Jane Austen, una delle autrici più lette nel mondo
Chi era Jane Austen?
Jane Austen (1775-1817) è una celebre scrittrice inglese del XIX secolo, nota per i suoi romanzi che offrono uno sguardo acuto e satirico sulla società inglese del suo tempo. Dal momento della loro pubblicazione, circa due secoli fa, i suoi libri non conoscono momenti di crisi e vengono continuamente ristampati e utilizzati per il cinema, le fiction televisive e il teatro, anche se durante la sua vita Jane Austen non fu celebrata come grandissima scrittrice.
A quale corrente letteraria apparteneva?
Il suo modo di scrivere non segue alcuna corrente letteraria del suo tempo (la scrittrice non è sicuramente ‘illuminista’, ma neanche ‘neoclassica’, e ancor meno ‘romantica’): Jane Austen rappresenta semplicemente se stessa e nei suoi romanzi riporta personaggi, storie, gioie e preoccupazioni tipiche della sua vita e del suo ambiente borghese.
In che epoca visse ?
Jane Austen nacque a Steventon, nell’Hampshire, il 16 Dicembre 1775 , vicino Basingstoke. Era la settima degli otto figli (sei maschi e due femmine) di un uomo di chiesa, il Reverendo George Austen, vicario di Steventon, e di sua moglie Cassandra. La sua esistenza e la sua vita somiglia molto a quella dei suoi romanzi: trascorsa in luoghi ameni e tranquilli, frequentati dalle classi agiate del periodo vittoriano. Visse solamente 41 anni, durante il periodo di due grandi rivoluzioni: quella americana e quella francese e fu anche contemporanea della guerra che contrapponeva l’Inghilterra alle armate di Napoleone. Nei suoi libri tuttavia non si parla di politica o di temi sociali, non ci sono riferimenti ai fatti del tempo, si parla solo di gente del suo ambiente che si muove, come lei, negli agi di una vita agreste. Forse è proprio per questo che i suoi romanzi non perdono di attualità.
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Che tipo di istruzione aveva?
Sebbene la Austen provenisse da una famiglia di modesta agiatezza, ricevette un’educazione informale, ma per l’epoca completa. A causa dell’ignoranza nella quale venivano mantenute le donne in quel periodo, l’istruzione di Jane non è paragonabile rispetto agli standard moderni. Si ritiene che la scrittrice abbia potuto migliorare la sua istruzione di base ascoltando le ripetizioni che suo padre dava ad alcuni allievi, per integrare il suo stipendio. In ogni caso, Jane aveva appreso tutte le discipline che le donne della classe agiata dovevano conoscere: ricamo, danza, francese, disegno e ortografia.
Quando iniziò a scrivere?
La Austen iniziò a scrivere fin da giovane e produsse alcuni dei capolavori della letteratura inglese, tra cui “Orgoglio e Pregiudizio”, “Emma”, “Ragione e Sentimento” e “Persuasione”.
All’epoca della Austen le donne non scrivevano libri, anche se molte di loro lo facevano, quasi di nascosto. (Mary Ann Travers prese il nome di George Eliot le tre sorelle Bronte scrissero sotto gli pseudonimi di Acton, Currer, e Ellis Bell e Madame Dudevant prese il nome di George Sand).
Jane cominciò giovanissima a scrivere ed a rappresentare le sue novelle insieme con la sorella maggiore Cassandra, che fu anche la sua migliore amica, per tutta la vita. La sua prima opera, Amore e Amicizia Love and Freindship (sic!) fu scritta a 14 anni.
Cosa si sa della sua vita sentimentale?
Nel 1801 George Austen andò in pensione e dunque lasciò Steventon per andare, insieme alla moglie e alle due figlie rimaste nubili a Bath. Jane, 26 anni, non amava affatto la nuova località nella quale si erano trasferiti e soffriva di nostalgia per il suo Hampshire. In questo periodo Jane ebbe diversi dispiaceri, fra cui quello della morte del suo innamorato. Accettò quindi di sposare il facoltoso Harris Bigg-Wither, per rompere poi il fidanzamento il mattino seguente.
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Come era fisicamente?
Fisicamente era una bella ragazza: di lei ci rimane un ritratto casalingo fattole, senza troppa perizia, dalla sorella Cassandra, che dunque non le rende merito. Il nipote, James-Edward Austen, la descrive tuttavia come una persona attraente, alta e slanciata, dal passo leggero e fermo, piena di energia e di salute. La nipote Caroline Austen ce la descrive come bruna, dai capelli ondulati disposti intorno al viso, viso rotondo, carnagione chiara, bocca e naso piccoli e regolari. Sulla base del ritratto e di queste descrizioni, molti ritrattisti hanno cercato di ‘ritoccare’ l’acquarello di Cassandra, per farne un ritratto più verosimile, che è quello che si può vedere più in alto, su questa pagina.
Come era di carattere?
Possiamo immaginare che il carattere della Austen fosse simile ad uno dei suoi personaggi più riusciti, la Elizabeth di Orgoglio e Pregiudizio. Non a caso la Austen dice di lei : “devo confessare che la ritengo una delle più deliziose creature mai apparse in un libro e non so proprio come riuscirò a tollerare coloro che non la amano“. Elizabeth è, in Orgoglio e Pregiudizio, una ragazza sicura di sé, di buoni sentimenti, socievole, colta, anticonformista, ma comunque bene integrata e rispettata nel suo ambiente.
Come andò il resto della sua vita?
Dei suoi fratelli, due divennero uomini di Chiesa ed uno di loro ereditò delle grandi proprietà terriere nel Kent e nell’ Hampshire, da un parente alla lontana. I due maschi più giovani scelsero invece la carriera militare nella Royal Navy; la sua unica sorella, Cassandra, come Jane non si sposò mai.
Dopo la morte del padre, nel 1805 Jane, sua sorella Cassandra e la madre risentirono di difficoltà economiche e dovettero contare sull’aiuto dei fratelli. Andarono a vivere, per un periodo, a Southempton, presso il fratello di Jane, Frank (ufficiale di marina) e di sua moglie Mary.
In questo periodo Jane scrisse pochissimo. Nel 1809 un altro fratello, Edward, mise a loro disposizione una casa a Chawton, vicino Steventon, nell’amata campagna dell’Hampshire.
Fu a Chawtown che Jane Austen trovò il modo di ricominciare a scrivere. Suo fratello Henry, che viveva a Londra e che all’epoca lavorava nel mondo finanziario, la aiutò a trovare un editore per Ragione e Sentimento, che apparve nel 1811.
L’altro suo romanzo, Orgoglio e Pregiudizio (1813) che lei descriveva come il suo ‘bambino preferito” ebbe subito un certo successo. ‘Mansfield Park‘ fu pubblicato nel 1814, poi fu la volta di ‘Emma‘ nel 1816.
Nel 1815 cominciarono ad apparire le prime traduzioni in francese. Tutti i suoi romanzi furono pubblicati in forma anonima, sotto lo pseudonimo “By a Lady”. Come si è detto, non era considerato positivo leggere romanzi per una donna, e tanto meno scriverli.
Quale era il suo stile di scrittura?
I romanzi della Austen sono tutti caratterizzati da una prosa elegante e scorrevole, con personaggi ben definiti e numerosi dialoghi, intrisi di una pungente dose di ironia e sarcasmo verso la società inglese dell’epoca, con particolare attenzione ai temi del matrimonio, della classe sociale e dell’ipocrisia.
Come e quando morì?
Nel 1816, Jane cominciò a soffrire di una strana malattia. Oggi si pensa che potrebbe essere stato un cancro allo stomaco, oppure un linfoma di Hodgkin, o un disturbo noto come malattia di Addison. La malattia comunque, in fase avanzata, non le permetteva di camminare e per questo Jane si muoveva su un carro guidato da un asino, che può essere ancora ammirato nel museo Jane Austen di Chawton.
Nel mese di maggio 1817, la Austen, insieme all’inseparabile sorella Cassandra, decise di raggiungere Winchester per tentare una cura con un famoso chirurgo, ma in quello stesso luogo morì, tra le braccia della sorella, il 18 Luglio del 1817, a soli 41 anni. La morte avvenne nella casa presa in affitto di College Street, al numero 8.
Uscirono romanzi postumi?
Si. Dopo la sua morte vennero pubblicati altri due romanzi, ‘Persuasione‘ (che uscì con il vero nome dell’autrice) e ‘Northanger Abbey’ ed un’ultima novella fu lasciata incompiuta.
Dove fu sepolta Jane Austen?
Il suo corpo è sepolto nella cattedrale di Winchester. Nessuno al tempo parlò della sua morte e i riconoscimenti arrivarono molto più tardi. Fra gli altri, ci piace ricordare quello di Virginia Woolf, che riteneva la Austen una “maestra” nel descrivere le emozioni più profonde, “anche se non arrivano in superficie. Ci stimola a dedurre quello che non c’è”.
Perché Jane Austen è considerata una delle autrici più lette e amate al mondo?
Per diversi motivi. In primo luogo, i suoi romanzi sono intramontabili, grazie alla loro capacità di catturare l’essenza umana e di trattare temi universali come l’amore, l’ambizione e la moralità. Inoltre, le sue opere sono state tradotte in numerose lingue e adattate in film, serie televisive e opere teatrali, contribuendo così a mantenere viva la sua eredità letteraria per generazioni.
Jane Austen può interessare la riflessione psicologica?
Senz’altro, la Austen è ammirata per la sua abilità nell’analizzare e ridicolizzare le convenzioni sociali del suo tempo, offrendo uno sguardo lucido e critico sulla società dell’Inghilterra regency. Le sue opere sono ancora oggi studiate e discusse per la loro raffinata osservazione della natura umana e per la loro rilevanza culturale e sociale.
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La Austen era femminista?
Sebbene alcuni critici abbiano identificato alcuni elementi femministi nei romanzi della Austen, è importante considerare il contesto storico e sociale in cui è vissuta.
La Austen era una donna del suo tempo, le cui opere riflettevano le realtà e le limitazioni delle donne nell’Inghilterra del XIX secolo. Sebbene le sue eroine siano spesso intelligenti, indipendenti e dotate di una forte personalità, sono anche costrette dalle convenzioni sociali e dall’aspettativa del matrimonio.
Il modo in cui Austen ritrae le sue eroine, spesso in contrasto con i personaggi maschili, e il suo sottile commento sulla condizione femminile nella società del suo tempo, hanno portato alcuni studiosi a interpretare la sua opera in chiave femminista. Tuttavia, è importante riconoscere che il concetto di femminismo come lo intendiamo oggi non esisteva durante la vita di Jane Austen, e che le sue opere devono essere considerate nel contesto del loro tempo.
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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