Il libro nero della psicoanalisi
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Il libro nero della psicoanalisi, curato da Catherine Meyer, è un’opera critica e provocatoria che ha suscitato dibattiti accesi all’interno del mondo accademico, terapeutico e culturale. Pubblicato nel 2005, il libro si propone come una raccolta di saggi scritti da diversi autori, con l’obiettivo di mettere in discussione la validità scientifica e l’efficacia terapeutica della psicoanalisi, soprattutto in relazione all’approccio freudiano.
Obiettivo dell’opera
”L’ambizione di quest’opera – scrive la Meyer – che raccoglie quaranta autori di dieci nazionalità, è quella di offrire ai non iniziati gli elementi di un dibattito che attraversa la nostra epoca”.
Contenuto e tesi principali
La critica principale è rivolta alla figura di Sigmund Freud e al suo lavoro, che viene considerato scarsamente fondato sul piano scientifico e, in molti casi, distorto da una narrazione mitologica che va a discapito di una verifica empirica delle teorie presentate. Tra i punti più controversi vi sono:
- La mancata scientificità della psicoanalisi: la psicoanalisi non si basa su metodi rigorosamente scientifici e molte delle affermazioni di Freud sono indimostrabili o persino errate.
- I risultati terapeutici: il libro mette in discussione l’efficacia della psicoanalisi rispetto ad altre forme di terapia psicologica, come la terapia cognitivo-comportamentale, che hanno mostrato maggiori evidenze empiriche.
- La personalità di Freud: emergono critiche sul carattere egocentrico e sull’opportunismo del padre della psicoanalisi, che avrebbe manipolato i dati per confermare le sue teorie.
- L’impatto culturale: il volume esplora come la psicoanalisi abbia influenzato la società, spesso imponendo un’interpretazione rigida e non sempre utile della psiche umana.
A chi può interessare leggerlo?
Il libro offre uno sguardo critico e documentato sulla storia della psicoanalisi, invitando a riflettere su quanto di essa sia effettivamente supportato da dati oggettivi. Questo approccio può essere utile per chi desidera interrogarsi sulle basi teoriche e sull’applicazione pratica della psicoanalisi. Inoltre, il testo valorizza approcci alternativi, spingendo il lettore a considerare la pluralità di modelli terapeutici disponibili oggi.
Critiche al libro
Nonostante la ricchezza di dati e la precisione con cui vengono smontati alcuni miti freudiani, il volume è stato criticato per il suo tono fortemente polemico, che potrebbe risultare eccessivamente fazioso. Alcuni studiosi hanno osservato che il libro tende a ignorare il contesto storico in cui Freud operava e il contributo innovativo delle sue intuizioni, che hanno comunque aperto la strada alla psicologia moderna.
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE
La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)
mail: g.proietti@psicolinea.it
Visita anche:
www.giulianaproietti.it
L’ho letto quasi tutto.
A parte i toni violenti (che comunque andrebbero valutati dopo aver conosciuto il contesto francese) e l’effetto “minestrone” (i saggi della prima parte non fanno parte di un insieme organico riunito sotto il titolo, ma erano già editi in precedenza), bisogna dire “finalmente!”. Finalmente qualcuno che osa attaccare chi ha sempre “attaccato” tutti e tutto con la formula magica “…il tuo inconscio in realtà …”. Gli psicoanalisti sono ostili a qualunque misurazione, al confronto con gli altri, alla validazione della clinica. Vivono in un mondo a parte.
Dovrebbe essere interessante, quanto meno l’approccio. Una scienza “psicologica” dovrebbe essere in grado di penetrare nel modello del mondo che l’individuo si è creato, e iniziare ad agire da lì, se vuole veramente cambiarlo.
Segnalo (per la sua chiarezza, rara in questo settore, e profondità intuitiva) “La lotta dei maghi”. In particolare il concetto per cui siamo tutti ipnotizzati…