Il Fado: una metafora della società portoghese
Cosa è il Fado?
Il fado è un genere di musica popolare portoghese, tipico soprattutto delle città di Lisbona e Coimbra. Dal 2011 è riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio intangibile dell’umanità.
Cosa significa Fado?
L’etimologia della parola Fado connota il concetto di destino (fato) e la sensazione che il proprio destino sia irrevocabile. Questo stato d’animo fatalistico è piuttosto cupo, in quanto trasmette l’idea di un futuro senza speranza. È associato alla parola portoghese ”saudade”, usata già nel XIII secolo.
Cosa significa saudade?
Saudade è una parola unica nella lingua portoghese che trasmette una complessa miscela di emozioni tra cui tristezza, nostalgia, per il passato, per i defunti, per coloro che sono rimasti indietro e spesso viene riferita a temi che riguardano l’emigrazione, la lontananza, la separazione, il dolore, la sofferenza. (Vernon, 1998). Questi temi ricorrenti sono indissolubilmente legati alle emozioni del fado.
Come viene eseguito tecnicamente?
Tecnicamente viene eseguito da una formazione musicale composta dalla voce (fadista) che dialoga con la chitarra portoghese (guitarra portuguesa, a 12 corde), accompagnati dalla chitarra ritmica (viola), a cui possono essere aggiunti un basso portoghese (baixo) e una seconda chitarra portoghese.
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Quale è la storia del Portogallo ?
La storia portoghese è segnata da uno schema ripetitivo di forti contrasti, con ondate successive di conquiste e di sconfitte, epoche di abbondanza e potere ed epoche di impoverimento.
Per più di mille anni questa terra è stata una società feudale e gerarchica. Le classi sociali più povere hanno sofferto di disagi economici e fisici tra cui malnutrizione, alloggi inadeguati, pessima salute pubblica, anche durante i periodi in cui le élite si crogiolavano nella ricchezza.
L’eccezione si è verificata durante l’Età delle scoperte (XV-XVI secolo) quando la nazione è salita a una posizione di leadership, creando innovazioni marittime nella navigazione e nella costruzione navale.
Avventure audaci avevano elevato il Portogallo fra le più grandi potenze marittime del mondo. Queste colossali imprese richiedevano la partecipazione di tutte le classi socio-economiche, fra cui anche i pescatori, che avevano abilità marinaresche e conoscenze marittime (Marques, 1991). Questa situazione creò l’opportunità alle classi inferiori di partecipare alla ricchezza nazionale, se non fosse stato poi che la classe dirigente non seppe amministrare le sue ricchezze.
Il XIX secolo è stato un secolo di grande fermento. Quando le forze di Napoleone invasero il Portogallo nel 1808, la famiglia reale fuggì in Brasile, lasciando i portoghesi a cavarsela da soli. Le invasioni francesi furono sconfitte, ma a costo della dominazione inglese fino al 1820. Sebbene il re tornò in Portogallo nel 1821, la dichiarazione di indipendenza del Brasile rappresentò una perdita irreversibile di potere economico e politico per il Portogallo. E’ in questo contesto che nacque il Fado.
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Come è nato il Fado?
L’evoluzione del Fado può essere suddivisa in cinque fasi cronologiche:
1) Influenze pre-fado;
2) Primo Fado;
3) Espansione secondo linee di classe;
4) Fado sotto la dittatura;
5) Il periodo contemporaneo.
Le radici del Fado sembra possano essere trovate nei testi medievali e nella poesia romantica dei trovatori. Alcuni individuano un’influenza ancora precedente, al tempo dei Mori, altri ancora suggeriscono che il Fado si sia evoluto dalla musica da ballo riportata in Portogallo da brasiliani e afro-brasiliani che ha accompagnarono il ritorno della famiglia reale nel 1821.
Anche se le radici sono incerte, la maggior parte degli storici concorda sul fatto che il Fado sia nato a Lisbona durante il quarto di secolo più triste della storia portoghese (Stephens, 1891). Il Fado veniva cantato e ballato nei quartieri popolari di Lisbona, nelle taverne popolari, nei bordelli e nelle carceri. In questi luoghi i portoghesi chiamati “Fadistas” (marinai, commercianti, pescatori, altri braccianti e disoccupati) mescolati a prostitute, schiavi liberati
e immigrati recenti (Pimentel, 1904), fornirono un terreno fertile per la fusione di musica africana, brasiliana e tradizionale portoghese (Vernon, 1998).
Il Fado divenne per queste persone un veicolo di espressione condivisa, uno sfogo di gioie e dolori quotidiani. Attraverso il Fado le classi inferiori del Portogallo trovarono una loro voce, sociale e politica.
Fra il 1870 e il 1925 decenni di espansione economica e relativa stabilità politica portarono il Portogallo ad essere considerato un paese con “la società più avanzata dell’Europa meridionale” (Page, 2002). Questa prosperità non era tuttavia estesa alle classi inferiori (Marques, 1991), fra le quali il Fado si diffuse rapidamente: i cantanti di Fado collegavano la classe operaia delle città e delle zone rurali e fecero di questa musica un canto di rivolta (Museu Nacional de Etnologia, 1994).
Nel frattempo la classe media emergente accorreva nei teatri di Lisbona per godersi un Fado ripulito da contenuti osceni e politici; la classe media prontamente rivendicò questa versione sterilizzata come propria (Vernon, 1998). Allo stesso modo, una forma di Fado si trasferì anche nelle case dell’aristocrazia (Museu Nacional de Etnologia,
1994). Nel 1890 il Fado era ormai un fenomeno nazionale, ma il suo contenuto e il suo significato erano divisi
secondo linee che delimitavano le varie classi sociali.
La monarchia costituzionale crollò nel 1910 (Marques, 1972). Il successivo periodo di governo repubblicano offrì speranza per la rappresentanza politica e migliori condizioni di vita; tuttavia, la classe media e le élite sentivano che questo progresso era raggiunto a loro spese (Marques, 1972), per cui lanciarono attacchi violenti contro i Fado
delle taverne e di altri locali della classe inferiore (Vernon, 1998).
Sotto la dittatura (dal 1926 al 1974) di Oliveira Salazar il regime dette la priorità alla stabilità, ai valori conservatori e al ruolo della Chiesa cattolica. La visione di Salazar del “nuovo” Portogallo era legata al suo fiero passato. Eventuali dissensi erano considerati come un sovvertimento di questa visione di un’identità nazionale altamente morale (Monteiro e Pinto, 1998). Fu organizzato un apparato di propaganda forte e repressivo che esercitava la censura (Ramos do Ò, 1992).
Secondo lo storico del Fado Rui Vieira Nery, il regime “non si fidava del Fado” così tutti i testi, le registrazioni e le pubblicazioni del Fado dovevano essere sottoposte alla censura. Tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale il regime mutò radicalmente e il Fado divenne uno strumento di propaganda approvato dal regime. Molti poeti di Fado usarono i loro talenti per trattare temi come l’onore familiare e la nobiltà di spirito (Vernon, 1998).
Gli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta furono contrassegnati da un deterioramento della situazione, con
l’emergere di movimenti di indipendenza nelle colonie dell’Africa portoghese che prosciugarono il tesoro nazionale e condussero alla morte migliaia di giovani portoghesi. Nel 1974 cadde il regime dittatoriale.
Il Fado conobbe un periodo di declino poiché era stato “contaminato” dal precedente regime. Gli intellettuali più giovani e il pubblico sofisticato non volevano avere niente a che fare con una espressione musicale così fortemente associata alla dittatura. Coloro che si erano affidati al Fado per vivere vissero un periodo di grave declino economico.
Durante i primi quindici anni di democrazia, la nuova legislazione rese il Portogallo uno dei paesi europei “più socialmente illuminati” (Page, 2002). Il Portogallo entrò a far parte della comunità economica europea nel 1986. Il sostegno finanziario dell’Unione europea ha fornito un importante stimolo economico e l’integrazione politica si è rafforzata restituendo una identità nazionale al Portogallo, in patria e all’estero (Soares, 2000). Nel frattempo, il Fado ha vissuto una rinascita nella sua popolarità.
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Esistono vari tipi di Fado?
Si, In particolare c’è il fado di Coimbra, che è più sofisticato, e il fado di Lisbona, che è il più popolare.
Il fado di Coimbra fu introdotto nella città di Coimbra a metà del XIX secolo e, attraverso gli studenti, divenne noto nella comunità accademica della città. I temi del fado di Coimbra riguardano la vita quotidiana degli studenti e i testi hanno uno stile letterario e accademico. I canti sono eseguiti solo da cantanti maschi (fadisti), vestiti di nero. I fados che spiccano sono: ”Balada da Despedida”, ”Fado Serenata” e ”L’Ultimo Fado”.
Il fado di Lisbona è il più popolare. È cantato principalmente da donne nei luoghi pubblici. Questo stile di fado è particolarmente triste.
Di cosa parlano i testi delle canzoni fado?
I testi del fado raccontano storie che coprono l’intera gamma delle esperienze umane. Sono liriche spesso tristi:
a volte la carica emotiva del Fado è così forte che può portare gli ascoltatori a piangere (Valverde, 1999). Questa catarsi emotiva è una caratteristica tipica del fado (Carmo, 2008).
Cosa è una metafora culturale?
Una metafora culturale è un’istituzione, un fenomeno o un’attività nazionale di genere culturale che viene
considerata di grande importanza e con la quale una popolazione si identifica strettamente (Gannon e
Audia, 2000)
Quali sono le caratteristiche di una metafora culturale?
Secondo Gannon (2004), una metafora culturale deve soddisfare i seguenti requisiti:
1) Catturare in un’unica immagine la mentalità culturale di una nazione;
2) Fornire un quadro che incorpori dimensioni culturali rilevanti per il Paese;
3) Andare oltre l’approccio dimensionale, per catturare i valori, gli atteggiamenti
e i comportamenti della cultura altrimenti ignorati.
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Come si fa a determinare una metafora culturale?
Lo sviluppo della metafora culturale può essere descritto in tre fasi di ricerca (Gannon, 2004):
1) Immersione completa nella società, nelle tradizioni e nella storia del Paese;
2) Identificazione di un’istituzione, fenomeno o attività come simbolo identitario nazionale
3) Analisi degli elementi chiave della metafora come rappresentazione culturale: caratteristiche, valori, atteggiamenti e comportamenti.
Perché il Fado può essere considerato una metafora culturale del Portogallo?
Perché il valore attribuito alle relazioni umane è un tema centrale della società portoghese, che viene bene espressa dalla metafora del Fado. Ciò conferma la descrizione di Hofstede (1983) del Portogallo come una società femminile, che valorizza le relazioni umane più del materialismo e del raggiungimento degli obiettivi.
Il fado non è, dunque, solo un genere musicale, ma la parte nascosta dell’anima del popolo portoghese: è amore, dolore, felicità, tristezza e ricordi.
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Fonte Principale
Soares, Machado, The Cultural Metaphor Revisited: Exploring Dimensions, Complexities and Paradoxes through the Portuguese Fado
Immagine
Fado, dipinto di José Malhoa (1910)
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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