Gentile dottoressa, sono un’insegnante di Lettere che da due anni riesce a prestare supplenze con una certa continuità. L’incertezza lavorativa, dovuta alla mancata abilitazione all’insegnamento, mi porta vivere ancora con mia madre, fatto che spesso mi crea frustazione sia per i continui condizionamenti che per il confronto con le amiche (quasi tutte conviventi, sposate o indipendenti). Mio padre è un uomo facoltoso, che ci ha lasciate quando ero bimba. Con lui ho un rapporto un pò freddo, ottenuto dopo anni di incomprensioni e allontanamenti, caratterizzato da un’inclinazione all’avarizia e e alla rigidità. La mia vita sentimentale non mi ha dato enormi soddisfazioni, per ultimo ho passato un anno con un ragazzo più giovane di me che, dopo aver comprato casa ed essersi fatto assistere in ogni passaggio (dalla ristrutturazione all’arredamento)è volato in un altro continente, lasciandomi da sola. Il rapporto era complesso e alle volte deleterio, da una parte il finale lo attendevo da tempo, dall’altro percepepisco un forte senso di vuoto. Mi sento un pò depressa, male di cui ho sofferto tra i 22 e i 25 anni, e sono arrabbiata nel non ritrovare facilmente l’entusiasmo e la voglia di vivere che, bene o male, ero riuscita a far rifluire tenacemente e allegramente negli ultimi anni.Sto scavando molto in me stessa,penso a tutti i risultati che ho ottenuto con impegno, alle belle e varie cose che ho fatto nella vita ma mi sento disillusa nei confronti del futuro,che non so assolutamente come immaginare. Vorrei estirpare un la mia tendenza all’autocommiserazione, essere più fiduciosa nella vita, rafforzarmi dopo le delusioni e non essere schifosamente pessimista. Da pochi giorni un bellissimo (veramente!!!) e dolcissimo ragazzo mi sta corteggiando,ma non riesco a sciogliermi e a confidare nelle sue intenzioni..ho paura di perdere un’occasione e ho anche tanta paura di stare ancora male per un uomo… è solo questione di tempo o i traumi famigliari e sentimentali mi indurrano a svolgere una coazione a ripetere pensando di vivere le amarezze come in una sorta di incantesimo e continuando così a soffrire per amore e l’amicizia? Grazie dell’attenzione, spero di non essere stata prolissa.
Clara
Gentile Clara,
Quando una storia d’amore finisce, non è sempre colpa dell’altro. A volte siamo noi stessi a crearci delle illusioni, a sottovalutare i dati di realtà ed i rischi cui una storia d’amore può andare incontro (penso ad esempio al suo partner più giovane). Chi ha molto sofferto per amore non riesce più ad affrontare una nuova storia con lo stesso slancio, con la stessa disponibilità e leggerezza, e credo che questo sia anche il suo caso. Tutto sommato però, il suo atteggiamento “prudente” riguardo a questa nuova storia che bussa alle porte penso vada letto come l’espressione di una conquistata saggezza, che l’aiuterà a gestire meglio le sue emozioni e a mettere in gioco i sentimenti solo se la persona realmente li meriterà.
Cari saluti e auguri.
Dott.ssa Giuliana Proietti
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
ONLINE
La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
Per appuntamenti:
347 0375949 (anche whatsapp)
mail: g.proietti@psicolinea.it
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