La menzogna nell’adulto: scopi e significati
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
La menzogna negli adulti è un fenomeno complesso che può essere motivato da una serie di fattori: psicologici, sociali e situazionali. A differenza dei bambini, la cui comprensione della verità e della menzogna evolve con lo sviluppo cognitivo e sociale, gli adulti spesso mentono per ragioni più articolate e consapevoli.
Cosa è la menzogna?
Si tratta di una alterazione o falsificazione verbale della verità, perseguita con piena consapevolezza e determinazione.
Quanto è “naturale” la menzogna?
Che la menzogna sia un comportamento naturale, quasi universale, lo si riconosceva già nella Bibbia, nell’espressione “omnis homo mendax” (Salmo 115, 11).
Nel II libro della Repubblica, Platone considerava la menzogna come un rimedio, una medicina, da utilizzare nell’interesse della polis.
Niccolò Machiavelli (Il Principe) sosteneva che l’uomo di governo doveva essere abile nel simulare e dissimulare, nell’unire l’astuzia alla forza, pur senza apparire spergiuro e mentitore.
In epoca più contemporanea la filosofa Hannah Arendt (Verità e politica) ha scritto che “La menzogna ci è familiare fin dagli albori della storia scritta. L´abitudine a dire la verità non è mai stata annoverata tra le virtù politiche e le menzogne sono state sempre considerate giustificabili negli affari politici”.
La Arendt, per questi motivi, giustificava la dissimulazione, l’inganno e la menzogna, considerandoli strumenti legittimi per l’ottenimento di fini politici, specialmente se se la menzogna era rivolta contro un nemico («Pentagons Papers») .
Anche fra gli scienziati il parere sulla menzogna non è dissimile. L’etologo e biologo britannico Richard Dawkins scrive nel suo best seller “Il gene egoista” (1976): “continueremo a imbatterci nella menzogna, nell’inganno e nello sfruttamento egoistico della comunicazione ogni qualvolta gli interessi dei geni di individui diversi non coincidono. Questo vale anche tra individui che appartengono alla stessa specie”.
Come dire: quando gli interessi sono contrastanti, per raggiungere i propri scopi l’organismo sembra avere la sola strada della menzogna. La menzogna sarebbe dunque una capacità adattiva, una abilità personale che si contrappone alla cooperazione e alla perfetta lealtà fra individui, la quale è auspicabile, ma non sempre possibile e non sempre svolta per ragioni del tutto trasparenti.
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Quali elementi costituiscono la menzogna?
Poiché la menzogna è un atto intenzionale, in quanto chi mente deve essere consapevole di modificare volutamente la realtà che conosce, richiede sempre la presenza di tre elementi:
a) la falsità del contenuto di quanto si è detto,
b) la consapevolezza di tale falsità,
c) l’intenzione di ingannare il destinatario del messaggio.
Quali sono gli scopi della menzogna nell’adulto?
Possono essercene diversi:
- a) per proteggere i sentimenti di un’altra persona (cioè per evitare la delusione o altri sentimenti negativi a un’altra persona. In questo caso si parla di bugie bianche. Le “bugie bianche” hanno lo scopo di mantenere l’armonia sociale e proteggere le relazioni.);
- b) per evitare una sanzione (proteggere se stessi da una possibile sanzione, o evitare discussioni o confronti difficili. Questo è comune nelle relazioni interpersonali dove il conflitto è temuto o visto come indesiderabile);
- c) mentire a se stessi (come forma di autoprotezione, ossia darsi spiegazioni rassicuranti o funzionali, anche se non veritiere, per costringersi a vedere la realtà in una determinata ottica, positiva o negativa che sia).
- d) forma di auto-esaltazione (per migliorare la propria immagine, guadagnare rispetto o ammirazione. Questo tipo di menzogna è spesso motivato dal desiderio di aumentare l’autostima o ottenere vantaggi sociali e professionali).
- e) manipolazione (manipolare gli altri per ottenere vantaggi personali. Questi possono includere ottenere favori, evitare responsabilità o influenzare le decisioni altrui).
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Sotto quali forme si esprimono le menzogne nell’adulto?
Menzogne Dirette, cioè dichiarazioni false, dette con l’intento di ingannare. Queste possono essere affermazioni totalmente inventate o distorsioni della verità.
Omissioni, ad esempio lasciare intenzionalmente fuori dal discorso informazioni rilevanti per indurre un’interpretazione errata. Questo tipo di menzogna è spesso più sottile e difficile da rilevare, così come quando si forniscono informazioni parziali o secondarie, mascherando la realtà, in modo che l’altro si faccia un’idea falsa della situazione.
Esagerazioni: amplificare la verità in modo da renderla più impressionante o vantaggiosa. Questo è comune nelle narrazioni personali e nei racconti professionali.
Ironia: si può mentire anche ricorrendo al classico espediente dell’ironia, per cui la verità viene mascherata dalla battuta spiritosa e dallo scherzo: si dice la verità, ma dissimulandone la sua vera natura o entità.
Mezze verità: combinare elementi veri e falsi in modo che la dichiarazione complessiva sia ingannevole ma plausibile. Questo tipo di menzogna sfrutta la credibilità degli elementi veri.
Esiste una patologia della menzogna?
Si. Ci sono persone tuttavia che raccontano bugie gratuite, al solo scopo di dare sfogo alla propria fantasia, oppure perché non riescono a farne a meno, come ad esempio nella paranoia o nella psicopatia, così come in particolari sindromi, come in quella di Munchausen.
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Per mentire occorre controllo emotivo?
ISi; chi non riesce a controllare pienamente le sue emozioni tende a scegliere situazioni in cui non è in contatto visivo con l’interlocutore, ad esempio utilizzando la comunicazione in forma scritta, o attraverso il telefono. In ogni caso, chi non è molto esperto, mente con maggiore facilità quando non si sente osservato negli occhi, quando non si trova al centro dell’attenzione, o in locali troppo luminosi.
Quali sono le conseguenze psicologiche di una menzogna?
Mentire può avere un impatto significativo sulla persona e generare sensi di colpa; l’ansia e lo stress sono invece comuni tra coloro che mentono frequentemente, perché mantenere una menzogna richiede un notevole sforzo cognitivo.
La scoperta di una menzogna può danneggiare una relazione?
Si. La fiducia è fondamentale in qualsiasi relazione.
Esistono situazioni dove la menzogna può essere considerata giustificabile o necessaria?
Si, si tratta di situazioni etiche complesse, in cui si può scegliere la “bugia bianca”.
Dr. Walter La Gatta
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Immagine:
Pixabay
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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