I Freud: una famiglia molto potente e disfunzionale
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Recentemente, anche sulle pagine dei giornali italiani, è comparsa l’immagine e l’incredibile storia di un personaggio poco conosciuto nel nostro Paese, Sir Clement Freud, nipote diretto di Sigmund e fratello del pittore Lucian Freud. Sir Clement è addirittura stato accusato, post mortem, di essere un pedofilo e di avere forse qualcosa a che fare con la scomparsa in Portogallo della piccola Maddie McCann. Un’accusa davvero infamante.
Ma chi sono (o sono stati) gli illustri parenti di Sir Clement, che hanno dato vita alla potente dinastia dei Freud? In Italia se ne sa veramente poco, per cui cerchiamo di colmare questa lacuna, scoprendo particolari veramente interessanti.
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Dal matrimonio tra Martha Bernays e Sigmund Freud nacquero sei figli: Mathilde (1887), Jean Martin (1889), Oliver (1891), Ernst (1892), Sophie (1893), Anna (1895). Nella storia familiare che segue i loro nomi sono indicati in maiuscolo, per distinguerli da quelli dei loro figli e nipoti.
MATHILDE (1887-1978), la figlia maggiore, il cui nome le fu dato in onore della moglie del collega di Freud Josef Breuer, con il quale scrisse Studi sull’isteria (1895). Si sposò nel 1909 con Robert Hollitscher, un uomo d’affari, senza avere figli. In precedenza aveva avuto una relazione con uno psicoterapeuta, Gödde, che Sigmund però non riteneva molto adatto a sua figlia, in quanto non-ebreo.
JEAN MARTIN (1889-1967) aveva avuto il nome di battesimo in omaggio a Jean Martin Charcot, ipnotista francese molto stimato da Sigmund Freud, specie all’inizio della sua carriera. Jean Martin, detto Martin, studiò legge e si sposò con una ragazza di famiglia agiata, Esti, con la quale però non andava d’accordo e si separò nel 1938, al momento di fuggire dai nazisti. Con lei ebbe due figli: Anton Walter e Sophie. Essendo il primo maschio dei Freud su di lui c‘erano molte aspettative, che andarono deluse, visto che finì con il gestire una tabaccheria a Bloomsbury.
Il figlio maschio di Martin, Anton Walter (divenuto ingegnere chimico), nel 1938 seguì la famiglia Freud in Inghilterra, mentre la sorella Sophie (poi divenuta docente di psicologia e welfare nel corso per assistenti sociali) fu lasciata con la madre, insieme alla quale fuggì prima in Francia (fuggirono in bicicletta, perché i Freud non vollero dare loro alcuna forma di aiuto e, se non avessero fatto così, avrebbero probabilmente subito la stessa sorte delle quattro anziane sorelle di Sigmund, che furono lasciate in Austria e morirono tutte in un campo di concentramento) e da qui negli Stati Uniti.
Anton Walter non si è distinto particolarmente, né come soldato durante la seconda guerra mondiale, né come ingegnere chimico nel campo dell’industria petrolifera. Ha avuto tre figli, fra cui il più importante è David, banchiere (è stato vice presidente della banca d’affari UBS), poi politico conservatore e ministro del governo Cameron, fu nominato Lord nel 2009. Nel 2014 fu protagonista di uno scandalo in Gran Bretagna in quando, pensando ad alta voce durante un’intervista, affermò che i disabili nel mondo del lavoro non meritano una paga completa (poi si è scusato, dicendo di essere stato male interpretato).
L’altra figlia di Martin, Sophie, che da ragazza era stata diagnosticata dall’illustre nonno come “completamente matta”, divenuta poi assistente sociale e docente, ha sempre tenuto a dire che Freud era un uomo del suo tempo, con pregiudizi di tipo patriarcale, idee antiquate e tendenze misogine. Freud e Hitler, ha detto, non erano poi così diversi ed avevano qualcosa in comune, cioè l’ambizione di convincere gli altri che esiste una sola verità: la loro. Secondo Sophie Freud il nonno è stato sopravvalutato, mentre invece era solo un falso profeta. Ciò nonostante, a suo dire la psicoanalisi non è tutta da buttar via: è infatti grazie ad essa che è nato il setting terapeutico, in cui lo psicologo si siede ed ascolta quello che il paziente ha da dirgli. Le teorie del nonno sull’inconscio e sulla malattia mentale invece le sembrano sbagliate, così come quelle sulla relazione edipica e sulla sessualità femminile. Quanto all’invidia del pene, è lapidaria: “Oh, it’s such nonsense.” Sophie si dichiara dunque molto scettica su buona parte della psicoanalisi e non si è mai fatta psicoanalizzare, malgrado abbia scelto una professione molto vicina alla psicologia.
Tra i figli di Sophie si è distinto George Loewenstein (il cognome è quello dell’ex marito di Sophie) il quale è docente presso la Carnegie Mellon University e direttore del Center for Behavioral Decision Research, oltre che leader nel campo della economia comportamentale e della neuroeconomia. Vale a dire i segreti della psicologia applicati al business.
OLIVER (1891-1969) nome dato in onore di Oliver Cromwell, divenne ingegnere. Si stabilì a Berlino, dove si sposò (in seconde nozze) con la pittrice Henny Fuchs. Con moglie e figlia fuggì in Francia, dove lavorò come fotografo e poi, dopo varie vicissitudini, raggiunse gli Stati Uniti, dove si dedicò all’insegnamento. La loro figlia, Eva, morì a 20 anni, nel 1944, per un’infezione.
ERNST (1892-1966), chiamato così in onore di Ernst Brücke, tra i primi insegnanti di Sigmund, divenne architetto, stabilendosi a Berlino, dove conobbe e sposò Lucy Brasch. L’architetto Ernst Freud fu un convinto sionista e nel 1927 andò in Palestina per costruirvi la casa di Chaim Weizmann, leader dell’organizzazione sionista mondiale. Lavorò molto per medici e psicoanalisti, curando il restauro della clinica Tegel, dell’Istituto Psicoanalitico di Berlino, delle sale d’attesa di molti medici, fra cui il Dr. Frank a Postdam. Si trasferì in Inghilterra qualche anno prima del resto della sua famiglia. Qui lo psicoanalista Ernest Jones dovette aiutarlo, commissionandogli il restauro di un’ala della sua casa nel 1935-36. Nel 1938 si occupò della sistemazione londinese dei Freud, a Maresfield Gardens. Lavorò molto nel quartiere di Hampstead, oltre che per lo studio di Melanie Klein Alla morte del padre, Ernst divenne esecutore testamentario insieme alla sorella Anna. I figli di Ernst sono tra i più famosi e controversi personaggi della famiglia Freud, anche se ormai sono tutti morti: Stephen Gabriel Freud (1921-2015), Clement Freud (1924-2009) e Lucian Freud (1922-2011).
Una Conferenza sulla Paura
Prima di raccontare le loro vite va detto che i tre fratelli non sono mai andati d’accordo e non si sono parlati per anni, fino alla loro morte. Le liti fra fratelli hanno riguardato l’illegittimità che si rinfacciavano a vicenda. Lucian non dimenticava che il fratello Clement lo aveva accusato di essere illegittimo. Strano, aveva ribattuto Lucian, visto che io sono il figlio di mezzo e tu l’ultimo! Non meglio sono andate le cose fra Lucian e Stephen Freud: secondo il pittore, il fratello maggiore lo aveva praticamente messo nella condizione di dover intraprendere un’azione legale contro di lui. Anche Stephen, in ogni caso, sosteneva che Lucian fosse un figlio illegittimo.Tutti furono grandi amanti della vita e appassionati scommettitori sui cavalli.
Stephen, il meno conosciuto dei tre fratelli, si è contentato di gestire un negozio di ferramenta nella zona di Baker Street a Londra. Disse di aver comprato questo negozio perché doveva pure fare qualcosa e la gestione dell’attività non richiedeva grande esperienza. In compenso, era un grande esperto di golf e ad esso ha dedicato gran parte della sua vita.
L’altro figlio di Ernst, Clement, è quello che oggi è sulle pagine di tutti i giornali, accusato da varie donne di pedofilia. Prima di entrare in politica era già conosciuto come esperto gastronomo, in quanto dopo la seconda guerra mondiale era divenuto un cuoco affermato e poi manager dell’Hotel Martinez a Cannes, frequentato allora dai personaggi della Dolce vita. Era inoltre un volto noto della televisione britannica, perché aveva partecipato a diverse trasmissioni e spot pubblicitari per vendere cibo per cani. E’ stato anche autore di programmi e poi rettore dell’Università di Dundee e di St. Andrews, nonché deputato liberale in due legislature, negli anni ’70 e ’80. Clement fu insignito del titolo di Sir, che Lucian invece rifiutò, proprio per non essere assimilato al fratello (avrebbe eventualmente accettato un ducato, sembra abbia detto).
Le accuse su Sir Clement hanno destato un forte scalpore in Gran Bretagna e nel mondo dopo l’accusa di una donna, Sylvia Woosley, (cui se ne sono aggiunte altre due), la quale conobbe Freud quando aveva 10 anni e per un periodo visse con lui, venendone abusata regolarmente. La famiglia Woosley lavorava infatti nell’Hotel Martinez, gestito da Clement Freud e, non potendo più prendersi cura della bambina, a seguito della loro separazione, la lasciarono a Clement Freud e a sua moglie Jill, che accolsero Sylvia nella loro casa, dove fu cresciuta come figlia adottiva fino all’età di 19 anni. Da quando ne aveva 10 tuttavia Sir Clement iniziò ad abusare di lei.
Una seconda donna, che ha preferito restare anonima, ha affermato di essere stata dapprima molestata e poi stuprata quando era ragazza, da Sir Clement, fornendo tutti i particolari; a questa denuncia se ne è poi aggiunta un’altra, da parte di Vicky Hayes, che pure sostiene di essere stata violentata da Freud quando aveva 14 anni. Come nel caso del conduttore della BBC, Jimmy Savile, si sospetta che i casi di pedofilia di cui questi due personaggi si sono macchiati siano stati occultati da facoltose e potenti conoscenze, che non hanno più interesse a proteggere una persona defunta. La moglie di Sir Clement, l’attrice June Flewett, conosciuta come Lady Jill Freud, ora 89enne, si è detta “profondamente rattristata e dispiaciuta per quanto accaduto a quelle donne”. Jill, che ha vissuto col marito 54 anni in un rapporto di coppia aperta, fu a sua volta accusata in passato di aver sedotto un ragazzo di 16 anni, quando lei ne aveva 30 di più.
Il particolare più inquietante di questa losca vicenda che riguarda Sir Clement tuttavia riguarda il fatto che egli possedeva una villa al mare in Portogallo, a Praia da Luz, nella zona dove scomparve la piccola Maddie McCann, mai più ritrovata. L’ex deputato sembra non si trovasse in quel periodo in Portogallo, ma ciò che lascia dubbi, con il senno di poi, è il suo interessamento per la sorte della piccola Maddie e l’invito fatto ai due genitori, Kate e Gerry McCann, che furono più volte suoi ospiti e per i quali cucinò personalmente un risotto con pollo e funghi. Oggi gli stessi McCann si dicono “inorriditi” per le accuse riemerse dal passato nella vita di Sir Clement.
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I figli più famosi della strana coppia sono Emma Freud, come il padre conduttrice televisiva e Matthew Freud, che è a capo della Freud Communications, un’organizzazione internazionale di pubbliche relazioni, la più influente del Regno Unito. Anche questo è un affare di famiglia, visto che le pubbliche relazioni furono inventate in America, all’inizio del secolo scorso, con la così detta “ingegneria del consenso” da Edward Bernays, figlio dell’unica sorella di Sigmund, Anna, che si salvò in quanto si trasferì per tempo con la famiglia in America. Matthew Freud si è posato con un’altra persona dal nome celebre: Elisabeth Murdoch.
L’altro figlio di Ernst, Lucian Freud è stato uno degli artisti più pagati del mondo. Il suo stile personale era quello di imbruttire le cose e le persone che rappresentava, cui non sfuggì neanche la regina Elisabetta, da lui ritratta nel 2001. Il suo studio era un viavai di amanti: Lucian Freud frequentava più donne contemporaneamente, e spesso erano donne sposate. Lo scultore greco Vassilakis Takis, che lo conosceva bene, afferma che questo Freud ebbe circa 500 amanti. Lucian ha avuto 14 figli, da molte donne diverse, fra cui i più famosi sono: la scultrice Jane McAdam Freud, la stilista Bella Freud, la scrittrice Esther Freud, e Susie Boyt, anch’essa romanziera.
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SOPHIE (1893-1920) quinta figlia di Sigmund, sposata con il fotografo Max Halberstadt, morì prematuramente durante l’epidemia della spagnola, nel 1920 (a soli 27 anni). Ebbe due figli, fra cui Ernst Halberstadt (1914-2008), conosciuto anche come W. Ernest Freud, il quale fu analizzato dalla zia Anna Freud, che ne fece il suo legittimo erede. Divenne egli stesso psicanalista (l’unico nipote di Freud che scelse questa carriera) e nella sua formazione fu influenzato da .Melanie Klein, Donald Winnicott e William Hoffer. Adottato il cognome materno, praticò la professione in Germania ed in Gran Bretagna, dedicandosi in particolare alla psicologia prenatale.
ANNA (1895-1982) la più giovane dei figli di Sigmund e Martha, fu l’unica a seguire le orme paterne, dedicando la sua vita alla psicoanalisi, anche se non era neanche laureata. Anna non si sposò e, vivendo in famiglia, ebbe ad occuparsi moltissimo della precaria salute del padre, che si era accorto di avere un cancro alla mascella nel 1923: una malattia che gli costò ben 16 operazioni. Fra il 1927 ed il 1934 Anna fu Segretario Generale della Società Psicoanalitica Internazionale. In questa veste conduceva seminari, organizzava conferenze e, in privato, si prendeva cura del padre malato. Si è parlato di una sua presunta relazione omosessuale con l’amica Dorothy, un’amicizia che durò 54 anni. Anna definiva Dorothy la ‘sua sorella gemella monozigote’ ed insieme a lei viaggiò e lavorò: una complicità profondissima, che le portò a decidere di restare unite anche nella morte: le loro ceneri sono conservate in urne identiche, entrambe nella cappella dei Freud.
Concludendo questa lunga carrellata penso si possa dire che la famiglia Freud è stata ed è una famiglia disfunzionale, come tante. Sicuramente figli e nipoti hanno voluto evitare di vivere di gloria riflessa, cercando strade molto diverse, ma sicuramente tutte influenzate dal nome pesante che essi avevano da spendere: Freud. Poco importa poi se, come si vantava Sir Clement, non avevano letto una sola parola del lavoro del loro illustre progenitore.
Vero è che almeno avrebbero potuto documentarsi, se non altro per cercare di vivere meglio, attraverso la psicoterapia: forse avrebbero avuto assai meno problemi ma, come si sa, nessuno è profeta in patria!
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Immagine:
Famiglia Freud nel 1898. In prima fila: Sophie, Anna e Ernst Freud. Fila di mezzo: Oliver e Martha Freud, Minna Bernays. Fila posteriore: Martin e Sigmund Freud.
Pubblicato anche su Huffington Post
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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