La mediazione familiare: in che consiste e a cosa serve ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
La mediazione familiare è un intervento di supporto volto ad aiutare le coppie e le famiglie a risolvere conflitti in modo collaborativo e rispettoso, soprattutto in situazioni di separazione o divorzio. Si tratta di un approccio che mira a favorire la comunicazione tra le parti e a promuovere soluzioni condivise, senza ricorrere necessariamente alle vie legali. La mediazione familiare non solo contribuisce a ridurre le tensioni, ma si rivela anche un metodo efficace per tutelare il benessere dei figli e per mantenere relazioni sane e costruttive all’interno della famiglia, anche dopo una separazione. Cerchiamo di saperne di più.
Che cosa è la mediazione familiare^
La mediazione familiare è un momento di ascolto, scambio e negoziazione che consente di tenere conto in modo molto concreto dei bisogni di ciascuno (bambini, terze parti, nonni, genitori, eredi …).
Quando è nata la mediazione familiare?
Le prime esperienze di mediazione furono avviate in America negli anni settanta, sia da parte di psicologi che da parte di avvocati matrimonialisti, che non riuscivano a ‘mettere d’accordo’ i loro clienti più litigiosi, carichi di rancore verso l’ex partner al punto di cercare continue ripicche per ferire l’altro, anche attraverso il coinvolgimento dei figli.
La mediazione familiare è arrivata in Italia negli anni ’90 e si è diffusa specialmente nei consultori, dove dei professionisti aiutano la coppia nel prendere le decisioni più opportune, nell’interesse di tutti, per la riorganizzazione familiare.
Chi è il mediatore familiare e quale è il suo ruolo?
Il mediatore familiare è un professionista qualificato, con competenze in psicologia e diritto. Non giudica e non ha potere decisionale; aiuta a trovare una soluzione nei conflitti, rispettando i principi di riservatezza, imparzialità e neutralità. Il mediatore familiare può provenire da molti tipi di formazione professionale (legale, psicologica, umanistica) ecc. Questa figura opera in completa autonomia rispetto al potere giudiziario, non è tenuto a relazionare al giudice e non può essere chiamato a testimoniare in tribunale.
Quali sono gli obiettivi della mediazione familiare?
Gli obiettivi della mediazione familiare sono diversi e si concentrano sulla risoluzione pacifica dei conflitti, per raggiungere una soluzione reciprocamente accettabile. In particolare la mediazione serve per:
– Promuovere la comunicazione: spesso, in caso di separazione, le parti smettono di comunicare efficacemente e si concentrano sui disaccordi. La mediazione familiare crea uno spazio neutro in cui ciascuno può esprimere i propri bisogni e punti di vista.
– Ridurre i conflitti: la figura del mediatore aiuta a comprendere le cause profonde dei conflitti e a lavorare su soluzioni che possano soddisfare entrambe le parti, limitando così le incomprensioni e l’ostilità.
– Tutelare il benessere dei figli: uno degli obiettivi principali è salvaguardare i figli dagli effetti negativi delle dispute familiari, evitando che diventino oggetto di contese e tensioni tra i genitori.
– Favorire accordi equi e duraturi: il mediatore guida le parti a trovare soluzioni concrete e realistiche che rispondano ai bisogni di tutti i membri della famiglia, assicurando che gli accordi presi siano duraturi e sostenibili.
Quali tecniche vengono utilizzate nella mediazione familiare?
Si utilizzano tecniche di comunicazione e ascolto attivo per identificare le preoccupazioni e i bisogni delle parti, aiutandole a esplorare diverse opzioni e a valutare le conseguenze delle loro scelte. In questo modo, il mediatore facilita la costruzione di un dialogo costruttivo e stimola la collaborazione, sempre nell’interesse del benessere di tutta la famiglia.
Quando è utile la mediazione familiare?
La mediazione familiare è particolarmente utile in diverse situazioni, tra cui:
– Separazione e divorzio: è una delle circostanze più comuni per cui ci si rivolge alla mediazione. Durante il processo di separazione, il mediatore può aiutare a definire questioni come l’affidamento dei figli, la gestione del tempo e delle responsabilità genitoriali, nonché gli accordi economici e patrimoniali.
– Conflitti tra genitori e figli: la mediazione può aiutare a risolvere tensioni e incomprensioni tra genitori e figli, in particolare durante l’adolescenza o in situazioni di disaccordo sui comportamenti o sulle decisioni importanti della vita familiare.
– Famiglie ricostituite: quando due famiglie si uniscono, possono sorgere difficoltà legate ai nuovi ruoli e alle dinamiche familiari. La mediazione aiuta a definire aspettative e responsabilità, favorendo l’integrazione dei nuovi membri.
– Conflitti tra parenti: in alcune situazioni, la mediazione può essere utile per risolvere controversie tra familiari, come quelle legate a questioni ereditarie o alla gestione di beni familiari.
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Come si svolge la mediazione familiare?
La mediazione familiare si svolge in questo modo:
- Primo colloquio informativo, durante il quale il mediatore familiare presenta gli obiettivi, il contenuto e gli argomenti che si vuole affrontare. Si può accettare o rifiutare di impegnarsi nel percorso di mediazione familiare. Questo primo colloquio è senza impegno per le parti coinvolte.
- I colloqui di mediazione familiare durano in genere da un’ora e mezza a 2 ore, si svolgono in un periodo che va dai 3 ai 6 mesi. Il loro numero varia a seconda della situazione e degli argomenti che si desidera affrontare: modalità di contatto, residenza dei bambini, questioni economiche, vacanze, proprietà condivise, cura per gli animali, istruzione dei figli ecc. Tutto questo può essere discusso serenamente in un ambiente protetto e neutrale, che fa di tutto per essere imparziale e costruttivo, tenendo conto dei bisogni e dei desideri di tutti i membri coinvolti.
- Se si raggiunge un accordo, si può chiedere al giudice di approvarlo.
- Se la coppia non riesce ad arrivare ad un’intesa, il mediatore esce di scena e la coppia segue il percorso tradizionale.
Quali sono i vantaggi della mediazione familiare?
I benefici vantaggi mediazione familiare sono molti e influenzano sia i singoli individui che l’intero nucleo familiare:
– Minor stress emotivo: rispetto ai procedimenti legali, la mediazione tende a ridurre lo stress associato alle dispute, offrendo uno spazio per esprimere emozioni e preoccupazioni senza essere giudicati.
– Costi ridotti: il processo di mediazione è generalmente più economico rispetto alle lunghe e spesso costose battaglie legali, permettendo di risolvere le questioni in modo meno oneroso.
– Risultati duraturi: gli accordi raggiunti attraverso la mediazione tendono a durare più a lungo, poiché le parti hanno contribuito attivamente alla loro formulazione. Questo senso di partecipazione e collaborazione rende gli accordi più solidi e sostenibili nel tempo.
– Benefici per i figli: mantenere un clima sereno e collaborativo tra i genitori è essenziale per il benessere psicologico dei figli. La mediazione contribuisce a creare un ambiente familiare più stabile e meno conflittuale.
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La mediazione familiare presenta vantaggi anche a livello sociale?
Si. L’importanza di questo istituto è quello di prevenire che i due ex coniugi mettano in atto comportamenti lesivi per l’altro, per i figli o per sé stessi, serve per elaborare il lutto del distacco e per prevenire gli stati depressivi dovuti alla sensazione di non avere alternative per la soluzione dei propri problemi. La possibilità di confrontarsi in questi incontri protetti e mediati può servire a contenere l’angoscia che sempre segue ad una separazione e può quindi avere anche finalità terapeutiche, se viene intesa come un’esperienza di transizione, di passaggio fra una forma di equilibrio ad un’altra.
Quali sono i limiti?
Sebbene la mediazione familiare sia uno strumento prezioso, non è sempre la soluzione ideale. Alcune situazioni possono richiedere l’intervento del sistema giudiziario o di altri professionisti, come nel caso di violenza o abuso: qui la mediazione può non essere adatta, poiché uno dei membri della coppia potrebbe sentirsi intimidito o incapace di esprimere liberamente i propri bisogni. In questi casi, è più indicato rivolgersi a un legale.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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