La percezione degli odori
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L’olfatto è un senso particolarmente potente e emotivamente coinvolgente nell’esperienza umana. Il cervello interpreta le molecole chimiche presenti nell’aria che entrano nel naso, trasformandole in sensazioni di odore che possono evocare ricordi, emozioni e sensazioni fisiche. Questa capacità sensoriale svolge un ruolo cruciale nel nostro benessere emotivo, nell’orientamento spaziale e nel riconoscimento del cibo, contribuendo così in modo significativo alla nostra qualità di vita. Cerchiamo di saperne di più.
Che cosa significa “identificazione olfattiva”?
L’identificazione olfattiva può essere definita come la capacità di riconoscere un odore, associandolo a un nome specifico. L’identificazione degli odori è il metodo più comunemente usato per misurare la funzione olfattiva in vari studi scientifici e può essere valutata con risposte “aperte”, in cui non viene fornito alcun supporto o mediante identificazione tramite segnali, in cui viene fornita una serie di alternative, di cui una è il nome giusto dell’odore da identificare.
Cosa è la “soglia olfattiva”?
La soglia olfattiva può essere definita come la concentrazione più bassa alla quale viene rilevata in modo affidabile la presenza di un odore ( Hummel et al., 1997 , 2007 ). Con il termine “soglia di rilevazione olfattiva” si intende la capacità di rilevare gli odori; viene spesso definita “sensibilità generale all’olfatto “.
Come vengono fatti i test per determinare le capacità di identificazione olfattiva?
La valutazione della capacità di discriminazione olfattiva si basa spesso su un compito in cui i soggetti si confrontano con due o tre odori; i partecipanti devono decidere se i due odori sono diversi o quale dei tre odori è diverso ( Frijters et al., 1980 ; Potter and Butters, 1980 ; Hummel et al., 1997 , 2007 ).
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L’olfatto può influenzare il comportamento umano?
Secondo McGann (2017 ) gli odori possono avere numerosi effetti sul sistema nervoso umano; ad esempio, possono modulare la variazione della frequenza cardiaca ( Brauchli et al., 1995 ) o la valutazione soggettiva del dolore ( Bartolo et al. al., 2013 ). Alcuni odori specifici possono anche aumentare la vigilanza (indurre una maggiore attività fisica e tempi di risposta più brevi (de Wijk e Zijlstra, 2012).
Gli stimoli olfattivi influenzano anche il tono dell’umore?
Si, secondo vari studi che sembrano provare questo ( Villemure e Bushnell, 2007 ; de Wijk e Zijlstra, 2012 ). Anche la risposta allo stress pu essere influenzata dagli odori ( Ludvigson e Rottman, 1989 ).
Gli odori ambientali possono anche evocare ricordi?
Si, gli odori ambientali sono acpaci di evocare situazioni del passato legate a determinati odori ( Ehrlichman e Halpern, 1988).
Gli odori ci orientano anche nel valutare le persone che ci circondano?
Si, ci portano a definire la personalità degli individui ( Sorokowska et al., 2012 ).
La gradevolezza dell’odore corporeo ha un ruolo nella scelta del partner?
Si, in genere tendiamo a scegliere come partner delle persone di cui ci piace il loro odore personale ( Milinski et al., 2013 ).
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Le donne sanno discriminare gli odori meglio degli uomini?
I primi studi condotti sul senso dell’olfatto indicavano che le capacità di rilevamento, identificazione e discriminazione degli odori erano migliori nelle donne, rispetto agli uomini ( Tolosa e Vaschide, 1899 ). Negli ultimi anni, però, la questione delle differenze intersessuali nella percezione degli odori sembra non interessare più gli studiosi, dal momento che si è ormai convinti che l’olfatto femminile sia migliore di quello maschile. L’idea che le capacità olfattive delle donne superino quelle degli uomini è data talmente per scontata che le ricerche non si concentrano più sull’esistenza di una tale differenza, ma piuttosto cercano di determinarne la causa (Brand e Millot, 2001 ; Doty e Cameron, 2009 ).
Per quale ragione le donne sembrano superiori nella percezione olfattiva?
La prima ragione della possibile superiorità femminile nella percezione olfattiva è associata agli agenti neuroendocrini e alle complesse interazioni tra ormoni e sistema olfattivo ( Koelega e Köster, 1974 ; Doty e Cameron, 2009 ). Sebbene l’influenza dei livelli circolanti simultanei degli ormoni gonadici sulla funzione olfattiva non sia diretta ( Doty e Cameron, 2009 ), numerosi studi hanno osservato diversi legami tra gli ormoni e il senso dell’olfatto. Koelega e Köster (1974 ) hanno suggerito che le differenze di sesso sono maggiori per odori come androstenone e muschi che potrebbero essere considerati biologicamente significativi.
Inoltre, la sensibilità del livello di soglia a determinati odori potrebbe essere associata a fluttuazioni legate al ciclo mestruale (Le Magnen, 1952 ; Koster e Koelega, 1976 ; Caruso et al., 2001 ; Novákov et al., 2014a ). Allo stesso modo, tale sensibilità olfattiva (soprattutto odori socialmente rilevanti) sembra essere aumentata a causa degli ormoni sessuali femminili, ad esempio, nella tarda gravidanza (Laska et al., 1996 ; Ochsenbein-Kölble et al, 2007 ) o dopo iniezioni di estrogeni (Schneider et al., 1958 ; Good et al., 1976).
Probabilmente le donne prestano attenzione e memorizzano gli odori di alcuni elementi familiari più frequentemente degli uomini (Smeets et al., 2008 ). Gli studi dimostrano che, in effetti, le donne sono più inclini a un aumento della sensibilità a determinati odori a causa dell’esposizione a questi odori ( Dalton et al., 2002 ; Boulkroune et al., 2007 ). Inoltre, nella maggior parte dei paesi le donne trascorrono ancora molto tempo a preparare il cibo rispetto agli uomini ( GfK, 2014 ) e molte attività di identificazione degli odori coinvolgono gli odori legati al cibo.
Si è anche ipotizzato che alcune abilità olfattive, come ad esempio l’identificazione degli odori, siano associate alla memoria semantica e si riferiscano pertanto alla conoscenza semantica generale o alla fluidità verbale ( Larsson et al., 2000 , 2004 ; Hedner et al., 2010 ). Forse, le differenze di sesso nell’olfatto (in particolare l’identificazione olfattiva) derivano in realtà da abilità verbali inferiori negli uomini, che rendono più facile per le donne trovare definizioni corrette per gli odori e rispondere dunque correttamente alle domande. In effetti, la superiorità olfattiva femminile è stata spesso osservata in compiti che coinvolgono componenti verbali ( Larsson et al., 2000 , 2004 ; Öberg et al., 2002), e gli studi suggeriscono che una migliore prestazione delle donne nei compiti di memoria olfattiva episodica è mediata dalla loro maggiore competenza nell’identificazione degli odori ( Öberg et al., 2002 ).
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Autori: Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta
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Le differenze di genere riguardo all’olfatto si osservano anche nei bambini?
Si ( Schriever et al., 2018 ), il che rende le potenziali conclusioni molto più complesse. Anche nel caso dei neonati, tuttavia, le femmine mostrano un maggiore interesse per i segnali olfattivi ( Schaal et al., 1998 ).
Dr. Walter La Gatta
Fonte
SYSTEMATIC REVIEW article Front. Psychol., 13 February 2019 | https://doi.org/10.3389/fpsyg.2019.00242 Sex Differences in Human Olfaction: A Meta-Analysis, Piotr Sorokowski, Maciej Karwowski, Michał Misiak, Michalina Konstancja Marczak, Martyna Dziekan, Thomas Hummel and Agnieszka Sorokowska
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Foto di Ion Ceban @ionelceban da Pexels
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
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