Freud aveva due mogli? Il gossip sulla relazione Freud-Minna Bernays
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Da tempo circola, fra gli studiosi di Freud, un piccante pettegolezzo secondo il quale vi fu una relazione fra Sigmund Freud e la cognata Minna Bernays.
Ma vediamo come è nato questo gossip:
Peter J. Swales (nato nel 1948), considerato uno “storico guerrigliero della psicoanalisi”, di origine gallese, ha svolto un notevole lavoro investigativo durato molti anni, per rivelare le vere identità di diversi dei primi pazienti di Freud, conosciuti fino a quel momento solo attraverso i loro pseudonimi ed altre cose non conosciute di Freud e la psicoanalisi.
Una delle scoperte che Swales sostiene di aver fatto è che Freud avrebbe avuto, per diversi anni, una relazione con la sorella della moglie, Minna Bernays, e che vi sarebbe stato anche un aborto, fatto fare da Freud a Minna, durante un viaggio in Italia, a Merano.
Lo scoop non era del tutto una novità, visto che fu lo stesso Carl Gustav Jung, in una intervista rilasciata allo psicologo Billinsky, nel 1957 ma pubblicata nel 1969, a parlare di questa cosa, rievocando la sua prima visita a casa Freud, avvenuta cinquant’anni prima, nel 1907.
Durante questo incontro, Minna gli aveva confidato “che Freud si era innamorato di lei e che avevano un rapporto molto intimo, del quale lei si sentiva in colpa”. Tra l’altro, Jung disse che Minna all’epoca era “molto bella”.
Questa, peraltro, fu l’unica occasione in cui Jung parlò di questa cosa, probabilmente per tener fede a una sorta di accordo fra gentiluomini, per cui anche Freud non rivelò mai al mondo il legame, da lui perfettamente conosciuto, fra Jung e la sua paziente Sabina Spielrein. (La scoperta fu fatta successivamente e non per causa di Freud).
In un articolo del New York Times (24 dicembre 2006), il sociologo, psicoanalista e ricercatore di Heudberg Franz Maciejewski, torna ancora su questo argomento, dopo la scoperta di una visita fatta da Freud e Minna in Engadina, sulle Alpi Svizzere, dove la coppia trascorse una vacanza di due settimane.
Freud aveva allora 42 anni, e la Bernays 33. A Maloja, nel bellissimo hotel “Schweizerhaus” (qui sopra, che Freud riportò a Martha come una “modesta casa svizzera”). Il 13 agosto 1898, qualcuno scrisse, a mano:
“Dr. Sigm Freud u. Frau / Wien”
Nel documento qui a sinistra si legge chiaramente: “Dr Sigm Freud u frau”.
La stanza era al numero 11, oggi 24. Si trattava, già allora, di una «camera doppia classica», «una camera matrimoniale».
Probabilmente non sapremo mai nulla di più e tutte le ipotesi possono trovare terreno fertile, almeno fino alla scoperta di nuovi documenti.
Ciò che sappiamo per certo è che Freud e sua cognata si scrissero per più di 50 anni, dal 1882 al 1938.
Nei primi anni, le loro lettere sono incentrate sulle relazioni personali e sul lavoro. Minna Bernays era, in effetti, l’interlocutore più importante di Freud, al fianco di Wilhelm Fließ.
Dopo il 1896, quando Minna si trasferì nella stessa casa di Freud, le lettere tra i due cognati venivano scritte solo durante le festività. Un gruppo di lettere del 1938 mostra l’atmosfera delle ultime settimane prima che la famiglia emigrasse da Vienna.
In casa Freud, Minna viveva in una piccola stanzetta da letto proprio accanto alla camera dei padroni di casa. Anche questo, per molti, era un fatto abbastanza strano.
(A sinistra: Freud, davanti a lui sua cognata Minna e alla sua destra la moglie Martha)
Freud non era una persona molto disponibile a parlare di sé e della sua vita sessuale. Scrivendo al neurologo americano James J. Putman, nel 1915, disse:
“Sono per una vita sessuale molto più libera. Comunque personalmente ho fatto poco uso di questa libertà”.
Freud si innamorò di Martha Bernays nel 1882, ma mostrò sempre interesse e stima verso la giovane cognata Minna, che definiva “intelligente e caustica”. Minna aveva avuto un fidanzato, che però era morto di tubercolosi nel 1886, l’anno in cui i Freud si sposarono.
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Nel 1953, Ernest Jones, studente di Freud e suo primo biografo, cercò di dissipare i dubbi su questa imbarazzante relazione e sulle ‘strane leggende’ che riguardavano la ‘seconda moglie di Freud’.
Jones scrisse precisamente:
“Sua moglie è stata l’unica donna della sua vita ed è venuta sempre prima di qualsiasi altro mortale”.
Tuttavia, quando Jung e Freud andarono in America, nel 1909, Freud raccontò al collega alcuni sogni che riguardavano le sorelle Bernays, ma poi in seguito ad alcune precisazioni richieste da Jung, Freud si rese conto di aver detto troppo e quindi brutalmente terminò il discorso, asserendo che “non voleva perdere la sua autorevolezza” nei confronti del collega più giovane.
Jung, che invece si era aperto con Freud sul caso della Spielrein, non mandò giù questa reticenza del collega e, forse, in quella intervista pubblicata nel 1969, volle togliersi qualche sassolino dalla scarpa, per poi non ritornare mai più sull’argomento.
Fonti
New York Times
Paolo Mingoni, Terapia psicoanalitica, Seminari, Franco Angeli
Dott.ssa Giuliana Proietti
Una lezione divulgativa su Freud e il suo libro "Totem e Tabù"
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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