GUARIRE DALLA PORNOGRAFIA
Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA ONLINE
Tel. 348 3314908
Salve,
ho 27 anni, sono single e sto sperimentando delle difficoltà di erezione durante i rapporti con una ragazza della mia età. Durante il sesso non riesco ad eccitarmi e sento di vivere la cosa con un certo distacco. La cosa frustrante è che ho anche poca sensibilità al glande nonostante l’erezione (non potente al 100%).
Mi sono rivolto al mio medico il quale mi ha prescritto delle analisi del sangue per constatare se il calo della libido sia imputabile a un problema di natura ormonale ma l’esito è risultato negativo, il testosterone è nella norma.
Come suggerito dal mio medico ho iniziato a ricercare la causa in una problematica di natura psicologica e leggendo articoli e discussioni riguardanti i problemi legati alla porno dipendenza ho riscontrato delle attinenze con i profili dei porno dipendenti.
Ho avuto pochi rapporti nell’arco della mia vita e la masturbazione per me era la routine giornaliera da sempre, in quanto la reputavo una pratica salutare e del tutto normale, almeno questa è la percezione che io e i miei coetanei abbiamo della masturbazione con pornografia oggi giorno.
Come suggerito dai vari articoli ho iniziato ad astenermi dalla masturbazione e dal porno, i primi tre giorni sono stati più o meno difficoltosi, il terzo giorno mi sentivo eccitatissimo per poi non provare più pulsioni sessuali nei giorni successivi. Ora è passata una settimana e non ho il desiderio di navigare sui siti porno ma sento come se dovessi eiaculare, in passato avrei “risolto” masturbandomi.
La mattina presto, nella fase del risveglio ho riniziato dopo tanto tempo a riavere erezioni e il desiderio di masturbarmi è elevato ma sto resistendo alla tentazione. Questa sensazione di dover eiaculare è piuttosto fastidiosa in quanto avverto una pressione nel basso ventre.
Vorrei chiedere a voi se interrompere questa astinenza, magari con una masturbazione senza l’ausilio di internet ma solo con la mia mente, magari pensando a ragazze che frequento nella vita reale, come questa che sto frequentando, possa compromettere il risultato del mio percorso di guarigione.
Visto che il desiderio di tornare “normale” lo sto vivendo con il massimo impegno, sento di avere la forza di continuare con la mia astinenza. Gli articoli che ho letto fino ad ora suggerivano semplicemente di astenersi dalla pornografia per un tempo che vada dalle 3 settimane ai 3 mesi, ma non davano istruzioni dettagliare e linee guida da segurie, quindi se potessi ricevere suggerimenti a riguardo ne sarei molto grato, in quanto non so neanche quando potrò ritenermi “guarito”.
Come ultima cosa, forse utile all’analisi, è descrivere il rapporto che sto vivendo con questa ragazza, molto semplicemente, è una semplice frequentazione, siamo sessualmente attratti ma dopo delle discrepanze di natura emotiva iniziali (accentuate, secondo me, anche dalla mia impotenza) siamo rimasti in buoni rapporti, ci sentiamo occasionalmente e ci frequentiamo di tanto in tanto (viviamo a 200 km di distanza) in cui mi limito a farle raggiungere l’orgasmo con i preliminari visti i miei problemi di erezione.
Gli voglio molto bene e mi piace il suo contatto fisico, è molto bella e insieme ci sto bene ma non mi sento innammorato e desideroso di dover instaurare un rapporto di fidanzamento, anche se quest’ultimo non mi dispiacerebbe e non mi creerebbe problemi per la distanza. Se lei dovesse fidanzarsi con un altro non sento che la cosa mi infastidirebbe, basta che continui a mantenere un ponte con lei (che sia anche una semplice amicizia), in quanto mi ci sono affezionato.
Gentilissimo,
Bene ha fatto a rivolgersi anzitutto al suo medico, per escludere qualsiasi causa di tipo organico. Gli uomini infatti, a differenza delle donne, che vanno spesso dal ginecologo e si tengono sotto controllo, non fanno mai esaminare i loro genitali a un medico e eventuali problemi nel funzionamento sessuale non vengono diagnosticati per tempo.
La diagnosi medica è importante anche solo per escludere che vi siano cause organiche, al fine di cominciare l’esplorazione delle possibili cause psicologiche.
Non credo, tuttavia, che il suo medico le abbia suggerito di cercare le cause di natura psicologica leggendo articoli su Internet. E’ come se, una volta escluse le cause psicologiche, lei si mettesse a cercare notizie su un problema organico (ad esempio prepuzio troppo piccolo o una curvatura anomala del pene, ecc.) su Internet… Immagino dunque che il suo medico le abbia correttamente consigliato di rivolgersi a un sessuologo, con il quale cercare le cause del suo malessere e le relative soluzioni.
La masturbazione, come lei dice, non è nociva, anzi è positiva per svariate ragioni ed è sempre stata praticata. Ha ragione, dunque, a considerarla salutare, specie quando si è soli e non si ha modo di avere rapporti sessuali con un/una partner.
Quello che non va nella sua affermazione è che la pornografia sia altrettanto “salutare” perché così percepita al giorno d’oggi da lei e dai suoi coetanei. Non è detto che tutto quello che è comune e facilmente accessibile sia per forza positivo: la pornografia sta in realtà disturbando seriamente la salute sessuale di moltissime persone, che non riescono più a trovare soddisfazione nel rapporto sessuale con il/la partner ed hanno disfunzioni sessuali.
Le suggerisco, dunque, di risolvere i problemi che sente al basso ventre attraverso la masturbazione, possibilmente senza pornografia, ma soprattutto la invito a riflettere sul fatto che lei ha evidenti problemi di relazione con l’altro sesso, forse per ragioni di timidezza, per mancanza di esperienza, per scarsa autostima o chissà quali altri motivi: la dipendenza da pornografia è solo un sintomo, che copre altri problemi.
Per questa ragione la invito a prendere contatto con uno psicoterapeuta sessuologo: è possibile che il suo caso possa essere risolto in poche sedute: lei potrà non solo guarire dalla pornografia, ma anche ritrovare la motivazione e il coraggio per stabilire una relazione adeguata con una persona dell’altro sesso.
Cordialmente,
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
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