Il Determinismo
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Il determinismo è una corrente filosofica che sostiene che ogni evento, inclusi i pensieri e le azioni umane, sia il risultato necessario di cause precedenti. Questa visione implica che nulla accada per caso o libero arbitrio, poiché ogni azione è predeterminata da fattori antecedenti. Il determinismo ha trovato applicazione in diversi ambiti, tra cui la filosofia, la scienza e la psicologia. Cerchiamo di saperne di più.
Origini filosofiche del determinismo
. Democrito e gli Stoici
In filosofia, il determinismo risale all’antichità. Figure come Democrito e gli stoici furono tra i primi a sostenere che tutto nell’universo è governato da leggi causali. Democrito concepì la natura come interamente dominata dal movimento degli atomi nello spazio vuoto. Secondo questa visione, il libero arbitrio sarebbe un’illusione poiché tutto è determinato da cause meccaniche.
Questo rigido determinismo materialistico, al quale anche l’uomo e la sua stessa anima erano soggetti, trovò una parziale rettifica in Epicuro e poi in Lucrezio, il cui scopo era quello di rinvenire un fondamento fisico alla possibilità del libero volere e del caso. Essi introdussero dunque il concetto di clinamen (deviazione) per cui gli atomi sono talora in grado di mutare spontaneamente la propria direzione e di infrangere la catena delle cause necessarie.
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. Baruch Spinoza
Successivamente, durante il periodo moderno, il determinismo è stato sostenuto da filosofi come Baruch Spinoza, il quale riteneva che tutto ciò che accade nell’universo sia governato dalle leggi della natura, e che persino i pensieri e le emozioni umane siano parte di queste leggi. Spinoza sosteneva che la libertà umana consiste nella comprensione della necessità, e non nella sua negazione.
. Pierre Simon Laplace
Anche Pierre-Simon Laplace, matematico e filosofo, propose una visione rigorosamente deterministica dell’universo, sostenendo che se un “intelletto” conoscesse esattamente lo stato presente di tutte le particelle dell’universo e le leggi che le governano, sarebbe in grado di prevedere con precisione il futuro. “Per una tale intelligenza tutto sarebbe chiaro e certo, l’avvenire come il passato le sarebbero presenti” (Saggio sulle probabilità, 1814).
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Determinismo moderno
Il determinismo moderno si è scontrato col problema di rendere compatibile la concezione meccanicistica della natura, propria della scienza, con gli assunti fondamentali della religione e della morale cristiana (esistenza e libertà dell’anima, azione provvidenziale di Dio).
Da Cartesio a Leibniz a Kant, la tendenza fu quella di separare in modo metafisico o in modo ‘critico’ la realtà del mondo naturale (riconducibile ai principi di divisibilità della materia e del movimento e perciò a leggi necessarie) dalla realtà del pensare e del volere, intesi come attività autonome e spontanee, capaci di autodeterminarsi liberamente, al di fuori dei condizionamenti materiali.
In opposizione a questa tendenza, i moderni ‘epicurei’ e libertini adottarono soluzioni di tipo rigidamente materialistico, in cui alle ragioni scientifiche si univano motivazioni ideologiche di ostilità morale nei confronti del cristianesimo e di lotta politica contro la chiesa.
Tale atteggiamento culminò nell’illuminismo con Diderot, Helvétius, de La Mettrie, d’Holbach ed altri.
A concezioni deterministiche aderirono varie correnti del positivismo, in particolare i materialisti tedeschi K. Vogt e J. Moleschott i quali sostenevano il fondamento meccanico e materiale dei così detti fenomeni spirituali.
Un ulteriore sviluppo del determinismo accompagnò il dibattito sull’evoluzionismo di Darwin e sulle sue applicazioni psico-sociologiche. Ciò comportò, da un lato la riduzione di tutti i fenomeni del pensiero alla loro origine biologica (Chauncey Wright, E. Haeckel), dall’altro la riduzione dell’individuo alla dinamica delle leggi sociali (Spencer, Summer).
Contro queste forme di determinismo in gran parte ideologico reagirono le prime correnti spiritualistiche del primo Novecento. Più efficaci furono le critiche che Ch. S. Peirce rivolse, sin dal 1892, alle tesi deterministiche, anticipando vari aspetti della revisione formale del concetto di causalità necessaria, operata dal neopositivismo del Novecento.
Il determinismo è stato applicato anche alla psicologia?
Si. Il determinismo ha avuto un forte impatto anche in psicologia, specialmente in relazione alla discussione sul libero arbitrio. Le teorie deterministiche in psicologia postulano che il comportamento umano sia il risultato di influenze biologiche, genetiche, ambientali e culturali.
. Determinismo psichico
Secondo il determinismo psichico, ogni stato o atto psichico è la necessaria conseguenza di certi antecedenti fisiologici o psicologici, con conseguente riduzione dello spazio generalmente assegnato alla libertà, alla spontaneità e, di conseguenza alla responsabilità.
. Psicoanalisi e Determinismo: S. Freud
Sigmund Freud, il fondatore della psicoanalisi, sosteneva una forma di determinismo psicologico. Freud credeva che il comportamento umano fosse principalmente determinato da forze inconsce, come desideri repressi, traumi passati e pulsioni istintuali. Secondo Freud, gran parte delle azioni umane è motivata da processi psichici nascosti di cui gli individui non sono consapevoli.
. Determinismo comportamentale B.F. Skinner
Uno dei più noti sostenitori del determinismo in psicologia è stato B.F. Skinner, esponente del comportamentismo. Skinner riteneva che il comportamento umano fosse determinato da condizionamenti ambientali. Secondo il suo approccio, le azioni umane sono il risultato di rinforzi e punizioni che modella il comportamento, eliminando così la possibilità del libero arbitrio. Le persone agiscono in base agli stimoli che ricevono dall’ambiente, e ogni scelta apparente è in realtà il prodotto di un condizionamento precedente.
. Determinismo biologico: le neuroscienze
Il determinismo biologico postula che il comportamento umano sia principalmente il risultato di fattori genetici e biologici. Le neuroscienze moderne, con la scoperta delle basi neurochimiche del comportamento, hanno fornito un certo supporto a questa visione, dimostrando come processi cerebrali e predisposizioni genetiche influenzino profondamente le scelte e i comportamenti.
Perché è stata criticata questa corrente di pensiero?
Secondo i critici, il determinismo nega l’autonomia dell’individuo e la sua responsabilità morale. Se ogni azione è predeterminata, diventa difficile parlare di responsabilità personale, il che solleva problemi etici e legali.
Dal punto di vista rigorosamente scientifico il determinismo entrò in crisi con l’abbandono in fisica del modello meccanicistico universale. In particolare, con la teoria quantistica, le condizioni iniziali e necessarie dell’ipotesi deterministica non si possono più realizzare, perché non è più possibile determinare univocamente in ogni istante lo stato del sistema fisico, cioè le posizioni ed i movimenti assoluti di tutti i punti materiali che compongono il sistema stesso. Ciò in forza del principio di indeterminazione di W. Heisenberg (1927) il quale sostenne che ogni misurazione fisica provoca una perturbazione del sistema da misurare.
Particolarmente, nella fisica atomica “non si può prescindere in alcun modo dalle modificazioni che gli strumenti di osservazione producono sull’oggetto osservato”.
Fonti principali:
AAVV Enciclopedia della Filosofia, Garzanti
Galimberti, Dizionario di psicologia, de Agostini
Dott.ssa Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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