Freud e l’ebraismo
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Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, ha avuto un rapporto complesso con la religione ebraica, la sua eredità culturale. Esaminare questo rapporto non solo offre un’interessante prospettiva sulla vita e sul lavoro di Freud, ma getta anche luce sul dibattito fra psicoanalisi e religione.
Ambiente culturale alla nascita
Nato nel 1856 a Freiberg, nell’attuale Repubblica Ceca, da genitori ebrei, Freud crebbe in un ambiente culturale ebraico, anche se non fu allevato alla maniera ebraica ortodossa e non era in grado di leggere l’ebraico. In seguito alla sua emigrazione a Vienna, fu esposto a una cultura prevalentemente cristiana e ad una società che spesso discriminava gli ebrei.
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Identità ebraica
Per quanto riguarda la sua identità ebraica, Freud mantenne un rapporto ambivalente con l’ebraismo. Infatti, da una parte sottolineò il suo orgoglio per la sua eredità culturale ebraica, che aveva influenzato la sua sensibilità intellettuale e il suo senso di appartenenza, dall’altra rifiutò molte pratiche religiose e abbracciò una visione laica della sua identità ebraica.
L’eredità culturale ebraica
Sigmund fu fortemente plasmato dalle tradizioni della comunità ebraica: egli mantenne l’ideologia patriarcale, con la fede nella supremazia dell’uomo e nella subordinazione della donna, la devozione alla grande famiglia e i severi costumi puritani. Inoltre egli ebbe sempre un profondo rispetto per i suoi maestri come dimostra anche il fatto che diede ad alcuni dei figli i loro nomi.
Antisemitismo
Freud aveva in comune con gli ebrei austriaci l’estrema sensibilità per qualunque forma (reale o presunta) di antisemitismo, come pure la discrezione nel parlare della propria famiglia e di sé. L’attaccamento all’ebraismo di Freud può essersi dunque sviluppato sotto l’influsso del crescente antisemitismo vissuto ai suoi tempi e che si rifletté più tardi nella sua attenzione per la figura di Mosè.
La “particolarità” ebraica
Freud attribuiva alla sua origine ebraica la capacità di non lasciarsi influenzare dalle opinioni della maggioranza, ma dipendeva forse da queste origini ebraiche anche la sua disposizione a credere che gli altri volessero sempre rifiutarlo.
Fonte principale : Ellenberger: La scoperta dell’inconscio, Boringhieri
Dr. Giuliana Proietti
Intervento del 14-09-2024 su Sessualità e Terza Età
Dr. Giuliana Proietti
Immagine in evidenza: Wikimedia
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Dr. Giuliana Proietti
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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