Il libro rosso di Carl Gustav Jung: un viaggio nell’inconscio

Il libro rosso di Carl Gustav Jung: un viaggio nell’inconscio

Una lezione divulgativa su Freud e il suo libro "Totem e Tabù"

Carl Gustav Jung, uno dei padri fondatori della psicologia analitica, ha lasciato in eredità un suo lavoro molto particolare, “Il Libro Rosso” (o “Liber Novus”) che rappresenta il suo lavoro più personale e misterioso, un viaggio intimo nell’inconscio che ha influenzato profondamente il pensiero psicologico del XX secolo.

Quando è stato scritto questo libro?

“Il Libro Rosso” è stato scritto da Jung tra il 1914 e il 1930, durante un periodo di intensa crisi personale e creativa, spesso definito come la sua “confrontazione con l’inconscio”.

Quale è stata la motivazione che lo ha portato a scrivere questo libro?

Dopo la rottura con Sigmund Freud nel 1913, Jung si trovò ad affrontare un tumulto interiore che lo portò a esplorare profondamente il proprio inconscio attraverso una serie di visioni, sogni e fantasie. Questo processo, che Jung chiamò “immaginazione attiva”, divenne il fondamento delle sue future teorie psicologiche.

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Come è strutturato questo libro?

“Il Libro Rosso” è diviso in due parti principali: “Liber Primus” e “Liber Secundus”. È scritto in uno stile che combina testo e immagini, riflettendo l’ispirazione medievale e rinascimentale. Le pagine sono decorate con illustrazioni miniate, simboli e mandala, che Jung disegnò per accompagnare i suoi scritti.

Liber Primus. Questa parte introduce il viaggio di Jung nell’inconscio, dove incontra figure archetipiche e simboli che rappresentano aspetti della sua psiche. Qui esplora temi come la discesa nell’inferno personale e l’incontro con il Sé.

Liber Secundus. Prosegue con una narrazione più complessa e dettagliata delle esperienze di Jung, inclusi dialoghi con figure mitologiche e bibliche. Qui sviluppa ulteriormente le sue idee sugli archetipi e sull’inconscio collettivo.

Quali sono i temi principali contenuti in questo libro?

“Il Libro Rosso” esplora il processo di individuazione, il cammino verso la realizzazione del Sé e l’integrazione degli aspetti consci e inconsci della psiche.

Jung identifica e interagisce, inoltre, con varie figure archetipiche, come il Vecchio Saggio, l’Eroe e l’Ombra, che rappresentano modelli universali di esperienza umana.

Attraverso le sue visioni, Jung costruisce una narrativa mitologica personale che riflette il suo sviluppo psicologico e spirituale.

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Perché si chiama Libro Rosso?

Perché così lo aveva soprannominato lo stesso Jung, dal momento che era rilegato con una copertina rossa.

Il Libro Rosso quando fu pubblicato per la prima volta?

Per molti anni, “Il Libro Rosso” rimase un’opera privata, conosciuta solo da pochi intimi e studiosi di Jung. Fu pubblicato integralmente solo nel 2009 e il 7 ottobre dello stesso anno, suscitando un enorme clamore, il Rubin Museum lo ha mostrato al mondo. Il libro è composto di 205 pagine manoscritte, oltre ad elaborate illustrazioni, raffiguranti simboli buddisti e figure mitologiche, rilegato in pelle rossa.

Cosa avvenne dopo la morte di Jung?

Dopo la morte di Jung, nel 1961, la famiglia decise di conservare il libro in una cassetta di sicurezza. L’opposizione alla pubblicazione, condivisa dallo stesso Jung, era data dal fatto che nel libro si possono trovare riflessioni e incontri con strani personaggi, che potrebbero fornire un’immagine dello psichiatra al limite della schizofrenia, chiamando in causa la sua stessa reputazione scientifica.

I concetti contenuti nel Libro Rosso servono solo in psicoanalisi o vengono usati anche in altri campi?

Le teorie contenute ne “Il Libro Rosso” si estendono in realtà ben oltre la psicologia, toccando campi come la letteratura, l’arte, la filosofia e la spiritualità. La sua esplorazione del simbolismo e del significato interiore  contenuta in questo libro continua a ispirare e affascinare studiosi e lettori in tutto il mondo.

In Italia chi ha pubblicato il libro di Jung?

In Italia il libro è stato edito da Bollati Boringhieri.

Dott.ssa Giuliana Proietti

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Dr. Giuliana Proietti

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Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.

• Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
• Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.

Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.

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