Disturbo bipolare: come aiutare chi ne soffre
Saluto del CIS - Dr. Walter La Gatta
Il disturbo bipolare è una patologia psichiatrica, caratterizzata dall’alternanza, talvolta anche repentina, di depressione, euforia o mania e periodi di benessere (ecco perché viene definita “bipolare”. Un altro termine con cui è conosciuta la malattia è “sindrome maniaco-depressiva”. I sintomi non sono del tutto generalizzabili e ogni persona è “malata a modo suo”, nel senso che può presentare alcuni sintomi, ma non altri. Cerchiamo di saperne di più.
Vivere accanto a una persona con disturbo bipolare può essere impegnativo?
Si, ma anche profondamente arricchente se si imparano strategie adeguate per affrontare le difficoltà. La comprensione, la pazienza e una buona rete di supporto sono elementi chiave per costruire una relazione sana e sostenibile.
Cosa fare per migliorarsi quando si ha a che fare con una persona che soffre di questi disturbi?
Ecco qualche consiglio utile:
- Cercare di comprendere cosa sia il disturbo bipolare è il primo passo. Leggere libri, articoli affidabili e partecipare a incontri di sensibilizzazione o gruppi di supporto può aiutare a conoscere i sintomi, i fattori scatenanti e le strategie per affrontare gli episodi maniacali o depressivi.
- Comunicazione aperta e rispettosa. Occorre parlare apertamente dei sintomi e delle emozioni, evitando però giudizi o critiche. Durante i periodi di stabilità, è necessario discutere insieme su come affrontare gli episodi futuri. Ascoltare senza interrompere, cercando di comprendere il punto di vista dell’altrə.
- Incoraggiare l’aderenza al trattamento, ricordando l’importanza della terapia farmacologica e psicologica.
- Non attendersi un completo ritorno alla “normalità”. Anche aspettarsi troppo poco però può ostacolare il recupero, quindi è opportuno cercare di trovare un giusto equilibrio tra incoraggiare l’indipendenza della persona malata e fornire il proprio supporto nei suoi momenti di difficoltà.
Come si riconosce un episodio maniacale?
Questi sono i sintomi:
- Riduzione del sonno
- Umore elevato
- Irrequietezza
- Eloquio rapido
- Aumento del livello di attività
- Irritabilità o aggressività
- Sottovalutazione dei pericoli
Come si riconosce un episodio depressivo?
- Stanchezza e letargia
- Difficoltà di concentrazione
- Perdita di interesse nelle attività
- Ritiro sociale
- Cambiamenti nell’appetito
- Atteggiamento di rifiuto verso le persone che desiderano essere di aiuto
Come prepararsi agli episodi critici?
E’ importante essere preparati a vivere episodi critici (pianificare per tempo l’atteggiamento da tenere in questi casi) e a prendere misure di prevenzione, come la gestione delle carte di credito o delle chiavi della macchina.
Nel caso la persona bipolare fosse violenta o avesse intenti suicidi, non cercare di gestire la situazione da soli, ma farsi aiutare da altri familiari, dal medico curante o dai servizi sanitari.
Cosa fare durante un episodio maniacale?
Ecco cosa fare durante un episodio maniacale di una persona cara:
– Evitare scontri e discussioni; la persona potrebbe essere impulsiva o irritabile.
– Limitare i comportamenti rischiosi, come spese eccessive o azioni impulsive.
– Mantenere un tono calmo e rassicurante.
Cosa fare durante un episodio depressivo?
– Mostrare empatia, evitando frasi come “devi reagire” o “non è così grave”.
– Incoraggiare attività piacevoli e non troppo impegnative.
– Prestare attenzione a segnali di rischio, come pensieri suicidari, e contattare subito un professionista in caso di emergenza.
Perché è necessario prendersi cura di se stessi?
Perché vivere con una persona affetta da disturbo bipolare può essere stressante. Può essere utile parlare con un terapeuta o unirsi a gruppi di supporto per familiari e partner.
Perché è necessario coinvolgere altre persone nella gestione del disturbo?
Perché sentirsi supportati come coppia o famiglia è fondamentale per affrontare insieme le sfide.
Perché è importante mantenere la speranza?
Perché con una diagnosi corretta, un trattamento adeguato e il supporto necessario, molte persone con disturbo bipolare riescono a condurre una vita appagante e mantenere relazioni stabili. La pazienza e la dedizione possono fare la differenza nella vita di entrambi.
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Come si cura il disturbo bipolare?
Il disturbo bipolare di solito risponde bene ad una combinazione di farmaci adeguati e alla psicoterapia. Se non trattato, o trattato in modo inadeguato, il disturbo bipolare può portare a problemi nella vita lavorativa e nelle relazioni, portando la persona a formulare anche pensieri di morte.
La psicoterapia da sola non è efficace per il trattamento del disturbo bipolare, ma può essere utile associarla al trattamento farmacologico per migliorare la vita del paziente, aiutandolo a trovare soluzioni adeguate per una migliore regolazione emotiva, imparando a disporre di strumenti utili a fronteggiare lo stress.
Cosa fare se la persona non pensa di avere un problema?
Spesso le persone con disturbo bipolare tendono a non comprendere la loro condizione e non è sempre facile portarle da uno specialista. Infatti, quando la persona è in stato maniacale si sente bene e non si rende conto che c’è un problema di salute da affrontare; quando è in fase depressiva, può riconoscere che qualcosa non va, ma spesso manca l’energia per cercare aiuto.
Se la persona non riconosce di avere un problema è meglio non discuterne, ma suggerire invece un controllo medico di routine o una visita medica per un sintomo specifico, come insonnia, irritabilità o affaticamento (è possibile prendere contatti in anticipo con uno specialista, per comunicare le proprie preoccupazioni in merito al disturbo bipolare).
Una intervista sui rapporti familiari
E’ importante essere informati e seguire il trattamento medico per il soggetto con disturbo bipolare?
Si. Una volta iniziato un trattamento, il supporto dei propri cari può fare la differenza nel successo della terapia, quindi può essere una buona idea andare insieme agli appuntamenti e seguire le terapie con affetto e presenza.
Nonostante la necessità di assumere farmaci, molte persone con disturbo bipolare smettono di prenderli perché si sentono meglio, per evitare gli effetti collaterali, o per altre ragioni. Le persone che non ritengono di avere un problema sono particolarmente inclini a interrompere l’assunzione di farmaci. Il supporto in questo caso consiste nel controllo dell’assunzione dei farmaci, nell’osservazione dei progressi e delle ricadute, specialmente in occasione di un cambiamento nei dosaggi o nei farmaci utilizzati.
Dr. Walter La Gatta
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Dr. Walter La Gatta
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Delegato Regionale del Centro Italiano di Sessuologia per le Regioni Marche Abruzzo e Molise.
Libero professionista, svolge terapie individuali e di coppia
ONLINE E IN PRESENZA (Ancona, Terni, Fabriano, Civitanova Marche)
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