli elettori di sinistra tendevano a dare maggiore importanza al valore dell’universalismo, alla benevolenza e all’auto-determinazione, mentre gli elettori di destra ponevano maggiore accento sulla sicurezza, la tradizione, la conformità e il successo [ Schwartz SH, Caprara GV, Vecchione M., 2010].
In linea con questi dati, in uno studio dove i partecipanti dovevano prevedere l’appartenenza politica di alcuni soggetti, di cui potevano osservare i loro volti fotografati, si è visto che l’ ideale democratico veniva attribuito in genere alle persone considerate più amichevoli, mentre l’ideale repubblicano veniva attribuito alle persone che in fotografia apparivano più potenti [Rule NO, Ambady N, 2010]. Il maggiore conformismo che viene attribuito ai conservatori rafforza il concetto della maggiore enfasi sulla lealtà di gruppo, come descritta da Haidt [2013]. Altri due studi dimostrano che i liberali si percepiscono a livello più individuale rispetto ai conservatori [Stern C, West TV, Schmitt PG, 2014], e che non vi è, fra i liberali, la stessa lealtà al gruppo che vi è tra i conservatori [Stern C, West TV, Jost JT, Rule NO., 2014].
I conservatori inoltre hanno una maggiore sensibilità agli stimoli negativi e questo è stato evidenziato da studi sul disgusto che utilizzavano un campione internazionale di intervistati provenienti da 121 diversi Paesi [Inbar Y, Pizarro D, Iyer R, Haidt J. , 2011]. Hibbing e colleghi sostengono che la ragione per cui i conservatori ottengono un punteggio più basso sull’apertura mentale e superiore sulla coscienziosità e la conformità alle norme sia dovuto al bisogno di evitare gli stimoli negativi. Altri risultati suggeriscono che i conservatori sono più felici dei liberali [Napier JL, Jost JT, 2008; Schlenker BR, Chambers JR, Le BM., 2012]. Secondo Hibbing et al. [2014], poiché i liberali si espongono più spesso dei conservatori a stimoli negativi e dunque interiorizzano di più questi stimoli negativi che ricevono, possono essere meno mentalmente stabili e percepire minore soddisfazione verso la vita rispetto ai conservatori.
Un nuovo modo per studiare le relazioni fra personalità e politica è stato individuato nella possibilità di analizzare le parole scritte dagli utenti sui social media. Nel corso degli ultimi anni, Twitter è diventata una fonte di dati di primo piano nel campo della sociolinguistica, in quanto cattura opinioni e sentimenti degli utenti su una vasta gamma di argomenti. Le informazioni codificate da Twitter possono svelare le caratteristiche socio-culturali degli utenti provenienti da diversi ambienti, avvicinandosi ai risultati ottenuti con metodi di ricerca standard.
Twitter fornisce due tipi di dati per l’analisi socio-comportamentale: informazioni non testuali e contenuto dei tweet. Queste informazioni riguardano tutto ciò che un utente può fare su Twitter: seguire altri utenti, essere seguiti da altre persone. Gli utenti possono anche creare liste di lettura personalizzata (ad esempio che riguardano uno stesso tema) contenenti gli aggiornamenti forniti da determinati utenti, o iscriversi a liste create da altri. Nei loro tweets, gli utenti possono scrivere dei messaggi, rispondere ad altri tweet e fare retweet di tweet altrui, che verranno visualizzati dai propri followers. I messaggi di Twitter possono inoltre contenere hashtag (#hashtag), cioè tag definiti dall’utente per categorizzare il contenuto del tweet, rendendo facile la ricerca su Twitter di messaggi sullo stesso argomento.
Le analisi su Twitter hanno permesso di fare dei collegamenti con la personalità dell’utente. Il numero di persone seguite da un utente, il numero di followers e il numero di volte in cui l’account di un utente viene elencato nelle liste di lettura degli altri sono stati predittori dei tratti di personalità del Big Five [Quercia D, Kosinski M, Stillwell D, Crowcroft J., 2011]. Il numero delle persone seguite e il numero dei followers correlano positivamente con l’estroversione e negativamente con l’instabilità mentale; il rapporto di influenza correla positivamente con la coscienziosità, mentre il numero di volte che un account è stato elencato in altre liste correla positivamente con l’apertura mentale.
Sono state condotte anche analisi socio-psicologiche sui contenuti espressi su Twitter, così come la frequenza delle diverse emoticon o l’uso di parole con valenza positiva o negativa. Per fare queste analisi sono stati messi a punto diversi software, che hanno permesso di capire, ad esempio, che molte parole relative alla religione mostrano coscienziosità, molte parole di contenuto positivo mostrano estroversione, ecc.
Utilizzando il software LIWC, si è visto ad esempio che i cristiani sono più felici degli atei (in quanto nei loro tweets esprimono parole più positive che negative), e che i cristiani tendono a ragionare in modo più intuitivo, mentre gli atei in modo più analitico.
Ci si è chiesti se Twitter potesse aiutare a comprendere le differenze di personalità fra democratici e repubblicani. Due ricercatori (Sylwester K, Purver M., 2015) hanno analizzato i testi scritti su Twitter di 5.373 followers di tre accounts dei democratici e di 5.386 followers di tre accounts dei repubblicani.
Risultati:
Nei loro messaggi su Twitter, i repubblicani si concentrano più sulla religione (Dio, salmi), sull’identità nazionale, l’identità di gruppo, il governo e la legge, e il mettere sotto accusa gli avversari. I democratici sono emotivamente più espressivi e rivelano la loro attenzione a divertimento e cultura, oltre che alla politica, anche se discutono spesso temi che riguardano l’attualità internazionale (Kenia, Delhi, Biafra).
I democratici tendono inoltre a usare parole che esprimono ansia e sentimenti; al contrario, il linguaggio dei repubblicani mette in evidenza la loro identità di gruppo, la loro religiosità e l’uso relativamente poco frequente di parolacce.
Il limite di queste ricerche su Twitter è che gli accounts possono essere gestiti da istituzioni, anziché da individui e possono diffondere dei contenuti non spontanei. In secondo luogo, gli utenti di Twitter sono un esempio che potrebbe non essere rappresentativo della popolazione generale e gli argomenti discussi su questo social potrebbero non essere rappresentativi degli argomenti di conversazione fra le stesse persone quando non sono collegate.
Secondo un rapporto pubblicato dal Pew Research Center, solo il 14% della popolazione adulta degli Stati Uniti usa Twitter e gli utenti di Twitter sono più giovani, più istruiti e più ricchi rispetto alla media della popolazione [Duggan M, Smith A, 2013].
Twitter può dunque aiutarci nello studiare la personalità di questo particolare segmento della popolazione generale, anche se molti risultati correlano con le ricerche precedenti.
Dr. Walter La Gatta
Fonte:
Sylwester, K., & Purver, M. (2015). Twitter Language Use Reflects Psychological Differences between Democrats and Republicans. PLoS ONE, 10(9), e0137422. http://doi.org/10.1371/journal.pone.0137422
Immagine:
Flickr
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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