Gioco dei bambini: cosa ne sai? Test
A cura di:
Dr. Giuliana Proietti - Dr. Walter La Gatta
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Giocare è molto importante per i bambini, perché è la loro prima scuola di vita, in cui essi possono sperimentarsi e stabilire le prime relazioni fra pari. Vuoi provare a scoprire se le tue cognizioni sul gioco dei bambini sono esatte?
Fai il test, poi guarda il tuo punteggio e leggi gli approfondimenti.
1. A due anni, il bambino è molto autonomo e indipendente: per questo se ha qualche difficoltà nel gioco, meglio lasciare che risolva il problema da solo;
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
2. E’ normale che tuo figlio/a di due anni porti sempre con sé il suo giocattolo preferito?
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
3. Babbo Natale ha portato alla tua bambina di 3 anni una bellissima bambola. La bambina sembra gradirla molto, ma dopo due giorni decide che non le piace più e la mette in un angolo: è corretto accettare questo comportamento?
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
4. Tuo figlio non sa andare in bici: va bene se, per sdrammatizzare, in famiglia si scherza un po’ su questa sua difficoltà?
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
5. Regali ai tuoi figli di 3-4 anni il gioco della Dama. Cominciano a giocarci, ma a modo loro, senza rispettare le regole. E’ il caso di pretendere che giochino usando le regole?
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
Autori: Giuliana Proietti - Walter La Gatta
6. Tuo figlio deve recitare la poesia di Natale davanti ai nonni. Comincia bene, ma poi dimentica alcune parole: al primo errore cerchi di intervenire, suggerendogli ciò che ha dimenticato:
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
7. Vivi in campagna in una zona in cui, per comodità, molte famiglie non mandano i figli all’asilo e li lasciano giocare nei prati. E’ giusto fare la stessa scelta?
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
8. Il tuo bambino di 6 anni non ha amici, ma si diverte molto stando in compagnia del nonno, col quale fa numerosi giochi: per questo la mancanza di amici della stessa età non ti preoccupa.
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
9. Tuo figlio/a sembra portato per lo sport, per cui già dalla scuola elementare lo indirizzi verso l’agonismo sportivo, in modo da prepararlo alle gare future:
a. GIUSTO b. SBAGLIATO
10. Dovendo scegliere, meglio la TV o la Play Station?
a. TV b. PLAYSTATION
Soluzioni del Test
Ecco la tabellina delle soluzioni.
1 | B |
2 | A |
3 | A |
4 | B |
5 | B |
6 | B |
7 | B |
8 | B |
9 | B |
10 | B |
E ora inserisci le risposte corrette in questa casella
Risultato del Test
Punteggio in base alle risposte corrette:
0-2 Conoscenza superficiale: leggi i nostri approfondimenti per saperne di più.
3-7 Informato/a: la tua conoscenza sulla psicologia del gioco infantile è di buon livello.
8-10 Sapiens Sapiens: Complimenti: il gioco infantile per te non ha segreti!
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APPROFONDIMENTI
1. Il bisogno delle attenzioni genitoriali non diminuisce con la maggiore indipendenza del bambino, anzi si accentua, in quanto il bambino non deve sentirsi in colpa per questo suo desiderio di autonomia. L’ amore e l’approvazione dei genitori, oltre che, all’occorrenza, il loro aiuto, possono in questo rassicurarlo moltissimo. Risposta B.
2. Alcuni oggetti cui il bambino è molto affezionato vengono in realtà utilizzati come sostituti dell’affetto materno (si chiama “oggetto transizionale”. Es. ciuccetto, orsacchiotto). Il bambino può gettarli via e poi riprenderli, esercitando un potere su di essi, che sono oggetti ‘buoni’, come la mamma, ma che, a differenza di lei, non scompaiono mai e dunque danno grande sicurezza. Risposta A.
3. Manipolando i propri giocattoli, il bambino si ricostruisce un mondo sicuro, senza imprevisti, senza sorprese, senza ansie, diverso da quello reale. Quando decide che una bambola è cattiva, la prende e la getta lontano da sé, oppure la picchia, la insulta, essa non reagisce. Questo gli dà la sensazione di essere forte e inattaccabile. Non è il caso di distruggere queste sicurezze. Risposta A.
4. Quando il bambino si sforza nel raggiungere una nuova abilità, i suoi errori sono del tutto legittimi, dunque non vanno puniti né derisi: la sua autonomia personale ne sarebbe gravemente minacciata. Risposta B.
5. Le regole del gioco le devono stabilire i bambini, perché per loro è un importante momento di crescita personale, che non merita le interferenze dell’adulto o i tentativi di trasferire nel gioco dei piccoli le regole dei grandi. Solo quando i bambini diventano più maturi (intorno agli 8-10 anni) si può insistere nell’insegnare loro le regole del gioco. Risposta B.
6. Gli adulti sono spesso impazienti quando vedono il bambino comportarsi in modo maldestro ed intervengono spesso, facendo le cose al suo posto, oppure mostrandogli come farle meglio e più rapidamente. La costante ripetizione di interventi di questo tipo può minare la fiducia che il bambino ha in se stesso ed impedirgli di divenire perseverante e capace di sopportare le frustrazioni attraverso le esperienze. Risposta B.
7. La possibilità di incontrare bambini al di fuori della famiglia, alla scuola materna ad esempio, è estremamente significativa perché consente di esplorare un tipo diverso di rapporto, lontano dall’atmosfera chiusa ed intensa della propria casa. Risposta B.
8. Abituare precocemente il bambino a rimanere con altri bambini lo aiuterà a sviluppare rapporti sociali e gli riuscirà più facile poi difendersi dagli inevitabili scontri per il possesso dei giocattoli. Risposta B.
9. L’allenamento sportivo, specie nello sport agonistico, viene sempre più anticipato in senso cronologico ed i bambini vengono esposti ad uno stress inadeguato alla loro età, sia riguardo alla maturazione fisica, sia riguardo alle motivazioni personali. Questo tipo di allenamenti allontana i giovani dallo sport. Risposta B.
10. La Play station: è più interattiva e permette al ragazzo di sviluppare abilità e competenze. L’importante è che il tempo ad essa dedicato non sia maggiore di due ore al giorno.Risposta B.
Relazione sull'Innamoramento - Festival della Coppia 2023
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Immagine:
Pexels
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE
La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
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