Eiaculazione precoce: cosa sapere, cosa fare
Relazione sulle Coppie Non Monogamiche
Eiaculazione precoce: cosa è
L’eiaculazione precoce si verifica quando un uomo eiacula, durante un rapporto sessuale, prima di quanto lui o il/la partner vorrebbero. La Società Internazionale per la Medicina Sessuale (ISSM) definisce l’EP “una disfunzione sessuale maschile in cui l’eiaculazione si verifica sempre o quasi sempre prima dell’eiaculazione o entro un minuto dalla penetrazione. È una condizione caratterizzata dall’incapacità di ritardare l’eiaculazione durante l’attività sessuale tutto (o quasi) il tempo che provoca disagio personale e può anche portare all’evitamento dell’intimità sessuale”.
Frequenza
L’eiaculazione precoce è un problema sessuale piuttosto frequente. Le stime variano, ma si può dire che circa 1 uomo su 3 sperimenta questo problema in un dato momento della sua vita. L’EP può durare per tutta la vita se si verifica dal primo incontro sessuale. L’eiaculazione precoce si definisce invece “acquisita” se inizia a manifestarsi in un momento successivo ai primi rapporti sessuali.
Quando preoccuparsi?
Se il fenomeno accade raramente, non vi sono motivi di preoccupazione. La diagnosi di eiaculazione precoce si fa in presenza di questi sintomi:
- Sempre o quasi sempre si eiacula entro un minuto dalla penetrazione;
- Non si è in grado di ritardare l’eiaculazione durante il rapporto;
- Si provano sensazioni di angoscia e frustrazione per la EP e di conseguenza si evita l’intimità sessuale.
Classificazione
L’eiaculazione precoce può essere classificata come:
- Primaria
L’eiaculazione precoce avviene quasi tutte le volte, a partire dai primi incontri sessuali;
- Secondaria (acquisita).
L’eiaculazione precoce acquisita si sviluppa dopo aver avuto precedenti esperienze sessuali senza la manifestazione di questo disturbo.
Le cause
La causa esatta dell’eiaculazione precoce non è nota. In passato si pensava fosse solo un fattore psicologico, mentre oggi si ritiene sia dovuta a una complessa interazione di fattori psicologici e biologici.
Cause psicologiche
I fattori psicologici che potrebbero svolgere un ruolo nell’insorgenza di questo disturbo sono:
- Esperienza di abuso sessuale;
- Dismorfofobia (paura di avere un corpo esteticamente sgradevole);
- Depressione;
- Sentimenti di colpevolezza che aumentano la tendenza a limitare il tempo dedicato ai rapporti sessuali;
- Ansia da prestazione. Gli uomini ansiosi di ottenere o mantenere un’erezione durante il rapporto sessuale potrebbero sviluppare eiaculazione precoce, a causa dell’ansia da prestazione;
- Problemi di relazione: difficoltà con il/la partner, sensazione di essere giudicato, precedenti esperienze disfunzionali, ecc.
Cause organiche
Un certo numero di fattori potrebbe contribuire all’eiaculazione precoce, tra cui:
- Livelli ormonali anormali;
- Livelli anormali di sostanze chimiche presenti nel cervello (neurotrasmettitori);
- Infiammazioni e infezioni nella prostata o nell’uretra;
- Aspetti ereditari.
Altre cause
- Focalizzazione sensoriale del riflesso/Punto di inevitabilità. Gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce spesso non sono in grado di riconoscere il punto di eccitazione superato il quale il riflesso eiaculatorio diventa inevitabile e di conseguenza non fanno nulla per modificare la stimolazione, al fine di evitare l’eiaculazione precoce. Riconoscere questo momento oltre il quale il riflesso diventa inevitabile è importante, perché prima che esso si presenti occorre fare una pausa, o modificare il ritmo della stimolazione;
- Pressioni del/della partner. A volte gli uomini diventano eiaculatori precoci a causa delle pressioni del/della partner: cercando di allungare i tempi del rapporto per ‘durare’ di più, ottengono poi l’effetto contrario;
- Precedenti esperienze negative. Queste condizionano le successive prestazioni sessuali, in quanto minano l’autostima e il sentimento di virilità;
- Sensi di colpa. Masturbazioni rapide, per paura di essere scoperti, o rapporti occasionali veloci con prostitute sono spesso legati a senso di colpa o sporcizia, dai quali inconsciamente ci si vuole “ritrarre” al più presto possibile;
- Partner occasionali. Questa situazione crea un’ansia da prestazione che poi condiziona la performance e determina un circolo vizioso, dal quale è poi difficile uscire;
- Eccitazione sessuale: quando è eccessiva, influisce sulla qualità della prestazione. Altrettanto dicasi quando è troppo scarsa;
- Inesperienza. Generalmente l’eiaculazione precoce riguarda le prime esperienze sessuali ed è dunque dovuta, fra l’altro, ad ansia da prestazione. La maggior parte degli uomini impara gradualmente a controllare l’orgasmo, attraverso l’esperienza;
- Scarsa frequenza nei rapporti. In genere, più è lungo il periodo trascorso dall’ultima eiaculazione, più è veloce il tempo in cui si raggiunge l’orgasmo.
- Giovane età. I giovani tendono ad eiaculare più in fretta degli uomini maturi, sia per la mancanza di esperienza, sia per cause organiche.
Fattori di rischio
Vari fattori possono aumentare il rischio di eiaculazione precoce, tra cui:
- Disfunzione erettile. Si potrebbe avere un maggiore rischio di eiaculazione precoce se occasionalmente o costantemente si hanno problemi nel raggiungere o mantenere un’erezione. La paura di perdere l’erezione potrebbe indurre ad affrettare la prestazione, a livello conscio o inconscio;
- Stress. Lo stress emotivo, in qualsiasi area della vita, può avere un ruolo nell’eiaculazione precoce, limitando la capacità di rilassamento e concentrazione durante gli incontri sessuali.
Complicanze
L’eiaculazione precoce può causare problemi nella vita personale, in particolare in queste situazioni:
- Problemi di relazione. Molto spesso il problema dell’eiaculazione precoce dipende dallo stress relazionale, ma altre volte può esserne la causa;
- Problemi di fertilità. L’eiaculazione precoce può a volte rendere difficile la fecondazione se l’eiaculazione avviene in una fase troppo precoce durante il tentativo di penetrazione;
- Scarsa autostima.
Il timore di soffrire di eiaculazione precoce
Spesso si teme di soffrire di eiaculazione precoce perché si raggiunge l’orgasmo troppo in fretta rispetto ai tempi che si desidererebbero, specialmente quando si è in condizioni di stress, o si è particolarmente eccitati.
Si può dunque parlare correttamente di eiaculazione precoce solo quando vi sia persistente e ricorrente eiaculazione anche in presenza di minima stimolazione sessuale, prima o subito dopo la penetrazione (e comunque prima che l’interessato lo desideri).
L’uomo che riesce a durare per ore si vede solo nella pornografia: i dati reali ci dicono che il fenomeno è abbastanza frequente.
Una intervista sull'ipnosi
ANCONA FABRIANO TERNI CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Cosa fare
Anzitutto riflettere sul fatto che la durata dell’erezione e i tempi di eiaculazione sono irrilevanti, se il livello e la qualità della soddisfazione sessuale che si sperimentano nel rapporto, sia a livello personale, sia per quanto riguarda il/la partner, sono soddisfacenti. Se il rapporto sessuale non è soddisfacente, occorre evidentemente cercare dei rimedi.
Qualche suggerimento:
- Esercizi per il pavimento pelvico (se i muscoli del pavimento pelvico indeboliti contribuiscono all’EP)
- Usare anestetici topici per ridurre la sensibilità del pene. Sono prodotti che servono per diminuire le sensazioni sentite dall’uomo durante il rapporto, in modo da farlo durare più a lungo. Il limite di questi prodotti è che rendono il rapporto meno piacevole per questa diminuita stimolazione.
- Alcuni antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) possono, in alcuni casi, ritardare l’eiaculazione
- A volte anche gli inibitori della fosfodiesterasi-5 (PDE5i), o farmaci usati per trattare la disfunzione erettile, possono aiutare l’EP
- La psicoterapia può essere utile per affrontare eventuali problemi psicologici o relazionali che potrebbero contribuire all’EP
- Modificare i comportamenti prima o durante l’attività sessuale può aiutare a ritardare l’eiaculazione
- Rilassamento. Avere un rapporto sessuale quando ci si sente pienamente rilassati è una delle cose più importanti che la persona possa fare per migliorare la situazione. Il rilassamento può essere ottenuto con il training autogeno o altre tecniche di rilassamento orientali, come la meditazione o le tecniche di respirazione. A volte anche una bella doccia calda può fare il suo effetto.
- Stop-Start. Arrestarsi e Ricominciare: questa è la più comune tecnica utilizzata nella terapia psicosessuale. All’inizio la si comincia a praticare su se stessi, attraverso una stimolazione che aiuti a riconoscere il punto di non ritorno. Quando si riconosce questo momento, ci si ferma, si aspetta un po’ e poi si ricomincia. Invece di fermarsi del tutto si può semplicemente provare a cambiare il ritmo, o la qualità dello stimolo. Il passo successivo è quello di sdraiarsi sulla schiena con la donna in posizione soprastante. Il pene viene inserito nella vagina, dopo di che, appena si sente che ci si sta avvicinando ad un punto critico, lo si segnala alla compagna, quindi si sospende per un po’, e poi si ricomincia. Una volta raggiunto il controllo in questa posizione, si passa a quella laterale e solo infine si torna a quella detta del ‘missionario’, con l’uomo sopra, perché è quella in cui il controllo delle proprie sensazioni è più difficile. Di solito si può raggiungere un buon controllo eiaculatorio in 2-10 settimane di ripetuti esercizi.
- Petting. La stessa pratica dello stop-start potrebbe essere ripetuta con la partner, ma in momenti diversi dal rapporto sessuale vero e proprio, in una situazione di petting.
- Tecnica dello squeeze, o della compressione. Metodo ideato da Masters e Johnson e consiste in esercizi simili alla tecnica precedente, ma il controllo dell’eiaculazione avviene questa volta attraverso una pressione alla cima e alla base del pene, non appena si sente che sta arrivando il momento dell’orgasmo. La donna anziché fermarsi, quando il compagno le fa segno dell’approssimarsi del momento critico, afferra il pene eretto sotto il glande e schiaccia con forza, fino a che l’uomo non perde buona parte della sua erezione.
- Pensare ad altro. In genere gli uomini che vogliono risolvere un problema di eiaculazione precoce cercano, durante il rapporto, di pensare ad altro, ma questo non solo non è un rimedio efficace: è anche un modo per deconcentrarsi e privarsi del piacere sensuale ed erotico dell’esperienza sessuale. Per molti tuttavia può funzionare e dunque vale la pena provarci.
- Masturbazione. Quando il desiderio è molto alto, molti uomini si masturbano per diminuire il desiderio ed accrescere il controllo. Questa tecnica non rappresenta sempre una soluzione efficace, perché il livello del desiderio è solo una delle componenti dell’eiaculazione precoce, tuttavia può essere provata.
- Preservativo. Indossare un preservativo, o anche due, può servire per diminuire la stimolazione del pene ed aumentare il tempo di erezione; inoltre il preservativo protegge da gravidanze indesiderate e da malattie sessualmente trasmesse, per cui vale la pena sperimentarlo.
- Ritmo. Movimenti lenti anziché veloci aiutano a conservare l’erezione più a lungo.
Visite specialistiche
Se queste tecniche non sono di aiuto, è consigliabile chiedere una consulenza specialistica. Si comincia dalla visita andrologica e dal controllo dei parametri medici. A volte alcuni farmaci possono essere di aiuto nel ritardare l’eiaculazione: essi possono essere topici (creme, spray) o sistemici (assunti per via orale).
Una consulenza psicosessuologica (che in genere dura da 3 a 10 sedute) può invece essere molto efficace per riconquistare l’autostima e vincere l’ansia da prestazione.
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
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