E’ finita perché non sono vergine – Consulenza on Line
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Salve dottoressa,sono una ragazza di 21 anni e da pochi mesi il mio ragazzo mi ha lasciata per un motivo che posso capire, ma trovo assurdo.ci siamo conosciuti circa sei anni fa perché io vado a trascorrere le vacanze estive nel paese dove lui vive,in Calabria.
ogni estate ci siamo sempre parlati poco,anzi notavo che con le mie amiche era molto più spigliato che nei miei confronti e pensavo quasi di non essergli simpatica
la scorsa estate la prima sera che ci siamo visti lui mi ha subito presa in disparte e abbiamo passato tutta la serata insieme e ci siamo baciati.durante tutto il corso delle vacanze la nostra storia è continuata a meraviglia. una volta ritornata a casa mia al nord abbiamo continuato a sentirci e lui ha iniziato a fare discorsi su un nostro futuro insieme. a novembre abbiamo finalmente fatto il passo in avanti e ci siamo messi insieme. devo dire che all’inizio era lui a essere quello più coinvolto e più sicuro della nostra storia.diceva frasi come”quando mi metto insieme a una persona è perché ci credo veramente e spero sia per sempre” infatti io sono stata la sua seconda ragazza importante, le altre (non so esattamente quante ma tante) sono state solo storielle di sesso.
beh tutto procedeva a meraviglia, nonostante la distanza che non risultava un problema, e un giorno, dopo molto, ho deciso di raccontargli del mio passato…vista la mia riservatezza avevo finalmente acquisito confidenza necessaria per farlo.sapevo che lui mi aveva scelta perché in questi anni mi aveva vista come una ragazza di sani principi, diciamo seria..non una facile e che per lui era molto importante questo aspetto per intraprendere una relazione seria. un giorno mia veva anche accennato che fino a pochi anni fa pensava che la sua ragazza avrebbe dovuto essere ancora vergine ma poi ha cambiato idea perché con i tempi che corrono sarebbe stato difficile trovarla.insomma gli ho raccontato che la mai prima volta è stata a 19 anni e che dopo sono stata con altre due persone che mi hanno trattata davvero male. ho chiarito che con nessuno di questi 3 sono stata formalmente insieme per vari motivi e che quindi lui era il primo davvero importante, il primo per il quale ho provato determinate sensazioni e anche il primo che sentivo mi volesse veramente bene!ero una persona felice…ora no!
dopo pochi giorni mi ha lasciata con delle scuse a dir poco assurde e poco tempo fa sono andata in Calabria per avere le vere motivazioni.il vero motivo è che lui pensava che io fossi stata con solo un ragazzo prima di lui e che per la cultura che ha e per le sue tradizioni non riesce ad accettare questa cosa. con questo non mi ha voluto dire che sono una poco di buono… anzi gli piaccio, gli piaccio tanto e ammette che è un suo limite che per ora non riesce a superare.ora lei forse penserà che sono un’illusa a credere a una storia del genere male posso assicurare che è la verità.Riesco a capire il suo punto di vista ma solo fino a un certo punto, non capisco come si possano mettere da parte i sentimenti, come si possa rinunciare a una persona a cui si vuole bene e che gli vuole bene(sperando che lo sappia)per una cosa del genere…in fondo due persone che decidono di stare insieme sono il futuro non il passato!
ultimamente poi mi sono venuti molti sensi di colpa, per magari essermilasciata andare un po’ troppo, ma poi mi confronto con le mie amiche, che hannoavuto molte più esperienze di me, e mi sento un po’ meno sconfortata.
C’è anche da dire che lui crede che l’uomo possa avere quante più esperienze può, mentre la donna no perché la donna nell’atto sessuale si concede mentre l’uomo lo vive più come un bisogno fisiologico.sinceramente non condivido più di tanto questa sua visione, anzi la trovo abbastanza retrograda e vorrei tentare di farlo ragionare ma non so come fare. purtroppo sono davvero innamorata di questo ragazzo e non riesco a smettere di pensare a una possibile soluzione, non è semplicemente voglia di avere qualcuno accanto o una questione di orgoglio per essere stati lasciati. e so che lui mi voleva molto molto bene, per lui ero la perfezione.quindi siccome è un problema suo e non di certo comune a tutti gli uominiperché tra i miei amici nessuno mai lascerebbe la sua ragazza per un motivo del genere(anche perché 3 non sono un numero cosi eclatante) vorrei chiederle sec’è qualcosa che posso fare per aiutarlo a superare questo suo limite.la ringrazio fin da ora per l’aiuto che se vorrà potrà darmi.Valentina
Gentile Valentina,
Credo che lei agli occhi di questo ragazzo sia inizialmente apparsa come la ragazza ideale: aperta e intraprendente come una ragazza del Nord, ma allo stesso tempo seria e vergine, come gli uomini del Sud vorrebbero ancora le loro donne. E invece no: anche lei ha avuto esperienze sessuali e dunque, vista dal suo punto di vista, lei non appartiene più alla categoria delle donne-sante, ma delle donne-p….
E’ una mentalità retrograda, che non appartiene solo al suo ragazzo: chi vive in un certo ambiente, non può che assimilare un certo tipo di valori e di cultura e poi fare delle scelte conseguenti. Dunque, non dovrebbe prendersela tanto con lui, ma con tutte le persone che, direttamente o indirettamente, gli hanno trasmesso queste idee.
Resta la conclusione: il fatto che vi siete lasciati. Lei al momento non se ne rende conto perché è troppo coinvolta, ma le assicuro che questa è stata la sua grande fortuna: se lei gli avesse confidato questi segreti quando ormai il fidanzamento fosse stato ufficiale, c’era il rischio di lasciarsi dopo una lunga storia o doversi sposare con un uomo che, come ha dimostrato, non le avrebbe portato alcun rispetto e che le avrebbe rinfacciato le sue – seppur poche – esperienze sessuali precedenti, per tutta la vita.
Dunque, si guardi intorno e, tutto sommato, ringrazi il cielo che le cose siano andate così…
Cari saluti.
Dott.ssa Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE
La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)
mail: g.proietti@psicolinea.it
Visita anche:
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i matrimoni con donne vergini sono i più solidi, quando sai che la tua donna è stata solo tua, il marito sente una spinta in più a far si che il matrimonio duri per sempre e ha superare qualsiasi cosa accada
Salve dott.ssa. le scrivo perché vorrei un consiglio. La mia storia è questa. Tre anni fa mi fidanzai con una ragazza tre anni più piccola di me. Per me era la prima ma io per lei ero il secondo. A me non importava questo. La osservai per un po di tempo poi ci conoscemmo tramite amici in comune. Le dissi che avrei voluto conoscerla e frequentarla ma lei mi disse che era fidanzata. A quel punto mi tira indietro. Dopo due mesi mi ricontatto’ dicendomi che voleva lasciare il suo ex. Io le diedi molte rassicurazioni. Dopodiché lascio il suo ex ed iniziammo a frequentarci. Per me era bellissimo perché vedevo lei soltanto al mondo. Ma pian piano inizio a paragonarmi all’ex in ogni cosa. Dicendo che l’ex sapeva parlare e camminare più di me, che sapeva organizzare le cose più di me. Anche alla mia e nostra prima volta insieme mi paragono’ all’ex e comunque mi diceva ” ti amo “. Io sprofondavo sempre più giù. Vedevo l’ex cone l’essere perfetto ed io non potevo essere come l’ex. Continuai. Molta rabbia mi trasmesse ma anche insicurezza. Le donavo l’anima. In ogni senso. Mi disse, vantandosi, che lei aveva più esperienza di me a livello sessuale e che aveva amato l’ex con tutta se stessa e non poteva amare di nuovo in quel modo. A quelle parole andai ancora più giù. Sottoterra. Volevo scomparire. Mi nacque la gelosia retroattiva cosa che prima non mi importava. Non mi portava che aveva avuto un’altro ragazzo prima di me. Due anni in cui ho accumulato molta insicurezza e molta delusione. Mi trattava come l’ultimo arrivato, dicendomi che dovevo pagare gli errori del suo ex. Diceva che per me non avrebbe fatto nulla. Mentre io per lei facevo di tutto. Io stavo malissimo. Quasi non capivo più nulla. Mi disse anche che quando vedeva un ragazzo doveva ripetersi 100 volte in testa che era fidanzata. Mi disse che mi faceva ingelosire apposta per vedere la mia reazione. Mi sentivo frustrato. La lasciai un anno fa e lei non ebbe alcuna reazione. NESSUNA reazione. Iniziai a star male ancora di più. Non capivo nulla. Poi dopo 4 mesi iniziai lentamente a riprendermi. Fine aprile è tornata, come se non fosse mai successo nulla. Le chiesi spiegazioni. Mi disse che non era matura per avere una relazione seria per questo mi offendeva sempre. Che era una bambina e che aveva capito che mi amava. Il dolore mi ha cambiato. Non ero e non sono più lo stesso anche se il sentimento era quello originale. Le diedi una seconda possibilità. Un giorno mi disse che la trattavo male e che le ho dato una seconda possibilità perché nessuna ” me l’ha data “, questo mi fece ancora male. In agosto la zia le disse che doveva stare attenta perché gridavo per strada ( cosa assolutamente non vera perché sono riservatissimo e timido). Sprofondai ancora nel giudizio ed inconsapevolmente iniziai a dirle cose che non pensavo. Ma solo per sfogarmi e per i due anni precedenti e per i continui giudizi a cui ero sottoposto. Tre settimane fa mi ha lasciato. Non capendo il mio sfogo nonostante le dicevo che mi stavo solo sfogando. Le chiedo consigli perché sono sottoterra. Mi ha dato solo insicurezza e diffidenza verso le persone.
Per ricevere una consulenza online leggere la specifica pagina che da informazioni su questo argomento.
Questa lettera è stata copiata sul Forum di Psicolinea, a questo indirizzo:
Dr. Giuliana Proietti,
Stavo cercando, in rete, proprio a questo specifico argomento (anche se vi sono differenze la mia questione rientra in questa sfera), una risposta. Mi ritrovo piu’ nel terzo commento. Insomma, pensavo di trovare un ragionamento piu’ legato alla psiche e non confinato al solo “contesto familiare o ambientale” e magari qualche soluzione mentale per sbloccare un limite che esiste “ora” e puo’essere profondamente dannoso (come nel mio caso, depressione etc…). Qui non c’e’ solo mentalita’ dettata da retaggi culturali, religiosi o ambientali. C’e’ anche altro. Se poi si instaura un sentimento profondo si può sprofondare. L’idealizzazione, le insicurezze e la possesisvita’, l’estraneamento, la non accettazione… Una mente cosi e’ “impreparata” e fin tanto che non si sa, il problema non sussiste. Io per esempio e per non dilungarmi oltre, ero arrivato a pensare che era una cosa che mi sarei dovuto trovare ad accettare per forza ma non la prima volta, almeno la prima relazione ipoteticamente seria, era forse un rimandare un problema ma o forse un patto con me stesso. Non sapevo molto, ma un giorno seppi di piu’ e ribollendo insanamente chiesi di piu’… Me ne andai giu in strada e sprofondai all’instante in uno stato depressivo, non capivo cosa mi stesse succedendo… Non riuscivo a togliermi certe immagini e pensieri dalla mente. Cercavo di essere razionale, di rinsavire… Combattevo stremato contro me stesso ma niente, ormai ero incastrato. Da allora le cose andarono peggio ero risentito e depresso anche se sentimentalmente preso. Poi venne il panico, non solo per queste ragioni ma lo shock fu tale da rendermi impossibile ogni relazione, anche sociale. Persi scuola, amici, amore, venni pure pugnalato alle spalle da questa persona e da una ragazza che avevo conosciuto prima. Stavo male, avevo ossessioni compulsive. Mi fermo qua. E’logico che non ero una persona esente da problemi o insoddisfazioni ma l’inferno e poi il purgatorio! Farmaci e introspezione ed il concetto che l’amore non era amore vanno anche bene ma non sono soluzioni molto efficaci, l’accettazione e l’affrontare sono cose difficili ma piu’ mirate ma bisognerebbe centrare meglio il problema o non sara’ superato. La sofferenza in se non e’ mai banale, chiunque sia provarla, per qualsiasi ragione ci possa essere, anche irrazionale perche’ c’e’ razzionalita’ anche dove non sembra essercene. Spero di trovare una soluzione al problema, definitiva. Tutta la mia comprensione a chi soffre di cose del genere, siano esse femmine o maschi.
Salve, dottoressa.
Un ragazzo che vuole una ragazza vergine ha “una mentalità retrograda”? La purezza è dunque un ideale “retrogrado”? Se questo è così, sono molto lieto di avere una “mentalità retrograda”. 😉
Penso che la cosiddetta “rivoluzione sessuale” ha portato molta sofferenza per gli uomini e per le donne. Ci sono molte storie come quella di Valentina. Anch’io ho lasciato una ragazza perché non era vergine: sono cattolico e non potevo accettarlo. Non potrei mai essere felice con una ragazza che non ha voluto/saputo aspettare fino al matrimonio (io sto aspettando).
Scusi se non ho formulato bene i miei pensieri,
non sono abituato a scrivere in italiano.
Auguri da un ragazzo della Spagna
anche per me ridurre la questione ad un fatto di “cultura” è, oltre che poco professionale, anche svilente e mortificante per gli uomini che desiderano da una donna (magari dalla propria) qualcosa che secondo me è “naturale” oltre che “legittimo”. Per me sertirsi “la persona giusta” è la cosa più bella che la mia donna possa farmi provare, è ovvio che non deve sentirsi costretta (da retaggi culturali del tipo: …altrimenti non mi sposi….) ma deve essere una scelta libera e consapevole. proprio per questo ritengo legittimo per un uomo “ambire” ad essere il destinatario di tale scelta.
Non so se è il caso che riporti la mia esperienza, comunque mi ritrovo in una situazione simile. Riassumendo: ho intrapreso una relazione con un ragazzo dopo essere stata fidanzata con un altro per 3 anni. Lui è stato a conoscenza del fatto che non fossi più vergine da prima che tra noi ci fosse anche un semplice becio, e all’inizio la cosa non sembrava preoccuparlo (forse perchè anche lui aveva già avuto rapporti sessuali seppur non si era mai innamorato). Sta di fatto che dopo un pò mi ha detto che mi ama ma non riesce ad accettare il mio passato perchè pensava cha la donna della sua vita sarebbe cresciuta con lui (non solo nel sesso ma anche nelle piccole cose). So per certo che anche lui sta male.. Non so che fare… lo amo da morire. Pensate che debba dimenticarlo? Che non tornerà più?
Perfetta la citazione da Oscar Wilde “Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l’ultimo amore di un uomo”, che secondo me resta ancora valida, a qualsiasi latitudine 😉
Il fatto di giustificare questa situazione, particolarissima, come una questione di cultura differente tra nord e sud, credo che sia poco professionale. Io sono un uomo del sud e ho avuto l’esperienza opposta, guardi un po’, ho incontrato una donna, invero molto bella, che per sua convinzione non ha mai avuto rapporti sessuali, ebbene la mia reazione non è stata quella di essere contento perchè avevo trovato la vergine di turno, ma ho pensato alle motivazioni che possano condurre una persona a non voler vivere una parte così importante della propria sessualità, e le sembrerà strano dott.ssa ma questa cosa mi ha un po’ raffreddato… Culture differenti? Come si sarebbe comportato un uomo del Nord? Ormai noi uomini vogliamo essere “l’ultimo uomo della nostra donna” e non già “l’unico”. Cordialità DM