Crescere in una famiglia disfunzionale
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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su sei ha un’età compresa tra 10 e 19 anni e, all’interno di questa fascia di età, una su sette sperimenta problemi di salute mentale.
I ragazzi in questa fascia di età si trovano a vivere un periodo critico: essere esposti a circostanze difficili in giovane età può compromettere la loro capacità di sviluppare un sano benessere a livello mentale.
PRIMO ANNO DI VITA
Il primo anno di vita è fondamentale nello sviluppo neurologico dei bambini: le esperienze infantili durante questo periodo possono avere un impatto positivo o negativo sullo sviluppo del cervello. I bambini che crescono in ambienti stimolanti con manifestazioni d’amore, cura e supporto possono sviluppare legami sani, relazioni di fiducia, sicurezza e una buona autostima. I bambini che crescono in ambienti non favorevoli, caratterizzati da abusi e negligenza tendono a sentirsi non amati, non apprezzati e indesiderati.
Questi bambini possono evitare di costruire relazioni intime e sociali più avanti nella vita, poiché trovano difficile fidarsi delle altre persone, hanno sviluppato paure relative al loro ambiente e vedono il mondo come un posto pericoloso.
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LA VIOLENZA IN FAMIGLIA
Nonostante un cambiamento di tendenza in alcuni paesi, la violenza in famiglia è spesso ancora nascosta e non denunciata perché è considerata una questione privata che non richiede un intervento esterno.
La sofferenza che questa situazione produce, impossibile da comunicare all’esterno, potrebbe portare a metodi malsani di “adattamento”, come autolesionismo, abuso di sostanze e tentativi di suicidio.
In altri casi, questi ragazzi cresciuti in famiglie violente tendono a litigare con i loro coetanei, urlando e usando violenza fisica, invece di comunicare in modo efficace, e possono mostrare segni di ansia e depressione.
La violenza domestica è inoltre dannosa perché si rivolge, in genere, verso le donne. Quando i figli vedono le loro madri maltrattate, provano dolore, rabbia e risentimento, oltre che impotenza. Ciò significa che quando la violenza viene perpetrata contro un membro della famiglia, l’intero sistema familiare ne viene colpito, compresi i figli, che invece meriterebbero ambienti stabili con genitori amorevoli e protettivi.
I bambini che assistono alla violenza in casa è probabile che in seguito possano diventare vittime di abusi sui minori e/o autori di atti di violenza verso altri. L’impatto della violenza domestica sui ragazzi è probabile che si manifesti in sfide comportamentali, bassi voti scolastici, comportamento criminale e/o antisociale.
L’Organizzazione mondiale della sanità stima che 1 miliardo di ragazzi di età compresa tra 2 e 17 anni abbia subito violenza all’interno dell’ambiente domestico. È in questo senso che i bambini sono spesso definiti “vittime silenziose” di violenza e abusi.
LAVORO DEI GENITORI
L’occupazione dei genitori può avere effetti sia positivi sia negativi sulle relazioni genitori-figli. Da un lato, l’occupazione può fornire stabilità finanziaria e un senso di realizzazione che può avere un impatto positivo sul benessere della famiglia. D’altra parte, l’occupazione può creare stress e pressioni sui genitori, portando a tensioni nelle relazioni genitori-figli.
Lavorare molte ore, portare il lavoro a casa e passare molto tempo sui propri dispositivi digitali porta ad un’assenza fisica ed emotiva in casa, il che può destabilizzare l’ambiente domestico e trasferire ulteriore stress sui figli.
Destreggiarsi tra lavoro e responsabilità familiari può anche causare disagio emotivo per un genitore, che può sentirsi in colpa per non essere in grado di trascorrere del tempo di qualità con i propri figli, partecipare ai loro compiti scolastici e fornire supporto per la loro crescita emotiva.
Lavorare lunghe ore lontano da casa rende i genitori vulnerabili allo stress a causa delle richieste contrastanti di lavoro e ruoli familiari.
Inoltre, mentre i genitori lavorano i figli potrebbero essere affidati ad altri, per programmi di assistenza post-scolastica, con il risultato che essi finiscono per trascorrere più tempo con gli insegnanti e il personale di assistenza post-scolastica che con i genitori.
La disoccupazione e la mancanza di reddito, d’altro canto, possono ostacolare la qualità dell’educazione in termini di fornitura dei bisogni quotidiani del bambino, dai bisogni educativi alle attività stimolanti e di intrattenimento.
DIVORZIO
Un altro fattore ambientale che colpisce non solo la coppia sposata ma anche i figli è la rottura del matrimonio.
Il divorzio è prevalente nella società odierna, in tutto il mondo. Il divorzio, come altri fattori ambientali che influenzano le famiglie, ha un effetto disastroso sui bambini e mina il rapporto genitore-figlio a causa del declino della qualità delle relazioni, soprattutto con il genitore che non ha la custodia.
I bambini provenienti da famiglie divorziate perdono la struttura familiare a cui erano abituati e devono adattarsi a vivere in due case separate e a trascorrere del tempo lontani da uno dei genitori alla volta. Spesso sperimentano una serie di emozioni, tra cui sentimenti di perdita, confusione e insicurezza.
Il divorzio crea una distanza emotiva tra il bambino e il genitore che non vive con lui/lei a tempo pieno, soprattutto nei casi in cui il divorzio è preceduto da conflitti, tensioni e violenza domestica tra i genitori.
I processi di divorzio prolungati, caratterizzati da conflitti, creano anche una distanza emotiva tra bambini e genitori.
FIGLI DI GENITORI DIVORZIATI
I figli di genitori divorziati si sentono spesso intrappolati a causa di sentimenti di lealtà conflittuale, come se dovessero scegliere un genitore “preferito” tra i propri genitori. Di conseguenza, i bambini crescono con una certa difficoltà a fidarsi e a fare affidamento sugli adulti, poiché sviluppano un senso di paura per l’ambiente che li circonda. La mancanza di fiducia ostacola le relazioni familiari e crea una maggiore probabilità, in questi soggetti, di presentare comportamenti antisociali.
Inoltre, il divorzio apre la strada a percezioni negative contro il matrimonio o le relazioni stabili. I figli dei divorziati hanno maggiori probabilità di impegnarsi in innumerevoli e brevi relazioni sessuali con più partner, e hanno anche un elevato turnover di relazioni di coppia fallite, rispetto agli adulti cresciuti in famiglie sane.
D’altra parte, la ricerca ci mostra anche che i figli che sperimentano relazioni tese tra i genitori preferiscono lasciare prima del tempo la casa familiare, per sposarsi, convivere o andare a vivere da soli, a causa della mancanza di pace e armonia nelle loro case.
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GENITORI CHE HANNO LA CUSTODIA DEI FIGLI
I genitori che hanno la custodia dei figli devono affrontare difficoltà legate all’educazione dei figli da soli. Destreggiarsi tra lavoro e mono-genitorialità può comportare la mancanza di una supervisione sufficiente per i figli. Essere genitori monogenitoriali riduce, inoltre, il reddito familiare e rende difficile mantenere lo standard di vita a cui i figli sono abituati.
Il genitore che vive da solo con il/la figlio/a ha maggiori responsabilità in termini di cura quotidiana e supporto per il bambino. Spesso accade che i genitori che hanno la custodia dei figli si sentano sovraccarichi, economicamente e logisticamente, mentre l’altro/a genitore appare meno interessato/a e potrebbe perfino contestare un ragionevole contributo economico per le esigenze dei figli.
Lo stress della separazione tra i genitori può essere, inoltre, facilmente trasferito ai figli, portando a problemi di salute psicologica dei ragazzi, ad esempio mentre i genitori si attivano per cercare di creare una nuova vita per se stessi, prestando meno attenzione alle esigenze emotive dei figli. Il divorzio è, quindi, una delle principali fonti di stress e ansia nei bambini, che può causare psicopatologia.
CRESCERE IN UNA FAMIGLIA DISFUNZIONALE
Crescere in una famiglia disfunzionale ha effetti dannosi, dal momento che i bambini non hanno alcun controllo sulle condizioni di vita non idonee create dai loro genitori o tutori. Spesso i genitori che si impegnano in relazioni tossiche di violenza e abuso sono poco attenti all’impatto del loro comportamento sui bambini perché la loro aggressività non è intenzionalmente diretta ai minori e, pertanto, non pensano di causare danni emotivi ai figli. Sfortunatamente, modelli genitoriali negativi, che praticano abusi emotivi e negligenza, punizioni e rifiuti, creano traumi che possono causare problemi di salute mentale nei bambini.
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I GENITORI NELLE FAMIGLIE DISFUNZIONALI
Alcuni genitori provengono, a loro volta, da famiglie disfunzionali, dove da bambini sono stati esposti a violenza, aggressione, abuso, negligenza, rifiuto e altri comportamenti genitoriali negativi. Diventa difficile per questi genitori distaccarsi dalle esperienze della loro infanzia e imparare nuovi e positivi modi di crescere i propri figli. Molte famiglie sono riluttanti ad accettare di rientrare nella categoria delle famiglie disfunzionali e quindi resistono o ritardano nel cercare un supporto psicologico.
Spesso i genitori, in queste famiglie, sono convinti di stare bene perché sono in grado di provvedere economicamente ai propri figli, trascurando così gli effetti negativi dell’ambiente tossico in cui stanno, in realtà, crescendo i loro figli. Questo circolo, se non spezzato, può essere trasmesso di generazione in generazione.
FAMIGLIE DISFUNZIONALI E SOCIETA’
Le famiglie disfunzionali sono diventate un problema enorme nella società moderna. Sebbene non esistano famiglie perfette e le persone non scelgano a quale famiglia appartenere, il livello di disfunzione e la mancanza di coerenza in alcune famiglie sono motivo di preoccupazione a livello sociale.
Le famiglie disfunzionali sono caratterizzate da molteplici conflitti, relazioni tese, caos, negligenza, abusi, scarsa comunicazione, mancanza di empatia e segretezza a tal punto che i bisogni emotivi e fisici dei membri della famiglia non vengono soddisfatti, in particolare quelli dei bambini.
I conflitti sono spesso tra genitori, ma anche genitori-figli o rivalità tra fratelli. La vita in una famiglia disfunzionale è rappresentata da una turbolenza di incertezza e instabilità, che si traduce in uno spazio non sicuro per i membri della famiglia.
Invece di esprimere le proprie preoccupazioni e risolvere i problemi in modo positivo, i membri di alcune famiglie disfunzionali normalizzano la loro situazione e si abituano a tollerare comportamenti inaccettabili come abusi, vittimizzazione e conflitti, nascondendo il problema sotto il tappeto.
Il conflitto, sia chiaro, è una parte inevitabile delle relazioni umane; tuttavia, le famiglie disfunzionali mostrano ai figli modelli negativi di gestione dei conflitti, con il problema più grande che è la mancanza di una comunicazione efficace. Nelle famiglie disfunzionali, la comunicazione è sostituita da urla, strilli, discussioni e silenzio.
Una intervista sulla violenza domestica
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INFLUENZE FAMILIARI
Le dinamiche negative che si riscontrano nelle famiglie disfunzionali hanno effetti avversi sulla personalità in crescita dei bambini e creano un punto di vista negativo sulla vita in generale; infliggono dolore e lasciano ferite emotive che non sono reversibili. Questo perché la famiglia ha influenza sullo sviluppo dei figli e fornisce una base per la loro crescita, basata su identità, valori, norme e morale. Ciò significa che la famiglia può influenzare la crescita e lo sviluppo del bambino in modo positivo o negativo a seconda dello stile di vita, della genitorialità e del livello di funzionalità della famiglia. È probabile che i bambini portino con sé ciò che hanno osservato e imparato durante la loro infanzia fino all’età adulta, e per questo motivo le famiglie disfunzionali sono anche un problema sociale.
IL PROBLEMA DELL’IMPREVEDIBILITA’
Nelle famiglie disfunzionali, per lo più entrambi i genitori, o uno solo di loro, mostrano uno stile genitoriale disarmonico e si comportano in modo imprevedibile, rendendo l’ambiente domestico instabile. Di conseguenza, i figli sono sempre in guardia perché non sanno mai cosa aspettarsi e quando si verificherà un conflitto. Questo genera ansia.
FREDDEZZA E DISTANZA DA PARTE DEI GENITORI
Alcuni genitori sono emotivamente distanti nei confronti dei figli, rendendo difficile creare normali legami familiari. L’impatto sui bambini di questi comportamenti porta a una bassa autostima e all’incapacità di esprimere i propri sentimenti in modo sano. Di conseguenza, i figli cresciuti in famiglie disfunzionali sperimentano ripetuti traumi e dolore, causato dalle parole e dagli atteggiamenti dei genitori, mentre i genitori generalmente negano di aver dato vita a una famiglia disfunzionale.
STIGMA SOCIALE
I bambini provenienti da famiglie disfunzionali possono subire lo stigma da parte dei loro coetanei per la situazione che vivono a casa. Ciò aumenta il rischio di chiudersi e isolarsi all’interno della famiglia e rifiutare gli amici. Crescere in una famiglia disfunzionale espone effettivamente i bambini a traumi emotivi che possono portare a malattie mentali.
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SALUTE MENTALE E INFANZIA
La salute mentale infantile è la capacità di crescere psicologicamente, socialmente, intellettualmente e spiritualmente, raggiungendo traguardi emotivi e di sviluppo senza difficoltà. I bambini con problemi di salute mentale rischiano di sperimentare un ritardo nello sviluppo appropriato all’età che può influenzare il loro normale funzionamento e la qualità della vita. La salute mentale dei minori è importante per la loro qualità di vita presente e futura perché le esperienze infantili hanno un profondo effetto sull’età adulta.
La malattia mentale nei bambini può essere causata da una varietà di problemi come stress legati alla violenza domestica, bullismo, perdita di una persona cara per morte, separazione dagli amici a causa di traslochi o continui cambiamenti di scuole. Può anche essere causata dalla separazione dai genitori a causa del divorzio, o da genitori che lavorano molte ore fuori casa, così come da abusi subiti, o sofferenza per una lunga malattia.
La malattia mentale può anche essere ereditaria, il che significa che c’è una probabilità che i genitori possano trasmettere la loro patologia mentale ai loro figli.
I SINTOMI NEI BAMBINI
Alcuni dei sintomi dei bambini che crescono in una famiglia disfunzionale sono: infelicità e tristezza persistenti, sfoghi emotivi e sbalzi d’umore estremi, difficoltà nel rendimento scolastico, perdita di appetito o eccesso di cibo, difficoltà ad addormentarsi e paura e improvvisa perdita di interesse per attività precedentemente amate, come lo sport.
ATTENZIONE AI BISOGNI DEI PIU’ PICCOLI
I bambini hanno bisogno di cure che promuovano la resilienza, la capacità di reagire alle sconfitte, modellandosi su comportamenti appropriati e risorse che consentano l’adattamento. È, tuttavia, difficile ottenere questo quando i bambini sperimentano cure genitoriali inadeguate. I genitori possono ridurre al minimo il rischio di malattie mentali infantili migliorando le condizioni di vita a casa, l’ambiente in cui il bambino interagisce, le relazioni sociali e le esperienze infantili generali.
La famiglia, in particolare i genitori, hanno la responsabilità di crescere i propri figli in modo da incoraggiare una salute emotiva positiva e ridurre al minimo il rischio e l’esposizione ad ansia, depressione, paura e impotenza, sia a casa che fuori dall’ambiente domestico, offrendo amore e affermazioni positive.
LE FAMIGLIE “SANE”
Le famiglie sane e funzionanti mostrano armonia, amore, cura e supporto reciproco; la casa è l’ambiente più sicuro in cui possono esprimersi e i membri hanno un senso di benessere emotivo, mentale e fisico. Nelle famiglie sane e funzionanti, i conflitti, i disaccordi e le differenze vengono risolti in modo sano, che è vantaggioso per tutti gli interessati.
CONCLUSIONI
L’ambiente in cui i bambini crescono ha un impatto sulla loro salute mentale nel loro processo di crescita. Le famiglie dovrebbero assicurarsi che i fattori che contribuiscono a una famiglia disfunzionale siano in gran parte evitati, in modo che i bambini possano crescere in ambienti stimolanti e favorevoli allo sviluppo di un sano benessere mentale.
Adattato da:
Kganyago Mphaphuli, L. (2023). The Impact of Dysfunctional Families on the Mental Health of Children. IntechOpen. doi: 10.5772/intechopen.110565
Dr. Giuliana Proietti
Una Videoconferenza su Salute e Benessere
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Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
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La Dottoressa Giuliana Proietti, Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona, ha una vasta esperienza pluriennale nel trattamento di singoli e coppie. Lavora prevalentemente online.
In presenza riceve a Ancona Fabriano Civitanova Marche e Terni.
- Delegata del Centro Italiano di Sessuologia per la Regione Umbria
- Membro del Comitato Scientifico della Federazione Italiana di Sessuologia.
Oltre al lavoro clinico, ha dedicato la sua carriera professionale alla divulgazione del sapere psicologico e sessuologico nei diversi siti che cura online, nei libri pubblicati, e nelle iniziative pubbliche che organizza e a cui partecipa.
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