Freud a scuola da Charcot: l’occasione della vita!
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Sopra: Charcot alla Salpétrière mentre ipnotizza una paziente
Il 18 luglio del 1885 Freud, anche per interessamento dei suoi insegnanti Brücke e Meynert, ottenne una borsa di studio, con la quale decise di seguire un corso di ipnosi presso il professor Charcot, a Parigi.
Il 1 Agosto di quell’anno Freud lasciò l’Ospedale generale di Vienna, dove aveva lavorato negli ultimi tre anni, per andare a Parigi. Prima, però, si prese una vacanza di sei settimane per andare a Wandsbeck, a trovare la fidanzata Martha Bernays. Partì per Parigi solo l’11 Ottobre.
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Freud considerava questa esperienza la grande occasione della sua vita ed in effetti, a conti fatti, sicuramente lo fu.
Charcot appariva agli occhi del giovane Freud come una figura estremamente affascinante, non solo per l’audacia delle concezioni sull’ipnosi, sull’isteria e sulle nevrosi traumatiche, ma anche per l’immenso prestigio di cui godeva in ambito scientifico (non dovuto all’ipnosi, che era un interesse sorto solo negli ultimi anni, ma alla sua carriera come neurologo, che lo aveva portato a studiare la fisiologia e la patologia del sistema nervoso. A lui dobbiamo la descrizione della sclerosi a placche e della sclerosi laterale amiotrofica, detta anche malattia di Charcot).
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Jean Martin Charcot (classe 1825) faceva anche parte dell’aristocrazia parigina e conduceva una lussuosa vita, da barone della medicina, il che non era indifferente all’ambizioso giovane viennese.
Per Charcot, invece, Freud fu solo uno dei tanti allievi che venivano da lui a Parigi per imparare l’ipnosi, presso lo storico ospedale della Salpétrière. Al seguito del maestro parigino si formarono i più grandi psichiatri del tempo: J. Babinsky, A. Binet, P. Janet ed altri.
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A Freud piaceva dire di essere stato allievo di Charcot a Parigi per due anni (1885-1886): in realtà vide Charcot la prima volta il 20 ottobre 1885 e si congedò da lui il 23 Febbraio 1886. A questi quattro mesi vanno inoltre sottratte tre settimane: una, natalizia, in cui Sigmund tornò a trovare la fidanzata in Germania e, due settimane, in cui Charcot fu assente dall’Ospedale per malattia.
Perché Charcot ebbe grande influenza su Freud, malgrado il corso di studi tenuto a Parigi fosse durato così poco?
Fino a quel momento della sua vita, Freud era rimasto un neurologo materialista e positivista, seppure fosse a conoscenza degli esperimenti terapeutici condotti dal suo amico Breuer su Anna O, per cui considerava tutti i disturbi psichici come di origine neuro-fisiologica, mentre la psicologia per lui era un argomento non scientifico.
Charcot, invece, sosteneva l’origine psicologica dell’isteria ed era convinto che non fosse solo una malattia femminile, ma anche maschile.
Freud era inoltre convinto di aver sentito Charcot dire, durante una lezione, che dietro l’isteria vi fosse sempre un trauma sessuale. Non è chiaro se il maestro francese abbia veramente detto questo o sia stata un’interpretazione di Freud, fatto sta che, quando Freud ripropose i temi di Charcot all’assemblea dei medici di Vienna, non avendo lo stesso prestigio personale del medico francese, fu attaccato da tutta la comunità scientifica e dovette lottare molto per far accettare le sue idee.
L’ammirazione di Freud per Charcot era talmente grande che il primo figlio di Martha e Sigmund si chiamò Jean Martin, come il medico francese e la copia del quadro che riproduceva l’ipnotista durante una lezione rimase sempre, sia a Vienna, sia a Londra, sopra il lettino dello psicoanalista.
Dr. Giuliana Proietti
Una lezione divulgativa su Freud e il suo libro "Totem e Tabù"
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Fonti: Ellenberger, La scoperta dell’inconscio
AAVV, Enciclopedia di Filosofia, Garzanti
Galimberti, Dizionario di psicologia, De Agostini
A10
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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