Ex gay: la terapia riparativa non funziona
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Nel 2001 lo psichiatra americano Robert Spitzer condusse uno studio nel quale si affermava che era possibile, attraverso la psicoterapia, cambiare l’orientamento sessuale delle persone, cioè far diventare eterosessuali gay e lesbiche. La notizia è che lo psichiatra ha ora completamente ritrattato le conclusioni di quello studio.
Spitzer ha detto in un’intervista ad American Prospect: ‘Con il senno di poi devo ammettere che le critiche erano in gran parte corrette. I risultati dello studio possono essere ritenuti validi per i soggetti che si sono sottoposti a quella terapia, ma non possono essere generalizzati.’
Wayne Besen, autore di Anything But Straight: Unmasking the Scandals and Lies Behind the Ex-Gay Myth (Tutto fuorché eterosessuale: smascherare gli scandali e le bugie dietro il mito degli ex-gay), ha dichiarato all’ Huffington Post: ‘Il ripudio dello studio del 2001 da parte del Dr Spitzer è un terremoto, che mina profondamente la validità delle terapie ex-gay”.
Con questo ripudio, Spitzer ha praticamente tolto l’ultima gamba allo sgabello già traballante nel quale i proponenti delle terapie “ex-gay” basavano i successi delle loro terapie.
Lo studio infatti dichiarava che su 200 omosessuali, gay e lesbiche, che avevano ricevuto il trattamento, il 78% degli uomini e il 95% delle donne avevano cambiato il loro orientamento sessuale. Peraltro, sono diversi anni che Spitzer si mostra scettico sulla validità di questi trattamenti, tanto che anche noi ne avevamo dato notizia diversi anni fa, ma ora evidentemente anche gli ultimi dubbi residui dello psichiatra sono svaniti.
Lo studio era stato considerato credibile per vari fattori: in primis era stato condotto presso la prestigiosa Columbia University di New York e poi convinceva il curriculum del Prof. Spitzer, il quale aveva contribuito, nel 1973, a togliere l’omosessualità dalla lista delle malattie psichiatriche elencate nel DSM (manuale pubblicato dall’American Psychiatric Association).
Spitzer aveva insistito sul fatto che il suo studio era valido e che molti gay chiedevano loro stessi di essere aiutati a diventare eterosessuali, per superare i problemi sociali ed emotivi che tale condizione comportava. All’epoca Spitzer dichiarò: “L’attuale convinzione, politically correct, è che questa terapia non funzioni. Io penso che non funzioni in molti casi, ma in alcuni casi devo dire che si, funziona”, aggiungendo che in alcuni soggetti i cambiamenti nell’orientamento sessuale erano “sostanziali e credibili”.
Nello studio del Prof. Spitzer furono coinvolti 143 gay e 57 lesbiche, che si sottoposero volontariamente alla “terapia riparativa” proposta da alcune organizzazioni religiose. La terapia riparativa consiste in tecniche psicologiche che richiedono grande sforzo per non “cadere in tentazione” con persone dello stesso sesso, coinvolgendosi in attività sociali con donne e uomini assolutamente e convintamente eterosessuali.
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Nello studio, pubblicato da Archives of Sexual Behaviour, veniva chiesto ai soggetti se la terapia riparativa avesse funzionato per loro e le risposte, come si è detto, furono in gran parte positive, dal momento che essi si dicevano diventati eterosessuali, soprattutto le donne.
Le organizzazioni omosessuali presero immediatamente le distanze da questo studio e dalla terapia riparativa, proponendo provocatoriamente di studiare se tale terapia funzionasse anche al contrario, facendo diventare omosessuali gli eterosessuali.
Le critiche al lavoro del Professor Spitzer soprattutto riguardarono il campione dei soggetti coinvolti: tutte persone fortemente interessate e motivate a cambiare il loro orientamento sessuale
A quanto riporta il New York Daily News, Spitzer, che ha oggi 79 anni e soffre del morbo di Parkinson, ha chiesto di pubblicizzare il suo ripudio dello studio, per non avere rimorsi.
Dr. Giuliana Proietti
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Fonte:
Psychiatrist retracts controversial study that claimed gay men and women can be turned heterosexual by therapy,
Daily Mail
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Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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Purtroppo anche in Italia esistono psicologi che praticano questo tipo di terapie, inefficaci e dannose, e vengono anche pubblicizzati da alcuni quotidiani nazionali… Il potere dei gruppi legati agli “ex-gay” è dimostrato dallo scandalo di questi giorni: a Londra si è scoperto che alcuni importanti parlamentari si giovavano del lavoro gratuito fornito da un’associazione integralista cristiana che ha come proprio primo obiettivo quello di diffondere la “scienza” di Joseph Nicolosi… (link: Terapie riparative ed ex gay)
lo studio di spitzer non era considerato credibile. solo narth e compagnia lo ritenevano tale.
lo studio si basò unicamente su un indagine telefonica, con una stragrande maggioranza di soggetti provenienti da narth e compagnia.
spitzer oltretutto non ha difeso la terapia riparativa. ha espressamente dichiarato che essa per la stragrande maggioranza dei casi è inefficace e può risultare dannosa per chi la prova.
più volte ha incitato focus on the family e la narth a non decontestualizzare la sua ricerca, e a non strumentalizzarla o peggio usarla con lo scopo di negare diritti ai gay o indicare l omosessualità come una scelta.
la narth e compagnia, come al solito, hanno stravolto ricerche gia di per sè senza fondamento scientifico, falsando peraltro l opinione stessa del ricercatore.
altre volte e in svariati casi hanno falsato le ricerche volutamente, così come in molti casi hanno omesso importanti passaggi di varie ricerche al solo scopo di tirare acqua al proprio mulino.