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Il XVIII secolo, spesso conosciuto come il Secolo dei Lumi, è stato un periodo di grandi cambiamenti culturali, sociali e intellettuali. Tra le molteplici espressioni artistiche e letterarie di questo periodo, l’erotismo ha giocato un ruolo significativo, riflettendo le tensioni e le trasformazioni dell’epoca. Cerchiamo di saperne di più.
L’Erotismo nell’Arte
L’arte del XVIII secolo vide un’esplosione di rappresentazioni erotiche, spesso caratterizzate da una raffinata sensualità e un gusto per il dettaglio. Questo periodo è dominato dal Rococò, uno stile artistico noto per la sua eleganza, leggerezza e decorativismo. Artisti come François Boucher e Jean-Honoré Fragonard crearono opere che celebravano l’amore e il piacere sensuale, spesso con un tocco di giocosa frivolezza.
- François Boucher, pittore di corte di Luigi XV, è noto per le sue scene pastorali e mitologiche che spesso contengono elementi erotici. Le sue opere, come “Venere consolante Amore” e “Odalisca bionda”, mostrano figure femminili in pose languide e ambienti lussuosi, suggerendo un mondo di piacere e seduzione.
- Jean-Honoré Fragonard seguì un percorso simile con opere come “Il bacio rubato” e “I progressi dell’amore”, dove l’intimità e il desiderio sono rappresentati con una delicatezza che maschera la loro carica erotica. Questi dipinti non erano solo decorativi, ma riflettevano anche un crescente interesse per la psicologia del desiderio e le dinamiche del potere sessuale.
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L’Erotismo nella Letteratura
Il XVIII secolo vide anche una fioritura della letteratura erotica, spesso sotto forma di romanzi, racconti e pamphlet che esploravano temi di desiderio, sessualità e trasgressione. Molti di questi lavori erano pubblicati clandestinamente, sfidando le convenzioni morali e le censure dell’epoca.
- Il Marchese de Sade è forse il nome più famoso associato alla letteratura erotica di questo periodo. Le sue opere, come “Justine” e “Le 120 giornate di Sodoma”, sono celebri per le loro rappresentazioni estreme della perversione e della crudeltà. De Sade usava l’erotismo come strumento per esplorare il potere, la libertà e la moralità, spesso in modo provocatorio e scioccante.
- John Cleland, autore inglese, è noto per il suo romanzo “Fanny Hill: Memorie di una donna di piacere”, pubblicato nel 1748. Questo romanzo racconta la storia di una giovane donna che vive tra vari incontri sessuali, offrendo una visione esplicita e dettagliata della vita erotica. Il libro fu censurato Cleland arrestato.
L’Erotismo nella Poesia
La poesia del XVIII secolo non è stata immune all’influenza dell’erotismo. Poeti come Alexander Pope e John Wilmot, Secondo Conte di Rochester, hanno incorporato elementi di sensualità e desiderio nelle loro opere, spesso con una vena di ironia e satira.
- John Wilmot, noto per la sua vita dissoluta e il suo spirito ribelle, scrisse poesie che esploravano il piacere e l’amore con un tono provocatorio e spesso osceno. Le sue poesie, come “A Ramble in St. James’s Park” e “The Imperfect Enjoyment”, offrono una visione esplicita delle relazioni sessuali, trattando il tema con un misto di cinismo e umorismo.
- Alexander Pope, sebbene più noto per le sue satire e le sue traduzioni di classici, non evitò il tema dell’erotismo. Nella sua opera “The Rape of the Lock”, un poema epico burlesco, Pope esplora le dinamiche del desiderio e della vanità, utilizzando l’erotismo come mezzo per criticare e parodiare la società aristocratica.
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Come venivano utilizzate queste opere in quel tempo?
Di queste opere si parlava in pubblico, nei salotti come nelle coffee house. Alcuni testi avevano anche domande e risposte ed erano concepiti per essere utilizzati come passatempo per gruppi di soli uomini, che li leggevano insieme, con qualcuno che faceva le domande e gli altri che fornivano le risposte.
Le donne in queste opere erano tutti personaggi subordinati: cortigiane, prostitute, ecc. Altri testi parlavano di sessualità femminile, ma in particolare delle donne lascive dell’aristocrazia.
Era il periodo del Libertinismo, uno stile di vita che cercava il piacere come unico scopo da raggiungere, il massimo dell’edonismo.
Questo materiale era disponibile solo fra le classi più agiate?
No. I poveri infatti, sebbene non sapessero scrivere, sapevano leggere: ad esempio a Londra si stima che in quel periodo, circa il 70 per cento degli uomini sapesse leggere. I costi dei volumi erano alla portata di tutti, anche dei lavoratori delle classi sociali meno agiate.
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Possiamo dire che questa era la pornografia del tempo?
No. Lo stile descrittivo è molto diverso dalla pornografia che troviamo oggi nei libri: al tempo era più divertente, più letterario e più legato ai temi della vita e della politica. In queste storie erotiche c’è un gusto voyeuristico che privilegia il gossip sulle persone di classe più elevata, fantasticando i dettagli dei litigi degli adulteri, delle separazioni, proprio come si fa oggi leggendo le storie dei VIP sui giornali scandalistici.
La produzione di romanzi erotici, del resto, era ispirata a storie vere di persone appartenenti all’aristocrazia: scrittori, politici, attrici e, occasionalmente, anche persone legate alla monarchia.
Mogli e amanti erano, in questi libri, sia celebrate che derise. I lettori del diciottesimo secolo erano affascinati da queste storie erotiche tanto quanto lo siamo noi oggi, specialmente quando si scopriva le persone ‘famose’ di cui si narravano le gesta avevano anch’esse uno scheletro nell’armadio.
Una Conferenza sulla Paura
Immagine
L’odalisca Bruna. Il dipinto rappresenta una giovane donna, la moglie del pittore, distesa a pancia in giù tra stoffe vellutate e cuscini, coperta solo da un leggero tessuto, una camicia, che le attraversa il corpo. La donna guarda direttamente verso lo spettatore: lo sguardo rivela un atteggiamento ambiguo tra un imbarazzo per la presenza dello spettatore e un invito a raggiungerla.
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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