Hilda Doolittle: vita fuori dagli schemi di una poetessa
Hilda Doolittle, meglio conosciuta come H.D. (nome d’arte suggeritole da Ezra Pound), è stata una poetessa, scrittrice e traduttrice americana: fu una figura chiave nel movimento modernista e uno dei membri fondatori del movimento imagista, ma viene ricordata oggi soprattutto come icona del femminismo. Conosciamola meglio.
Primi Anni e Formazione
Hilda Doolittle (1886 – 1961) nacque a Bethlehem, in Pennsylvania, il 10 Settembre del 1886 in una famiglia benestante; suo padre, Charles Doolittle, era un professore di astronomia presso la Lehigh University e sua madre, Helen Wolle, morava, era una musicista e artista.
La coppia ebbe cinque figli, di cui una morta subito dopo la nascita. Nella famiglia Doolittle viveva inoltre un altro figlio di primo letto del padre. Hilda crebbe dunque con cinque fratelli maschi.
Hilda era la ‘cocca’ del papà, che aveva grandi aspettative sul futuro della figlia, mentre un certo distacco la separava dalla madre, che le preferiva il fratello Gilbert. Il professor Doolittle e la moglie erano molto occupati con il loro lavoro e spesso erano costretti a lasciare soli i figli, ma non per questo non pensavano al loro futuro… Doolittle sperava ad esempio che la figlia Hilda, diventando grande, si fosse dedicata alla ricerca scientifica, sulle orme di Marie Curie, ma la futura poetessa in matematica era proprio una frana…E poi Hilda voleva diventare come sua madre, un’artista.
Un fratello maggiore, Eric, la introdusse alla lettura di alcune autrici, come Louisa May Alcott, Jane Austen, le sorelle Bronte e questa iniziazione alla letteratura fu grande fonte di ispirazione per l’aspirante artista.
Nel 1895 il Professor Doolittle fu trasferito a Philadelphia, per insegnare presso la University of Pennsylvania: la famiglia lo seguì; Hilda aveva nove anni.
Dieci anni dopo questo trasferimento, la Doolittle si iscrisse al Bryn Mawr College (1905), ma dovette ritirarsi un anno dopo: il rendimento scolastico era disastroso, non solo in matematica, ma anche in inglese! (sebbene avesse già iniziato a scrivere storie per bambini, pubblicate su giornali locali).
Inoltre, pare che avesse qualche problema di salute. Probabilmente questa mancanza di interesse per lo studio era dovuta all’incontro, avvenuto nel 1902, con un ragazzo che segnerà poi la sua vita, privata ed artistica: il futuro poeta e scrittore Ezra Pound.
Ezra Pound, insieme all’amico William Carlos Williams, aveva infatti visitato l’osservatorio astronomico diretto dal professor Doolittle ed aveva avuto modo di conoscere Hilda: lei aveva solo quindici anni, ma si innamorò subito di lui, tanto che nel 1907 ci si fidanzò ufficialmente.
Vita Personale e Collaborazioni
H.D. ebbe una vita personale complessa e turbolenta.
Intorno al 1910 Hilda conobbe Frances Josepha Gregg, una studentessa della Pennsylvania Academy of Fine Arts. La poetessa si rese conto che, sebbene amasse ancora Pound, si sentiva attratta anche da questa nuova amica. Le cose si complicarono quando si costituì una sorta di ‘ménage a trois’,con i suoi due amanti.
Questa incertezza nell’orientamento sessuale la faceva sentire molto confusa, per cui nell’estate del 1911 Hilda decise di fare un viaggio in Europa insieme a Frances, che a sua volta era accompagnata dalla madre. In Europa Hilda trascorse invece il resto della sua vita, se si escludono quattro brevi periodi in cui tornò negli Stati Uniti.
Appena giunta in Europa, Hilda conobbe e cominciò a frequentare diversi letterati, fra cui Richard Aldington, con il quale visse un intero anno, nel 1912, prima di sposarlo.
Glielo aveva presentato una sua nuova amica ed amante, Brigit Patmore, dal momento che la relazione con la Gregg si era, nel frattempo, raffreddata. La Doolittle passava da una relazione omosessuale ad una eterosessuale con una certa facilità, vivendo intensamente la sua bisessualità anche durante i periodi di vita matrimoniale.
Nel 1915 la Doolittle ebbe una gravidanza, ma partorì una figlia morta.
Subito dopo incontrò David Herbert Lawrence, (l’autore de ‘l’amante di Lady Chatterly’) e con lui iniziò una relazione, forse solo platonica, che fece ritrovare un po’ l’equilibrio a Hilda, ma che lo fece perdere al marito di lei, Richard, il quale, per motivi di gelosia, decise di arruolarsi nell’esercito del suo Paese.
Nel 1917 Hilda lasciò Londra per vivere il suo nuovo amore con Cecil Gray, un pittore e critico musicale, con il quale restò nuovamente incinta: si rifiutò di abortire, ma anche di sposare Cecil, con il quale l’amore era ormai finito. In questo periodo finì anche la storia con Lawrence, a causa dei pesanti intrecci amorosi di entrambi e le conseguenti gelosie.
Nel 1918 il fratello Gilbert morì al fronte e poco dopo morì anche il Professor Doolittle. Hilda, dopo queste terribili esperienze, in prossimità del parto, fu colpita da influenza e rischiò seriamente di morire anche lei. Le cose tuttavia si misero bene e poté avere la sua bambina, Frances Perdita Aldington (in realtà il padre naturale era Gray).
Si separò poi da Aldington che, tornato dalla guerra, era molto cambiato e non tollerava più le storie extraconiugali della moglie (probabilmente soffriva anche di disturbo post traumatico da stress).
Hilda cominciò a convivere con una nuova amica che molto si era impegnata per salvarla dalla malattia: Bryher Winifred Ellerman, figlia di un ricco armatore. Bryher e Hilda si erano incontrate nel 1918, su richiesta di Bryher, che era rimasta incantata dalle poesie della poetessa. Brygher era anche lei una scrittrice: la loro relazione durò tutta la vita e fu un esempio di sostegno reciproco, anche nei periodi di stress e di crisi, dovuti a relazioni parallele che entrambe si concessero di vivere.
In questo periodo Hilda, evidentemente ancora un po’ confusa sul suo orientamento sessuale, incontrò anche il famoso sessuologo Havelock Ellis. Hilda e la sua compagna decisero di partire per lunghi viaggi, dal 1919 al 1923.
Nel 1920, in Grecia, andarono con la madre della Doolittle a visitare l’isola di Lesbo, dove Hilda si sentiva particolarmente ispirata. L’anno successivo viaggiarono per tutto l’Egitto.
In quel periodo Hilda sperimentò anche delle ‘visioni’ che lei sentì come una guida personale e che descrisse nella sua poesia. Le due compagne andarono poi a New York, dove incontrarono Marianne Moore, che Hilda aveva già conosciuto nel 1916. Iniziò così una nuova relazione a tre.
Nel 1923 si stabilirono in Svizzera, ma conservarono il loro appartamento londinese e fecero lunghi soggiorni a Parigi. In questo periodo l’interesse della Doolittle per la psicoanalisi si trasformò gradualmente in interesse per l’occulto.
Nel 1924 la Doolittle pubblicò Eliodora ed altre poesie; nel 1926 fu il turno del suo primo racconto, Palimsest e poi, nel 1928, di Hedylus.
Tra il 1927 ed il 1931 la Doolittle scrisse per Close-up, una rivista di cinema edita dall’amica Bryher e da un altro amico, Kenneth MacPherson, attore e regista.
Macpherson divenne amante sia di Hilda, sia di Bryher, ma sposò quest’ultima. La coppia adottò la figlia della Doolittle, Perdita, ma divorziò nel 1927. E’ del 1931 la raccolta Red Roses for Bronze.
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Vienna e Freud
Nel 1933 Hilda andò a Vienna per cominciare le sedute psicoanalitiche con Sigmund Freud, che durarono circa quattro mesi, seguite da altre cinque settimane di terapia nell’anno successivo. Freud la incoraggiò a scrivere le sue emozioni e le sue sofferenze: per lei Freud divenne quasi un medium personale.
Del resto il suo interesse si era ormai spostato verso la lettura dei geroglifici, la comunicazione con i defunti e con gli alieni. Fu poi in analisi con Hans Sachs, mentre sul lavoro si dedicò soprattutto alla traduzione dei classici.
La sua produzione letteraria del periodo consiste in un Tributo a Freud, pubblicato nel 1956 e nella sua trilogia di guerra: The Walls Do Not Fall (1944), Tribute to the Angels (1945), and The Flowering of the Rod (1946).
Negli anni cinquanta fu in analisi con Erich Heydt e fu sottoposta a cure di elettroshock, soprattutto in seguito ad un grave esaurimento nervoso avuto nel 1946.
Nel 1960 fece il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti, dove ottenne la medaglia al merito per la Poesia. Tornò poi in Svizzera, per stabilirsi in una clinica. Qui scrisse un lavoro che fu pubblicato postumo, Definizione Ermetica.
Morte
Nel 1961 il suo fisico subì un forte decadimento ed il 28 Settembre dello stesso anno morì.
Contributo alla Letteratura
Pound trovava le poesie della fidanzata un perfetto esempio di poesia ‘imagista’ e per questo Hilda partecipò alla fase iniziale di questo movimento poetico.
Gli imagisti si concentravano su un uso preciso ed economico delle parole, cercando di creare immagini chiare e ben definite attraverso la poesia.
La sua lirica Oread (“Oreade”) venne giudicata da Pound come il miglior esempio poetico imagista. Già ai tempi della prima guerra mondiale tuttavia lo stile poetico di H.D. si accostò ai modelli dell’antica Grecia ed evolse verso una maggiore introspezione e spiritualità.
Dal 1918 H.D. tradusse classici greci, tra i quali l’Ippolito di Euripide.
Tra le opere principali di questo periodo ci sono le raccolte “Sea Garden” (1916), “The God” (1917), e “Hymen” (1921) “Heliodora and Other Poems” (1924) e “Red Roses for Bronze” (1931). La sua poesia si caratterizzava per la profondità emotiva e l’uso di miti classici, soprattutto greci.
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Negli anni ’40 e ’50, H.D. continuò a scrivere, esplorando temi di psicanalisi, spiritualità e femminismo. Pubblicò “Trilogy” (1944-1946), una raccolta di tre lunghi poemi che riflettono la sua esperienza durante la Seconda Guerra Mondiale, e “Helen in Egypt” (1961), una rivisitazione del mito di Elena di Troia.
Gli ultimi lavori pubblicati durante la sua vita furono Bid Me To Live (1960) e Helen in Egypt (1961).
H.D., con la sua abilità di fondere mito, storia e autobiografia in una poesia lirica e potente ha un posto di rilievo nella letteratura americana e mondiale del XX secolo. La sua opera ha avuto, inoltre, una significativa influenza sulla poesia modernista e femminista.
Durante la sua vita, Hilda non conobbe il successo, anche perché il suo nome rimase a lungo confinato con il movimento imagista, presto superato. Anche i suoi messaggi potevano non essere compresi o accolti con favore, dal momento che affrontava temi femministi e lesbici, dovuti ad una vita davvero fuori dal comune.
La sua riscoperta è degli anni settanta, quando il movimento femminista ne fece un’icona, forse più per l’inusuale stile di vita, che per l’opera letteraria.
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Per finire, ecco una delle sue composizioni più significative:
EURIDICE (VII)
(da The God, 1913-17)
Almeno io ho i fiori per me stessa,
e i miei pensieri, nessun dio
me li può prendere,
ho il fervore di me stessa per presenza
e il mio stesso spirito per luce;
e il mio spirito con la sua perdita
sa questo;
benché piccola contro il buio,
piccola contro le rocce informi,
l’inferno deve spaccarsi prima che io sia perduta;
prima che io sia perduta,
l’inferno si deve aprire come una rosa rossa
per far passare i morti.
Dr. Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
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