Isadora Duncan: la donna che ha inventato la danza moderna
Isadora Duncan (1877-1927) è considerata una delle pioniere della danza moderna, colei che ha rivoluzionato il mondo della danza sfidando le convenzioni artistiche dell’epoca e proponendo un nuovo linguaggio coreografico basato sulla libertà e sulla naturalezza dei movimenti. In questo articolo riassumiamo la sua biografia.
Infanzia e Adolescenza
Angela Isadora Duncan nacque a San Francisco il 26 maggio 1877. Da bambina crebbe in un ambiente familiare molto povero, ma anche molto creativo, nel quale si respirava una forte atmosfera artistica.
La madre, separata dal marito, aveva introdotto i suoi quattro figli (Isadora era la più piccola) alla musica classica, alla poesia, alla letteratura e all’arte.
Isadora iniziò a studiare danza e, durante l’adolescenza, si spostò frequentemente da Chicago a New York con alcuni membri della sua famiglia, esibendosi come ballerina in diverse produzioni, che però non ebbero grande successo, tipo Mme Pygmalion (la signora Pigmalione) o Midsummer’s Night Dream (Sogno di una notte di mezza estate).
Sin da piccola, la Duncan manifestò uno spirito libero e un’indole ribelle che si tradusse anche nella sua concezione della danza: rifiutava le rigide strutture della danza classica, percependo il balletto come costrittivo e innaturale. Iniziò così a sviluppare uno stile innovativo, che si rifaceva alle antiche danze greche e alla natura.
La sua carriera professionale iniziò nel 1896, a Chicago, quando incontrò il produttore Augustin Daly. Subito dopo Isadora si unì alla sua compagnia teatrale e cominciò a viaggiare in Europa.
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Trasferimento in Europa
Giunta a Londra, Isadora trovò un suo palcoscenico naturale esibendosi durante le feste private di persone piuttosto altolocate. Non passò molto tempo e il fenomeno di una giovane donna che danzava a piedi nudi, vestita in modo succinto come una ninfa dei boschi, cominciò a far affollare teatri e sale da concerto in tutta Europa.
Il suo successo fu enorme: i suoi spettacoli erano unici, caratterizzati dall’uso di tuniche leggere che evocavano l’Antica Grecia, con uno stile liberatorio che ispirò generazioni di artisti a considerare il corpo come un mezzo espressivo indipendente dalle convenzioni.
L’artista tornò negli Stati Uniti nel 1908 per fare delle tournées, ma le sue esibizioni non furono inizialmente apprezzate dai critici, che non accettavano la danza su basi musicali non appositamente create per il balletto. Questo difficile tour americano si concluse tuttavia con un crescente successo e, quando la Duncan tornò in Europa nel 1909, era famosa in tutto il mondo.
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Scuole di danza
La Duncan aprì la sua prima scuola di danza a Grunewald, in Germania, nel 1904, scegliendo i suoi allievi dalle classi sociali più povere e mantenendoli completamente con le sue risorse, sia per quanto riguardava i loro bisogni materiali, sia per lo studio delle altre materie correlate alla danza (musica, arte, letteratura ecc.).
A questa scuola in Germania ne seguirono altre in Russia e a Parigi: i costi erano davvero rilevanti e per questo Isadora non poteva esimersi dal fare tournées per guadagnare i denari necessari al loro mantenimento, lasciando la sorella Elizabeth ad occuparsi delle scuole e degli allievi.
Perdita dei figli
La vita personale di Duncan fu segnata da molte tragedie. Sebbene non fosse una patita della casa e della famiglia, Isadora ebbe una figlia da Edward Gordon Craig e un figlio dal milionario Paris Singer, l’industriale di macchine per cucire. I due bambini, Deidre e Patrick, morirono tragicamente in un incidente che fece precipitare la loro auto nella Senna, nel 1913. Gli anni che seguirono non furono facili per Isadora, che per un po’ smise anche di danzare. In seguito, nonostante il dolore, continuò a dedicarsi alla danza, trasformando la sofferenza in una profonda espressione artistica.
Mosca
Nel 1920 fu invitata a fondare una scuola tutta sua a Mosca. Per il suo temperamento rivoluzionario, l’ Unione Sovietica sembrava la terra promessa. Lì incontrò Sergey Aleksandrovich Yesenin, un poeta di 17 anni più giovane di lei, il cui lavoro gli aveva fatto guadagnare una notevole reputazione. Lo sposò nel 1922, sacrificando i suoi scrupoli contro il matrimonio per portarlo con sé in un tour negli Stati Uniti. Non avrebbe potuto scegliere un momento peggiore per il loro arrivo. La paura della “minaccia rossa” era al culmine e lei e suo marito furono ingiustamente etichettati come agenti bolscevichi.
Lasciando di nuovo il suo paese natale, una Duncan amareggiata disse ai giornalisti: “Addio America, non ti rivedrò mai più!” Così fu. Seguì un periodo infelice con Yesenin in Europa, dove la sua crescente instabilità mentale lo fece rivoltare contro di lei. Tornò da solo in Unione Sovietica e, nel 1925, si suicidò.
Come sempre, Isadora cercò di ritrovare la forza e l’energia nelle sue scuole e nei suoi allievi, divenuti ormai i ‘sostituti’ dei suoi due figli. Di questi allievi ne adottò addirittura sei, che furono poi ribattezzati dalla stampa come gli “Isadorables”, quando cominciarono ad esibirsi con lei.
Durante gli ultimi anni della sua vita, Duncan fu una figura piuttosto patetica, che viveva precariamente a Nizza, sulla Costa Azzurra.
Morte
Isadora Duncan morì il 14 settembre 1927 a Nizza, in Francia, in un incidente che è rimasto nella storia per la sua tragicità: la sua sciarpa, sventolando mentre era in automobile, si impigliò nelle ruote posteriori del veicolo, causandole una morte istantanea per strangolamento.
Cosa ci rimane di lei
Di lei ci rimane anzitutto la sua autobiografia, My Life, pubblicata nel 1927. Isadora fu una donna molto anticonvenzionale, la cui vita fu segnata da molti successi ma anche da molte tragedie: per questo motivo è diventata un mito nel mondo dell’arte ed in particolare della danza.
La Duncan è ricordata come una figura rivoluzionaria, la cui visione della danza come libera espressione dell’anima ha aperto la strada alla danza moderna. Si ribellò per prima ai canoni del balletto tradizionale, portando una vera rivoluzione in quest’arte e per questo oggi è riconosciuta come la creatrice della danza moderna.
Sosteneva che ‘le cose devono essere come sono’ ed esprimeva le sue idee con grande passione, rompendo con tutte le convenzioni. Isadora concepiva la danza come un’arte sacra, come lo era per gli antichi Greci: con questa idea sviluppò movimenti liberi e fluttuanti, ispirati a fenomeni naturali come le onde e il vento, all’arte greca, alle danze popolari, usando il plesso solare come la forza generatrice di tutti i movimenti da eseguire.
Messo in soffitta il classico tutù, Isadora si proponeva sulla scena con tuniche e chitoni ellenizzanti, capelli sciolti, piedi nudi e sciarpe colorate che le pendevano dalle spalle.
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Oltre che danzatrice fu avventuriera, rivoluzionaria, critica della società moderna, della cultura, dell’educazione, sostenitrice dei diritti femminili e dello spirito poetico, che ambiva vedere realizzato nella vita di tutti i giorni.
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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