Krafft-Ebing, il primo sessuologo
Vita familiare
Il barone Richard von Krafft-Ebing, (nato il 14 agosto 1840, Mannheim, Baden [Germania] – deceduto il 22 dicembre 1902, vicino Graz, in Austria), fu un neuropsichiatra tedesco considerato un pioniere nello studio della psicopatologia sessuale.
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Nato in una famiglia aristocratica, Richard fu il primo di quattro fratelli. Sua madre era la figlia di un noto avvocato, con cui Krafft-Ebing viveva mentre studiava all’Università di Heidelberg. Fu grazie alle conversazioni avute con il nonno che Krafft-Ebing sviluppò un interesse per il comportamento sessuale deviante di criminali e malati di mente.
Formazione e attività professionale
A causa di questo interesse, decise di diventare psichiatra e sebbene insegnasse come professore di psichiatria in diverse università, lavorò anche in diversi manicomi psichiatrici e fu un sostenitore della riforma del trattamento e della diagnosi dei malati di mente (Bullough, 1994)
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Riferimenti teorici
I principali riferimenti teorici di Krafft-Ebing furono la filosofia di Schopenhauer e di Von Hartmann, le affermazioni di Schiller e Michelet, la teoria di Maudsley (secondo cui la sessualità sta alla base dello sviluppo dei sentimenti sociali, dà slancio all’utilizzazione dell’energia fisica, alla pulsione che spinge all’apprendimento, all’etica e a buona parte dell’estetica e della religione).
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Concezione della sessualità
Krafft-Ebing credeva che la sessualità e i “sentimenti sessuali” influenzassero tutti gli aspetti sociali della vita, in particolare la formazione delle religioni. Il sessuologo ante-litteram considerava la sessualità “il fattore più importante nell’esistenza sociale”.
Nella prefazione del libro Psychopatia Sexualis, l’autore sottolinea la ‘potente influenza della vita sessuale sull’esistenza individuale e sociale, nei campi del sentimento, del pensiero e dell’azione’.
La sessualità, secondo la sua opinione, era la fonte delle più alte virtù e al tempo stesso dei vizi: “Che cosa sarebbero le belle arti senza un fondamento sessuale!… In ogni sistema etico alla radice troviamo la sensualità”.
Deviazioni Sessuali
Nonostante i tentativi di essere il più obiettivo e inclusivo possibile, nello studio della sessualità e delle sue varianti, tende a classificare qualsiasi atto sessuale che si discosti dalla norma eterosessuale come deviante.
Krafft-Ebing distinse due gruppi fondamentali di “aberrazioni dell’impulso sessuale”: quello comprendente le devianze relative allo scopo della sessualità (nel quale incluse sadismo, masochismo, feticismo ed esibizionismo) e quello comprendente le devianze relative all’oggetto (omosessualità, pedofilia, zoofilia, gerontofilia e autoerotismo).
Psychopathia Sexualis
Krafft-Ebing è conosciuto in particolare per il suo voluminoso libro (600 pagine, oltre 200 casi clinici), dal nome latino Psychopathia Sexualis (Psicopatia della sessualità, pubblicato nel 1886), considerato un libro pioneristico sulle varie aberrazioni sessuali, uno dei primi tentativi di studio sistematico, quasi “enciclopedico”, dei comportamenti sessuali devianti.
Krafft-Ebing inizia la sua Psychopathia Sexualis con una breve storia del sesso, nella quale include anche dati relativi ad altre culture e religioni, sebbene le ritenesse inferiori alle società occidentali, cristiane (Krafft-Ebing, 1903).
L’autore guarda alla sessualità nell’ottica delle teorie evoluzioniste del naturalista Charles Darwin: lo scopo dichiarato del libro era voler dimostrare che le diverse forme di erotismo non collegate alla procreazione fossero da imputare a una degenerazione del cervello umano.
Nel libro affronta molti temi del tutto nuovi in campo scientifico, come il piacere sessuale femminile e l’omosessualità, insieme a temi come la necrofilia, l’incesto e la pedofilia (Schultheiss & Glina, 2010; Bullough, 1994 ).
Il libro si chiude con la presentazione di numerosi casi clinici, che tra l’altro riguardano anche storie di crimini sessuali.
Benché Krafft-Ebing si fosse preoccupato di scrivere certe parti del suo libro in latino, il libro divenne popolare anche in ambienti diversi da quello medico-professionale. La prima edizione, che aveva solo centodieci pagine, fu presto seguita da edizioni ampliate, con l’aggiunta di altri casi clinici.
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Le donne
Lo psichiatra riteneva che le donne un tempo fossero state semplicemente il “cuore pulsante” degli uomini, ma poi attraverso il corso della storia umana esse erano divenute, in parte grazie al cristianesimo, degli esseri individuali, con diritti e libertà proprie (anche se riconosceva che al suo tempo le donne fossero ancora “socialmente sottomesse all’uomo”).
Parlando di sesso tuttavia, riteneva che le donne e gli uomini fossero pari, anche se le donne erano sessualmente passive e non avessero alcun desiderio sessuale, almeno se erano “fisicamente e mentalmente normali e adeguatamente istruite” (Krafft -Ebing, 1903).
Le devianti sessuali femminili, quindi, erano tutte quelle donne che “cercavano gli uomini” e desideravano il sesso al di fuori della procreazione.
Sebbene le sue opinioni riflettano le concezioni dell’amore e del sesso del suo tempo, la sua inclusione di pazienti di sesso femminile in Psychopathia Sexualis è stata considerata abbastanza rivoluzionaria.
L’autore sottolinea infatti l’importanza di studiare la sessualità delle donne, insieme a quella degli uomini, sostenendo che entrambi sono ugualmente importanti per raggiungere una maggiore comprensione del sesso e, in alcuni casi, della malattia mentale.
Il matrimonio
Krafft-Ebing (1903) scrive:
Il cristianesimo ha innalzato l’unione dei sessi in una posizione sublime rendendo la donna socialmente uguale all’uomo e elevando il vincolo dell’amore ad un’istituzione morale e religiosa. Da lì nasce il fatto che l’amore per l’uomo, se considerato dal punto di vista della civiltà avanzata,
può essere solo di natura monogamica e deve poggiare su una solida base.
Omosessualità
L’autore avanzò per primo la teoria secondo cui il cervello degli omosessuali aveva subito una sorta di “inversione sessuale“, dovuta a fattori biologici, agenti a livello embrionale o fetale.
Nelle prime edizioni il libro elencava l’omosessualità fra le perversioni del comportamento sessuale (anche se riteneva che non dovesse essere criminalizzata). A seguito di ricerche successive su pazienti omosessuali tuttavia, Krafft-Ebing modificò la sua opinione iniziale, e sostenne la sanità mentale degli omosessuali e la natura non perversa dell’omosessualità.
Influenza sulla psicologia e la sessuologia
La sua importanza in psicologia e in sessuologia è indiscutibile: le sue teorie influenzarono infatti moltissimo tutti gli studi successivi sulla sessualità umana, in particolare molti eminenti psicologi del XX secolo, tra cui Sigmund Freud e Carl Gustav Jung.
Termini coniati da Krafft-Ebing
Coniò i termini feticcio, sadismo, masochismo e omosessualità.
Il film
Nel 2006 è stato realizzato un film, “Psychopathia Sexualis”, basato su diversi casi di studio di Krafft-Ebing.
Fonti:
AAVV Enciclopedia della filosofia Garzanti
Ellenberger, la scoperta dell’inconscio, Boringhieri
Wikipedia
Psychological History of women
Dott. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
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