Musica e personalità: dimmi che musica ascolti…
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La musica è una delle forme d’arte più potenti e universalmente apprezzate. Attraverso le sue varie forme e generi, essa può suscitare emozioni profonde, influenzare il nostro umore e persino riflettere la nostra personalità. Ma fino a che punto la musica può effettivamente rivelare qualcosa di significativo sulla nostra natura interiore? Esploriamo il legame affascinante tra musica e personalità, e come i diversi generi musicali possono rispecchiare e persino plasmare i tratti del nostro carattere.
Quando si forma l’identità musicale?
Molte persone tendono a formare la propria identità musicale durante l’adolescenza, più o meno nello stesso periodo in cui esplorano la propria identità sociale. Le preferenze possono cambiare nel tempo, ma la ricerca mostra che le persone tendono ad amare particolarmente la musica dell’adolescenza e a ricordare più facilmente la musica di un periodo di età specifico (da 10 a 30 anni) con un picco sui 14 anni.
Uno studio su larga scala condotto da Adrian North della Heriot-Watt University ha esaminato più di 36.000 partecipanti in tutto il mondo, scoprendo che le persone si definiscono attraverso la musica e la usano come mezzo per relazionarsi con altre persone.
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Quanto conta, nel gusto musicale, la personalità dell’artista?
In genere le persone preferiscono la musica di artisti con la cui personalità si identificano. In uno studio di Greenberg del 2021 i partecipanti dovevano valutare i tratti della personalità degli artisti utilizzando il modello Big 5: apertura, coscienziosità, estroversione, gradevolezza e nevroticismo. Per gli intervistati, David Bowie era l’artista con i tratti caratteriali di apertura e nevroticismo, mentre Marvin Gaye mostrava un’elevata gradevolezza. Secondo il ricercatore la corrispondenza tra la personalità dell’ascoltatore e l’artista era predittiva delle preferenze musicali, al di là dei semplici attributi della musica.
I tratti di personalità possono predire il gusto musicale delle persone?
Sembra di si. In uno studio del 2022, Greenberg e i suoi colleghi hanno scoperto che, nonostante le differenze socioculturali, i partecipanti in tutto il mondo mostravano tratti della personalità che erano costantemente correlati alla loro preferenza per alcuni generi di musica occidentale. L’estroversione, ad esempio, era legata a una preferenza per la musica contemporanea allegra, mentre l’apertura era legata a una preferenza per stili sofisticati o cerebrali.
Il nostro stile cognitivo, il modo in cui viviamo le emozioni, gioca un qualche ruolo nella scelta musicale?
Si. Uno studio del 2015 di Greenberg e dei suoi colleghi ha distinto i soggetti che partecipavano al suo studio in sistematizzatori ed empatizzanti: i primi sono persone che comprendono il mondo attraverso regole e sistemi, i secondi in base a pensieri ed emozioni. Risultato: gli empatici tendono a preferire la tristezza nella musica mentre i sistematizzatori preferiscono una musica più energica.
Nello studio, i ricercatori hanno scoperto che le persone empatiche avevano anche maggiori probabilità di apprezzare la musica contemporanea dolce ma ricca di emozioni, che andava dall’indie-rock al country al folk. I sistematizzatori, invece, erano più propensi a preferire musica complessa, intensa ed energica, ottimista e positiva.
Ci sono professioni che possono essere associate al genere musicale preferito?
Secondo lo studio di Greenberg gli empatici erano spesso attratti dalle carriere creative o da quelle che implicavano il lavoro con le persone, ed avevano maggiori probabilità di preferire la musica più soft, che evocava forti risposte emotive.
I sistematizzatori, invece, tendevano a seguire percorsi di carriera in matematica e scienze, erano più attratti dalla complessità strutturale della musica, e apprezzavano spesso la musica classica, jazz e etnica.
Ci sono differenze nel gusto musicale che cambiano a seconda del contesto?
Si. Sebbene la personalità possa essere un fattore determinante nelle preferenze musicali di una persona, un altro fattore potrebbe essere il contesto. Minsu Park e i suoi colleghi della New York University di Abu Dhabi hanno identificato modelli temporali nel comportamento di ascolto: le persone tendono ad ascoltare musica rilassante la sera e musica energica durante il giorno. Questa fluttuazione è quasi identica indipendentemente dalla posizione culturale e da altre informazioni demografiche.
Ci sono differenze geografiche che determinano il gusto musicale?
Si. In America Latina, ad esempio, le persone tendono ad ascoltare “musica più eccitante rispetto ad altre persone in altre regioni”, e in Asia tendono ad ascoltare “musica più rilassante rispetto alle persone di altre zone del mondo (Minsu Park)
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Anche l’età e il sesso sono collegati a certi tipi di musica?
Secondo la ricerca i più giovani tendono ad apprezzare la musica intensa mentre gli anziani tendono a detestarla. Gli ascoltatori di musica dolce sono più probabilmente donne, mentre gli ascoltatori di musica intensa sono più probabilmente uomini e provenienti dall’emisfero occidentale.
Ci sono dati riguardo ai contesti in cui si ascolta la musica?
Si. Uno studio del 2013 ha esaminato i dati di due studi condotti su più di un quarto di milione di individui ha dimostrato che i giovani ascoltano musica molto più spesso rispetto agli adulti di mezza età, oltre che in vari contesti, mentre gli adulti ascoltano musica principalmente in contesti privati.
Si può capire la personalità di qualcuno partendo dalla sua playlist?
Secondo la ricerca di North è possibile, e questi sono i profili che i ricercatori hanno elaborato:
- Musica pop
I fan dei primi 40 successi pop tendono ad essere estroversi, onesti e convenzionali. Gli amanti della musica pop lavorano sodo e hanno un’alta autostima, ma i ricercatori suggeriscono che tendono ad essere meno creativi e più a disagio.
- Musica rap e hip/hop
Nonostante lo stereotipo secondo cui gli amanti del rap siano più aggressivi o violenti, i ricercatori non hanno effettivamente trovato tale associazione. I fan del rap tendono ad avere un’alta autostima e di solito sono estroversi.
- Musica country
I fan della musica country sono in genere laboriosi, convenzionali ed estroversi. Sebbene le canzoni country siano spesso sentimentali, le persone che gravitano intorno a questo genere tendono ad essere molto stabili dal punto di vista emotivo. Tendono anche ad essere più conservatrici e si classificano più in basso sul tratto di apertura all’esperienza.
- Musica rock/heavy metal
Nonostante l’immagine a volte aggressiva della musica rock e heavy metal, i ricercatori hanno scoperto che i fan di questo stile musicale sono generalmente piuttosto gentili. Tendono ad essere creativi, ma sono spesso introversi e possono soffrire di scarsa autostima.
- Musica indie
I fan del genere indie sono tipicamente introversi, intellettuali e creativi. Secondo i ricercatori, tendono anche ad essere meno laboriosi e meno gentili. Passività, ansia e bassa autostima sono altre caratteristiche comuni della loro personalità.
- Musica dance
Secondo i ricercatori, le persone che preferiscono la musica dance di solito sono estroverse e assertive. Tendono anche a collocarsi in alto nel tratto di apertura all’esperienza, uno dei cinque principali tratti della personalità. Le persone che preferiscono la musica elettronica veloce tendono anche a classificarsi in basso nella scala della gentilezza.
- Musica classica
Gli amanti della musica classica sono in genere più introversi ma sono anche a loro agio con se stessi e con il mondo che li circonda. Sono creativi e hanno un buon senso di autostima.
- Jazz, blues e soul
Le persone che amano il jazz, il blues o la musica soul sono risultate più estroverse con un’elevata autostima. Tendono anche ad essere molto creative, intelligenti e a sentirsi a loro agio.
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Il modo in cui si usa la musica può riflettere la personalità di chi l’ascolta?
in uno studio di Chamorro-Premuzic dati del questionario sottoposto a 341 intervistati hanno mostrato che gli individui aperti e intellettualmente impegnati, e quelli con punteggi di QI più alti, tendevano a usare la musica in modo razionale/cognitivo, mentre gli individui nevrotici, introversi e non coscienziosi erano tutti più propensi a usare la musica per la regolazione emotiva (ad esempio, cambiare o migliorare gli stati d’animo).
Oltre a riflettere i tratti del carattere, la musica può anche plasmarli?
Si. Le esperienze musicali possono influenzare il nostro modo di pensare, sentire e percepire il mondo che ci circonda. Ad esempio, l’esposizione a generi musicali diversi può ampliare i nostri orizzonti emotivi e culturali, arricchendo così la nostra personalità. Secondo lo studio di Chamorro-Premuzic la musica può indurre un miglioramento delle prestazioni, la stimolazione della curiosità e dell’immaginazione e l’amplificazione di determinati stati d’animo o emozioni.
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Relazione La sessualità femminile fra sapere e potere
Convegno Diventare Donne
18 Marzo 2023, Castelferretti Ancona
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Immagine:
Pixabay
Fonti principali
Music Preferences and Your Personality
Why do you like the music you like? Science weighs in.
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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